«L’orologio dell’Apocalisse è un disegno internazionalmente riconosciuto che mostra quanto siamo vicini alla distruzione della nostra civiltà tramite le nostre stesse pericolose innovazioni tecnologiche»

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Il Bullettin of Atomic Scientists è una rivista scientifica a scopo divulgativo fondata nel 1945 da alcuni fisici, ingegneri ed esperti che avevano preso parte al Progetto Manhattan, che si sono posti l’obiettivo di informare i cittadini del mondo sui rischi connessi allo sviluppo dell’energia atomica. Dal 1947 Il Bullettin of Atomic Scientists ha dato vita al cosiddetto «Orologio dell’Apocalisse», un orologio metaforico che mostra in maniera semplice quanto la nostra civiltà sia messa in pericolo dalle innovazioni tecnologiche che la stessa ha prodotto. Dal 2007 in poi, l’orologio prende in considerazione, non più soltanto l’avanzamento degli armamenti nucleari e la loro diffusione, ma anche tutti quei fattori che sono in grado di minacciare la sopravvivenza umana, primo fra tutti il cambiamento climatico. Più le lancette si avvicinano alla mezzanotte, più i pericoli per l’umanità sono intensi. L’orologio è partito con 7 minuti da mezzanotte, subito dopo il bombardamento di Hiroshima e Nagasaki, e da allora le lancette sono state spostate ben 21 volte. Facendo un quadro storico: il momento di più alto rischio è stato il 1953 (con due minuti da mezzanotte), mentre quello con il rischio più basso è stato il 1991 (con 17 minuti da mezzanotte). Oggi, nonostante la Guerra Fredda sia terminata e l’opinione pubblica sembri relativamente più tranquilla rispetto al periodo del mondo a due blocchi, in cui le minacce tra USA e URSS portarono ad una vera e propria isteria collettiva; il mondo è in realtà fortemente in pericolo. Il 2015 ha infatti fatto segnare i 3 minuti da mezzanotte, un fatto che non si verificava dal 1984, quando Reagan incitava al riarmo nucleare per sconfiggere «L’Impero del Male». I fattori presi in considerazione dai ricercatori del Bullettin per la realizzazione del proprio Orologio sono numerosi: la diffusione degli armamenti nucleari, dati sulla sicurezza dei materiali nucleari, la localizzazione e la diffusione delle materie prime per la realizzazioni di impianti ed armamenti nucleari, il livello delle acque, i livelli di anidride carbonica nell’atmosfera terrestre, le variazioni della temperatura globale, i livelli dei ghiacciai ed altri ancora. Nell’ultimo bollettino si legge:

«L’incontrollabile cambiamento climatico, la modernizzazione a livello globale degli armamenti nucleari, e gli smisurati arsenali nucleari pongono delle minacce continue all’esistenza dell’umanità, e i leader mondiali hanno fallito nell’agire con la prontezza o la misura richiesta per proteggere i cittadini da una potenziale catastrofe. Questi fallimenti della classe politica danneggiano ogni persona sulla Terra. Al di là dei modesti risultati nella sfera dei cambiamenti climatici, gli sforzi correnti sono assolutamente insufficienti a prevenire il catastrofico riscaldamento globale. Nel frattempo, Stati Uniti e Russia hanno avviato straordinari programmi volti a modernizzare i propri programmi nucleari, minando in questo modo gli esistenti tratti sugli armamenti nucleari. L’orologio è adesso a soli tre minuti dalla mezzanotte, poiché i leader del nostro pianeta stanno fallendo il loro compito più importante: assicurare e preservare la salute e la vitalità della civilizzazione umana»

Il trattato a cui fa riferimento il Bullettin è il TNP: Trattato di non proliferazione nucleare, sottoscritto il 1° luglio 1968 da USA, Regno Unito e Unione Sovietica, entrato in vigore il 5 Marzo 1970. Il TNP ha come scopo quello di conseguire il completo disarmo nucleare degli stati che adottano questo tipo di tecnologie militare ed evitare che gli stati cosiddetti «non nucleari» sperimentino ed utilizzino queste tipologie di armamenti, senza alcun impedimento per quel riguardo l’utilizzo pacifico dell’energia atomica. Attualmente tutti gli stati del mondo, eccezzion fatta per Israele,  India, Pakistan e Corea del Nord; tutti questi stati possiedono comunque testate atomiche, in particolar modo, Israele può contare su ben 80 testate nucleari, e secondo alcune fonti avrebbe abbastanza plutonio per produrne altre 200. 

Gli scienziati ci mettono dunque in guardia: o i leader mondiali cambieranno rotta, o la mezzanotte della nostra civiltà continuerà ad avvicinarsi sempre di più.

Antonio Sciuto

per un approfondimento sulle fonti:

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