Da un’articolo di Divulgazione Scientifica proposto sul Portale di Alimentazione e Tecnologia degli Alimenti: Agroalimenti e Dintorni, il Nostro articolo propone un Abstract dell’approfondimento che si può trovare in versione integrale sul portale AgroeD.

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La Malattia dell’ Alzheimer, noto anche come morbo di Alzheimer, demenza presenile di tipo Alzheimer, demenza degenerativa primaria di tipo Alzheimer o semplicemente Alzheimer, è la forma più comune di demenza degenerativa progressivamente invalidante con esordio prevalentemente in età presenile (oltre i 65 anni, ma può manifestarsi anche in epoca precedente). Si stima che circa il 60-70% dei casi di demenza sia dovuta a Alzheimer disease.

La causa e la progressione della Malattia di Alzheimer non sono ancora ben compresi. La ricerca indica che la malattia è strettamente associata a placche amiloidi e ammassi neurofibrillari riscontrati nel cervello, ma non è nota la causa prima di tale degenerazione.

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Attualmente i trattamenti terapeutici utilizzati offrono piccoli benefici sintomatici e possono parzialmente rallentare il decorso della patologia; anche se sono stati condotti oltre 500 studi clinici per l’identificazione di un possibile trattamento per l’Alzheimer, non sono ancora stati identificati trattamenti che ne arrestino o invertano il decorso.

Tuttavia è notizia attuale la conoscenza di nuovi dati ufficiali sull’Alzheimer. Si sa che solo nella Provincia di Trento valutazioni fatte su dati che risalgono al 2009, sono 7200 i malati censiti.

Nel 2013, invece, l’Unità Valutativa per l’Alzheimer ha riscontrato 525 nuovi casi. Si può quindi ipotizzare una presenza di circa 10.000 malati. Al contempo esiste l’effetto sulla società della malattia la quale sarebbe tale da coinvolgere oltre 30.000 persone.

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Mentre in Italia si stimano un minimo di 1.000.000 di malati, numero destinato a crescere, dato l’allungamento delle vita e il fatto che un ottantenne su tre, in media, si ammala.

I dati messi alla luce dal Presidente dell’Associazione Alzheimer Trento Onlus sabato 12 settembre presso la Sala Conferenze CaRiTro di Trento, durante il primo degli appuntamenti del mese Alzheimer, “Alimentazione e Alzheimer”. “

Agroalimenti e Dintorni si è soffermato sul lavoro del Dr. Michele Pizzinini, specializzato in Scienze dell’Alimentazione, che ha messo in guardia contro i fattori che aumentano il rischio di Alzheimer: l’obesità e l’eccesso di zuccheri.

Esisterebbe quindi una certa correlazione tra stile di vita basata sull’alimentazione e malattia. Tra le prime regole di una corretta alimentazione, dunque, fare colazioni abbondanti e corrette, dividere gli apporti nutritivi in base ad una regola facile cioè privilegiare i carboidrati a pranzo e le proteine a cena, diminuendo l’assunzione di zuccheri e aumentando gli antiossidanti naturali, frutta e verdura.

Andrea Arighi, Neurologo dell’unità Dipartimentale malattie neurovegetative presso l’Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, ha invece spiegato che sono presenti nel corpo Biomarcatori che permettono di individuare il futuro insorgere dell’Alzheimer anche con 10-15 anni di anticipo.

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Per quanto riguarda la cura pratica dell’alimentazione del malato, Giorgia Caldini, Responsabile Centro Diurno Alzheimer Trento, ha spiegato che l’essenziale è conoscere bene la persona malata. Non c’è, infatti, un’evoluzione tipo della malattia dunque la cosa migliore è lavorare sulle singole biografie, per non stravolgere le abitudini, ma anzi rinforzarle.”

Per approfondire: Agroalimenti e Dintorni

Marcello Cepollaro

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