Con la fine dell’esperienza amministrativa di Vincenzo Carfora, orchestrata con perfetto tempismo da Tommaso Casillo e i suoi amici di vecchia data, non resta granché da consegnare ai posteri perché ricordino gli ultimi quattro anni contrassegnati dai soliti trasformismi, accordi sottobanco, progetti mai realizzati e degrado persistente in ogni angolo della città.

Troppi gli errori commessi, da una parte e dall’altra, nell’affrontare la gestione cittadina convinti di dare vita ad una “rivoluzione” che, con la sconfitta del centrodestra diviso e frammentato, avrebbe cambiato volto alle cose.

La solita ingenuità che, anche da parte nostra, ai buoni auspici ha ben presto lasciato il posto ai cattivi presagi. Purtroppo, con rammarico, bisogna ancora una volta rendersi conto che la nostra fiducia – come popolo e collettività – è stata malriposta, che ancora una volta gli interessi personali e gli accordi di potere hanno avuto il predominio sul bene comune e che, senza girarci intorno, i prossimi amministratori di Casoria si ritroveranno a dover gestire una situazione a dir poco drammatica.

Dissesto economico, sporcizia ed inquinamento, microcriminalità dilagante, famiglie in condizione di disagio e povertà, sono senza dubbio le problematiche principali a cui far fronte, senza contare gli altri drammi che da sempre affliggono Casoria e che nessuno ha mai saputo (o voluto) risolvere.

Ma riteniamo che i tempi siano maturi per dare vita ad un cambiamento radicale, che il modo in cui la politica ha amministrato negli ultimi decenni abbia lasciato ferite inguaribili, per cui è giunta l’ora di smetterla di lamentarsi e agire in prima persona per mutare le sorti di una città che al momento pare destinata al peggio.

Dei soliti noti è già stato detto a sufficienza: l’auspicio è che possano finire emarginati una volta e per sempre dallo scenario politico con il buonsenso degli elettori, che non si ricaschi nel solito teatrino di piagnistei per poi farsi comprare il voto in cambio di una promessa che non verrà mai mantenuta.

Pertanto, ai cittadini di Casoria, lanciamo un appello ben preciso: dimenticate chi ha devastato il nostro futuro e non cascate nei soliti tranelli di chi promette favori o lavoro, abbiate il coraggio di ribattere con un “No, grazie” a chi baratta con incarichi e prebende il destino della collettività, e soprattutto non abbiate paura di ritorsioni o ripicche per un voto non concesso: peggio di così non possiamo stare, e se qualcuno ci toglierà il saluto non ci cambierà di certo la vita.

Noi, da parte nostra, auguriamo  il coinvolgimento di una forza di sinistra unita e coerente con gli sforzi sostenuti in passato in favore di un’amministrazione sobria ed oculata, che sia alternativa alla deriva centrista del PD renziano che imbarca chiunque pur di vincere, che sappia mettere da parte sospetti e protagonismi, per offrire un programma onesto e realizzabile, senza mentire sulle reali condizioni di Casoria: ci aspettano anni difficili, il lavoro scarseggia, le risorse economiche pure, e chiunque osi giurare il contrario sta offendendo non solo la nostra intelligenza, ma anche la nostra dignità.  

Club Berlinguer Casoria

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