Rosalia Catapano è la scrittrice, editor per Homo Scrivens. Ecco cosa afferma in questa intervista:

Benvenuta a “Libere Idee” Rosalia e grazie per la tua disponibilità, voglio subito chiederti del tuo lavoro di scrittrice, come nasce la tua passione per la scrittura? hai pubblicato già due libri?

La mia passione per la scrittura è nata moltissimi anni fa, insieme alla passione per la lettura. Penso che sia imprescindibile per chi si vuole cimentare nella scrittura leggere e, allo stesso tempo, chi come me legge da quando era piccolissima è probabile che voglia cimentarsi nella scrittura. Ho cominciato scrivendo racconti che sono stati raccolti nel volume Direzioni immaginarie pubblicato per Boopen Led nel 2009. Pensavo che avrei scritto sempre e solo racconti, invece ho avuto una intuizione, una idea forte nata da un piccolo episodio di poca importanza accaduto a mia figlia e da lì è nato il mio primo romanzo, Solo Nina. Tutto andrà nel migliore dei modi, il mio secondo romanzo, rappresenta il prequel di Solo Nina. In Solo Nina siamo nel nostro mondo contemporaneo in una storia che si sposta continuamente tra Napoli e Barcellona. Si seguono le vicende sentimentali e esistenziali dei due protagonisti: Nina Dimare e Raùl Ortega. Tutto andrà nel migliore dei modi invece ritorna indietro nel tempo, e segue le vicende della famiglia di Raùl ritornando ai suoi nonni e addirittura al suo bisnonno in una saga familiare che ripercorre anche le vicende del nostro paese nella seconda metà del novecento. Una vera e propria saga dunque, che per essere completa avrebbe bisogno di un terzo romanzo. Chissà se riuscirò a portare a termine questo progetto! intanto continuo a scrivere racconti per antologie, riviste e quotidiani.

“Tutto andrà nel migliore dei modi”, il tuo ultimo romanzo, ha appena avuto una trasposizione teatrale grazie al laboratorio teatrale “Parole Alate”, mi racconti come hai trovato questa esperienza?

Vedere rappresentare su un palco le proprie opere è una emozione fortissima! Io in verità la avevo già provata perché anche alcuni dei racconti di Direzioni immaginarie sono stati portati in scena qualche tempo fa dalla compagnia teatrale Imprenditori di sogni, in uno spettacolo itinerante nelle strade del Vomero, che ha riscosso un grande successo anche per la originalità e vivacità dell’allestimento. Invece la rappresentazione teatrale di Tutto andrà nel migliore dei modi è stata portata in scena nella cornice affascinante del teatro napoletano Il primo. La regia è stata curata da Paquito Catanzaro e io ho collaborato con lui alla sceneggiatura. La compagnia teatrale Parole Alate ha dato vita ai miei personaggi, ha dato voce alle mie parole. Alla prima dello spettacolo ero più emozionata che alla prima presentazione del mio romanzo!

Fai anche parte della casa editrice Homo Scrivens, una piccola ma sempre in fermento realtà editoriale napoletana. Cosa rappresenta Homo Scrivens ora e quali difficoltà incontra quotidianamente?

Homo Scrivens prima di essere casa editrice è stata e continua ad essere compagnia di scrittura. Un gruppo di persone appassionate della parola scritta che si confrontano ragionano insieme sui grandi temi inerenti la narrativa. Tutto questo è bellissimo e affascinante. Ma ci si deve confrontare anche con le regole del mercato, con i mille problemi che tutti coloro che fanno cultura in questo momento in Italia conoscono e affrontano. La crisi del settore editoriale e la crisi economica generale. Il disinteresse per il libro rispetto a altre forme di intrattenimento. Non è facile. Ci vuole passione e una buona dose di ottimismo. Il direttore della casa editrice Aldo Putignano è animato da questa passione e ha voluto creare una realtà editoriale che combattesse il fenomeno dilagante dell’editoria a pagamento e permettesse a tanti autori di veder pubblicate le proprie opere. L’accurata selezione dei testi è all’insegna della qualità e dell’originalità. E io sono molto fiera di farne parte.

Il salottino è un’associazione culturale appena nata, creata e portata avanti da te insieme ad un gruppo di amici. Ce ne parleresti?

Il salottino è un’associazione culturale di recente costituzione che vuole proporsi come punto di riferimento culturale nella zona di Soccavo, dove attualmente forse non vi sono molte iniziative del genere. Io vi propongo un corso di scrittura autobiografica, corso che già ho avuto modo di condurre presso altre associazioni. Il corso ha l’intento di condurre i partecipanti in un piccolo grande viaggio nella scrittura ponendo al centro della narrazione se stessi, i propri ricordi e le proprie esperienze. Il punto di partenza, di ispirazione è sempre la lettura. Propongo la lettura di numerosi scritti autobiografici di autori più o meno famosi come spunto di riflessione sulla micro e macrostruttura del testo. E poi naturalmente si scrive, si legge, si commenta, si corregge, si imparano i primi rudimenti dell’autoediting. Un percorso affascinante che dà l’opportunità di scoprire tante cose sulla scrittura, ma anche tante cose su noi.

 

Ringrazio Rosalia Catapano per tutte le informazioni fornite e ricordiamoci sempre di coltivare e diffondere la cultura. intervista intervista intervista intervista intervista intervista

Daniela Merola

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