A ottantasei anni, Bernie Ecclestone fa un passo indietro. O meglio, qualcuno lo ha esortato a fare un passo indietro. Situazione più che semplice, con l’inglese che ha da poco preannunciato l’ufficialità di una notizia che ha a dir poco un’importanza storica. 

Ecclestone bazzica il giro della Formula Uno da almeno quarant’anni e ne gestisce praticamente tutto, attraverso una serie di società che ne detengono le quote. Bersaglio preferito da almeno un decennio, accusato di aver fatto della Formula Uno un inferno per i tifosi e un paradiso per gli investitori, adesso Ecclestone verrà scalzato da Chase Carey. Un passaggio di proprietà che riguarda per lo più il Circus che non i suoi interpreti, tant’è che nella trattativa che dovrebbe portare il colosso Liberty Media a rilevare quote di CVC e FOM non pareva dovesse entrarci anche un cambio al vertice così repentino. Un affare che, infatti, a detta del proprietario della nuova cordata John Malone, avrebbe salvaguardato il posto di Bernie Ecclestone per un altro paio d’anni. Ciò non è successo.

“Non sono più il leader della compagnia, è ufficiale. La mia posizione è stata assunta da Chase Carey. Il mio nuovo ruolo è uno di quei termini americani, qualcosa che assomiglia ad un presidente onorario, ma non so cosa significhi esattamente”.

Liberty Media è stata fondata nel 1991 in Colorado e dopo quattro anni si è fusa con la Tele-Communications Inc., diventando uno dei maggiori attori di telecomunicazioni degli Stati Uniti. Al momento, a scalzare Ecclestone sarà Chase Carey, che vanta nel curriculum la dirigenza della prestigiosa 21st Century Fox. Al suo fianco tanti nomi forti, tra cui anche Ross Brawn, a cui potrebbero essere destinati incarichi importanti.

Con Ecclestone termina un’era che ha visto il picco e allo stesso tempo il declino della Formula Uno. Fuori dai giochi, dunque, nonostante abbia ereditato – e anzi, creato – la carica di presidente onorario. Intanto in molti gongolano, e nel frattempo possiamo esser certi che il cambio del regolamento del 2017 sia passato nettamente in secondo piano. Per ora.

Nicola Puca

Fonte immagine in evidenza: google.com 

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