La prima edizione di Napoli Teatro Festival Italia: la nascita di un'istituzione
Fonte: https://studylibit.com/doc/1295929/di---napoli-teatro-festival-italia

Giunto quest’anno alla 13ª edizione, Napoli Teatro Festival Italia oggi è un’istituzione culturale, un evento irripetibile che si svolge a Napoli durante i mesi di giugno e luglio. Lo scopo è la promozione di un teatro internazionale, di una cultura che celebra ciò che di bello ci caratterizza, oltre a rappresentare un importante momento di coesione per il popolo napoletano e non solo.

Come nasce Napoli Teatro Festival Italia?

Era il 2006 e il Ministero per i Beni e le Attività Culturali istituiva un bando: scopo la realizzazione di un festival al pari di quelli europei.

Al bando parteciparono città italiane con importante tradizione teatrale, la città scelta fu però Napoli. Iniziò così a prendere forma il progetto e nel 2007 venne istituita la Fondazione Campania dei Festival.

Nel 2008 si svolse così la prima edizione di Napoli Teatro Festival Italia con oltre 2000 artisti proventi da 17 paesi.

Proprio durante la prima edizione, il Festival promuove la prima Compagnia Teatrale Europea, composta da artisti, attori e professionisti selezionati dai teatri delle principali capitali europee: questi diventavano veicoli e testimoni della lingua e cultura teatrale di quei paesi. L’uso di diverse lingue è un’opportunità di coesione e dialogo, un progetto che mira a valorizzare la multiculturalismo e l’incontro tra le diverse tradizioni. E così quello che poteva essere, e che a volte è, uno scoglio insormontabile rappresenta, invece, un momento di condivisione. Nel portare in scena le opere, non vi era una lingua dominante, ma tutte avevano la stessa pregnanza, lo stesso valore.

Fondamentale è stato l’apporto di Napoli Teatro Festival Italia in tema di “ecosostenibilità”: si è proposto, infatti, come il primo festival nel mondo a emissioni zero di C02 e il primo ad adottare normative di eco-sostenibilità “EMAS – Environmental Management and Audit Scheme”. La gestione è stata garantita grazie al controllo sull’impatto ambientale delle sue attività.

Per la sua prima edizione, quella del 2008, il Festival ha prodotto la maggior parte degli spettacoli. Ha assunto un ruolo attivo nella produzione culturale, sia per quanto concerne la commissione e la trasposizione di opere originale sia per il sostegno di nuove creazioni teatrali.

Il Festival, inoltre, fin dalla prima edizione si propone di mettere in scena diverse arti come ad esempio la musica, la danza, l’arte contemporanea poiché considerate in virtù della loro intrinseca e intesta teatralità.

Il primo spettacolo della Nuova Compagnia Teatrale è stato Le Troiane di Euripide, diretto da Annalisa Bianco e Virginio Liberti. Le Troiane portano in scena l’insensatezza della guerra, il dolore e l’orrore dalla parte dei vinti. La tragedia apre il sipario proprio dove molto spesso si chiude: sulle barbarie e la violenza che i conflitti si portano inevitabilmente dietro.

Alcuni spettacoli sono stati prodotti direttamente dal Festival come England. Questa pièce teatrale porta il teatro all’interno di una galleria d’arte: così che l’opera non sia rigidamente fissata, ma si formi in divenire in base al contesto.

Il Festival ha poi commissionato al regista colombiano Enrique Vargas e al Teatro de los Sentidos una nuova opera: Cosa deve fare Napoli per stare in equilibrio sopra un uovo. L’artista nei mesi precedenti al debutto dello spettacolo è stato a Napoli e ne ha studiato le abitudini, i modi, le tradizioni e la cultura. Tanti sono gli artisti napoletani (e non) coinvolti nell’opera che si propone come un lavoro di indagine sulla città partenopea.

Come non citare proprio la riscrittura di The Tempest di Shakespeare per un pubblico di ragazzi: Viaggio, naufragio e nozze di Ferdinando principe di Napoli. Il progetto fu affidato a diverse compagnie di teatro e artisti di diversa provenienza che erano accomunati dall’attenzione verso il mondo dei ragazzi.

Il teatro diventa, quindi, il mezzo per riscoprire la cultura quale unica via di emancipazione, fondamentale strumento per la preservazione di una memoria che va valorizzata e celebrata. Il Festival mette in luce un immenso patrimonio e lo fa attraverso un teatro che riscopre spazi dimenticati e li riporta allo splendore.

In fondo, l’identità di un popolo si esplicita anche attraverso quelli che sono i suoi talenti, i suoi artisti, la sua gente. Quel plus che sanno regalare al mondo.

Vanessa Vaia

Vanessa Vaia
Vanessa Vaia nasce a Santa Maria Capua Vetere il 20/07/93. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Classico, si iscrive a "Scienze e Tecnologie della comunicazione" all'università la Sapienza di Roma. Si laurea con una tesi sulle nuove pratiche di narrazione e fruizione delle serie televisive "Game of Series".

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