Prosegue il cammino del Governo sulla riforma in tema di responsabilità civile dei Magistrati. Sulla reiezione dell’emendamento della Lega Nord sulla legge di delegazione europea, il Ministro per i Rapporti con il Parlamento Maria Elena Boschi aveva chiesto la fiducia in Senato, prontamente incassata con  159 senatori contro l’emendamento, 70 a favore e 51 astenuti.

La seduta è stata sospesa ed è quindi stata convocata la conferenza dei capigruppo, al termine della quale il Presidente del Senato Pietro Grasso ha avviato la fase di discussione.

La legge di delegazione Europea andrebbe cambiando la responsabilità civile dei magistrati, che sarebbe applicata in sintonia con le indicazioni da parte dell’Unione Europea, modificando la soglia di rivalsa verso un magistrato fino alla metà del suo stipendio (E non un terzo, come fissata attualmente) salvo in caso di dolo.

Secondo le indicazioni del Ministero della Giustizia, la legge Vassalli, adottata in esito al referendum abrogativo del 1987, non permetterebbe l’accesso a questo tipo di rimedio rendendo totalmente: “Aleatoria la concreta rivalsa sul magistrato ritenuto eventualmente responsabile. Si tratta, quindi, d’intervenire per rendere effettivo questo strumento”.

Ampliate anche le aree di responsabilità: saranno incluse anche le ipotesi di violazione manifesta delle norme applicate, ovvero manifesto errore nella rilevazione dei fatti e delle prove. Secondo la riforma, la responsabilità sarà estesa nei medesimi presupposti anche al magistrato onorario. I giudici popolari resterebbero, invece, responsabili solo in caso di dolo.

Sempre secondo il progetto di riforma, l’azione di rivalsa nei confronti del magistrato, esercitabile quando la violazione risulti essere stata determinata da negligenza inescusabile, diverrà obbligatoria. Inoltre saranno rafforzati i rapporti tra la responsabilità civile del magistrato e quella disciplinare.

Alla fine del voto di fiducia si sono fatte sentire le proteste della Lega Nord, che tramite il senatore proponente Stefano Candiani: “E’ dal 1986, periodo del Governo Fanfani, Prima Repubblica, che non si ricorreva alla fiducia su di un singolo emendamento. Abbiamo piegato il Governo, facendo emergere tutte le sue incoerenze”

Fulco Pier Gaetano

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