Un problema affine alla stragrande maggioranza dei giocatori di PC, è quello della nostalgia. Nostalgia per cosa, chiederete voi: ebbene, la nostalgia è spesso per quei titoli che ci hanno fatto divertire quando eravamo bambini, o di cui abbiamo sentito a lungo parlare da parte di fratelli maggiori, padri, cugini, vicini di casa, alcolisti in preda a deliri, vecchietti che osservano i lavori pubblici, predicatori itineranti…

Abitacolo Y-Wing
Abitacolo di una Y-Wing dal gioco X-Wing (1992)

Insomma, nell’ambiente PC è fortissimo il richiamo ai tempi in cui i videogiochi avevano titolo e ragione di essere chiamati tali, ma sopratutto in cui si faceva ampio uso delle periferiche in dotazione a questa macchina e per nulla o solo parzialmente presenti su altre piattaforme, come il Joystick (da non confondersi coi joyPAD) od il mouse. Alcuni titoli senza dubbio esemplari di questi anni sono i vari Command & Conquer, Diablo, DooM, Alone In The Dark, Wing Commander, Sensible Soccer, X-Wing, Panzer Generals, e mille altri.

Capita piuttosto spesso, infatti, di vedere degli appassionati rovistare con speranza tra le bancarelle dei vari mercatini a tema, od anche generici, alla ricerca di quel titolo di “anta” anni fa, magari ancora nella propria scatola originale (rigorosamente cartonata, contenente manuali spessi quanto un libro di testo scolastico e gadget di varia natura, genere, e grado di utilità), emettendo grida di giubilo al minimo ritrovamento, sotto lo sguardo perplesso dei passanti (e l’invidia degli altri collezionisti).

Tuttavia, ci è sempre più difficile riuscire a trovare il modo di far girare i vecchi dischi, magari rovinati dopo anni ed anni di onesto servizio, piuttosto che trovare il modo di caricare giochi con necessità particolari in termini di hardware o software, di fronte ai quali le macchine moderne non sembrano in grado di mostrare una sufficiente retrocompatibilità.

Debbono quindi rimanere inascoltati i singulti ed i pianti di quanti darebbero l’anima al diavolo per fare ancora una partita ad Ultima 7, ignorate le lagnanze di coloro che supplicano di poter rigiocare Masters of Orion e Dune, compatiti quanti hanno nostalgia della fusoliera del proprio Tie Fighter?

Fortunatamente no: nel corso del tempo, infatti, si sono rese disponibili una serie pressochè infinita di possibilità e soluzioni per ovviare, in qualche modo, a questo fenomeno. Non sono pochi gli appassionati che hanno messo a disposizione le proprie copie ancora leggibili di giochi altrimenti perduti, per coloro che, pur avendo regolarmente acquistato una copia originale del prodotto, non potessero più goderne in quanto, ormai, reso inutilizzabile dall’incuria o dall’agire del tempo, piuttosto che dall’obsolescenza dei supporti.

DOSBox
DOSBox – Un emulatore Open Source per giochi e programmi DOS

Infatti, mente ancora all’alba degli anni 2000 era possibile e facile trovare dei PC dotati di lettore Floppy, col passare degli anni la loro presenza sul mercato è diminuita fino alla quasi cessazione del processo di produzione tanto del lettore, quanto del supporto. Inoltre, per cercare di compensare in qualche modo la mancanza di supporti hardware e software adeguati (molti dei sistemi più recenti non sono in grado di garantire prestazioni ottimali su giochi datati, per via dell’eccessiva potenza di calcolo o della mancanza di supporto software per determinati tipi di applicazioni) sono sorti programmi in grado di “emulare” in qualche modo gli ambienti nativi di questi giochi, permettendo un vero e proprio ritorno in pompa magna di quelli che furono dei veri e propri capisaldi del passato.

Ad aiutare questa tendenza, è stata anche la nascita di un nuovo sistema di acquisto e fruizione di quelli che sono i videogiochi oggigiorno: il “digital delivery“. Per i non anglofoni, si tratta semplicemente di un sistema ideato in maniera tale da permettere ad un utente X di acquistare online, e conservare in una libreria più o meno remota, i files di installazione di un dato gioco, recente o passato che sia.

Questo ha permesso, in molti casi, di recuperare e rendere nuovamente disponibili titoli altrimenti relegati alla memoria storica di coloro che hanno avuto la fortuna di poterli giocare. Ad esempio, sulla piattorma di casa Valve, Steam, sono disponibili remake o versioni emulate di giochi come The Chaos Engine, Metal Slug, Rise of the Triad e molti altri. Stesso discorso si può fare per la piattaforma lanciata da EA, Origin, che a sua volta detiene una più che corposa libreria di giochi antichi quali Popolous o Wing Commander.

Baldur's Gate
Baldur’s Gate – Uno dei GDR più amati della seconda metà degli anni ’90

Tuttavia, la piattaforma di riferimento per qualunque retrogamer PC degno di questo nome, non può che essere GOG – Good Old Games. Questo sito, infatti, è un vero e proprio sacrario di molti di quelli che sono stati tra i titoli più belli e divertenti mai creati e concepiti per il mondo PC: si va dal leggendario Alone in the Dark, passando per le serie di Might & Magic ed Heroes of Might and Magic, si salta dal capolavoro Ubisoft che è stato Settlers 2 al meraviglioso Baldur’s Gate, passando per NOX dei Westwood Studios, risposta più che adatta a Diablo dell’allora Blizzard North.

Di questo, e molto altro, andremo a parlare nelle prossime settimane, approfondendo di volta in volta alcuni aspetti di quello che è il panorama videoludico per PC, soffermandoci in particolare su giochi a buon mercato (ma certo non meno belli o degni di attenzione), sulle piattaforme che li ospitano, e sulle tante occasioni che abbiamo per risparmiare e goder appieno del nostro passatempo preferito.

Per oggi, tuttavia, il nostro tempo insieme è giunto a conclusione, ed invitandovi a dare un’occhiata ai titoli ed alle piattaforme citate (alle quali, per completezza, andrebbe aggiunta Desura: una piattaforma dedicata integralmente, o quasi, alle pubblicazioni di sviluppatori indipendenti), vi saluto e vi auguro una buona giornata.

Tex Willer

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