Il Teatro romano di Benevento del II sec. d.C è una delle più preziose testimonianze antiche nel territorio sannita. A partire dal ‘900 fu messo in sicurezza e preservato come monumento. Ad oggi una nuova scoperta archeologica: emergono alcune gradinate che completano la visione semicircolare della cavea.

Teatro romano
Chiavi di volta con mascheroni

 

Il teatro

Teatro romano
Scena

L’antica Maloentum nel Sannio, ribattezzata Beneventum, nel 275 a.C a seguito della clamorosa vittoria contro Pirro Re dell’Epiro, reca tracce significative dei romani in queste terre. Il Teatro romano databile tra la fine del I e gli inizi del II sec. d.C, voluto dall’imperatore Adriano fu completato dal successore Caracalla. Sorge nella parte occidentale della città antica, oggi quartiere Triggio e precisamente tra Port’Arsa e il Duomo, all’altezza del decumanus maximus. Il monumento si presenta come un edificio di grandi proporzioni: infatti, la cavea misura circa 98 metri di diametro, la tecnica di costruzione è quella tipica del periodo romano di I-II sec. d.C, con l’impiego di cementizio e laterizio. Sia le gradinate che la scena erano rivestite da blocchi marmorei e decorate con stucchi, in parte ancora visibili. La cavea, di forma semicircolare presenta tre ordini architettonici: tuscanico, ionico e corinzio. Di questi si conserva solo l’ordine inferiore, quello tuscanico, costituito da venticinque arcate su pilastri con semicolonne, le chiavi di volta degli archi presentano rilievi con busti, dalle testimonianze sopravvissute è probabile ipotizzare che il secondo o il terzo ordine, fosse decorato da maschere.

La nuova scoperta:

Teatro romano
Particolari decorativi

A partire dagli ultimi anni dell’800 e i principi del ‘900 il teatro fu messo in sicurezza e preservato come monumento dopo un lungo periodo di abbandono, a seguito del domino longobardo, a cui si ascrivono altre opere in città come la chiesa di Santa Sofia (patrimonio UNESCO dal 2011). Durante il XVII secolo, in corrispondenza della parte sinistra della cavea venne costruita la piccola chiesa di Santa Maria della Verità, per la quale vennero sfruttate, come sostegno, le strutture del Teatro romano. Per l’intervento di recupero vennero demolite dapprima le case che negli anni si erano venute addossando alle strutture del teatro e poi furono avviati gli scavi per il recupero del monumento, che riportò in superficie tutte, o quasi, le parti del teatro oggi visibili. Infatti, è di qualche giorno fa la notizia che grazie a nuovi scavi archeologici, sostenuti dalla Soprintendenza Archeologica della Campania, è emersa una nuova parte delle gradinate sul lato sud del teatro, una parte importante del monumento che va a completare la visione semicircolare della cavea. Un lavoro di scavo sicuramente non facile dal momento che la gradinata si estende al di sotto della chiesa, ma gli archeologici sono fiduciosi e andranno avanti con altri lavori di scavo, utili a far ritornare all’antico splendore il Teatro romano di Benevento.

Inoltre il Teatro romano nel periodo estivo fa da sfondo ad importanti rassegne culturali, come concerti di musica classica e spettacoli di danza e prosa.

Per ulteriori informazioni

Rossella Mercurio

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