Il Parlamento di Atene, nella notte, ha approvato il pacchetto di riforme impostogli dalla UE al fine di risolvere la situazione debitoria in cui versa il governo greco. Un accordo che ha suscitato scalpore e diviso il partito del premier Syriza, con addirittura tre ministri che si sono espressi in senso contrario ai provvedimenti. All’orizzonte è prevedibile, dunque, un rimpasto di governo conl’allargamento della maggioranza a partiti centristi, se non addirittura la convocazione di nuove elezioni in autunno, come da più parti già trapela.

Tra le varie condizioni accettate dal governo Tsipras ha fatto molto discutere l’idea di privatizzare i principali porti ed aereoporti nazionali, col fine di costituire un “fondo di garanzia” dell’ordine di oltre 50 miliardi di euro; del resto, accettare queste condizioni ha portato Atene a ricevere un finanziamento ponte da 7 miliardi di euro, come proposto dalla Commissione europea, per risolvere i più urgenti problemi di liquidità e consentire una graduale riapertura delle banche.

È importante constatare, ad ogni modo, come le decisioni prese nella capitale greca abbiano portato ad un leggero rialzo nei principali indici delle Borse di tutta Europa. Il sentiment sui mercati azionari delle varie Borse europee e non sembra essere tornato vagamente positivo, una volta scongiurata la Grexit e almeno fino a quando non si ripresenteranno ulteriori situazioni di emergenza.

Ecco dunque una panoramica dell’andamento odierno dei principali listini e alcuni titoli delle Borse nel Vecchio Continente:

Piazza Affari è in testa con un rialzo dell’1,15%, spinta da Fca (+2,5%) dopo le vendite in Europa e dai bancari Bpm (+2,63%) ed Mps (+1,8%). Positive Madrid (+0,89%) con Santander (+1,28%), Francoforte (+0,8%) con Commerzbank (+1,7%) e Parigi (+0,71%) con Bnp (+1,65%). Cauta Londra (+0,2%), positivi gli automobilistici Renault (+1,52%) e Peugeot (+1,21%).

Se, dunque, le Borse tornano a respirare, non altrettanto si può dire del popolo greco, che si è lasciato andare a furiose contestazioni in piazza Syntagma, con lanci di molotov e l’intervento delle forze armate per contenere la situazione.

Fabio Palmiero

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