Scampia. Sabato 25 Giugno sarà inaugurata la villa comunale intitolata a Ciro Esposito.

Ciro Esposito è morto dopo 52 giorni di agonia in seguito ad una serie di colpi di pistola ricevuti durante la finale di Coppa Italia tra Fiorentina e Napoli.

Dopo la morte di Ciro Esposito, numerose sono state le manifestazioni e gli eventi per ricordare la vittima, per non dimenticare mai l’orrore avvenuto il 3 maggio di due anni fa. È nata, per questo motivo, l’associazione “Ciro Vive” fondata dai genitori del tifoso, Antonella Leardi e Giovanni Esposito.

Ad inaugurare la villa comunale, oltre all’associazione, il sindaco Luigi De Magistris, in una data, quella del 25 giugno 2016, che segna il secondo anniversario della scomparsa di Ciro Esposito. Gli abitanti del posto sono soddisfatti di tali iniziative che permettono di omaggiare Ciro attraverso la dedica di un “pezzo” di Scampia, in quanto il giovane era nativo del quartiere.

Il ricordo di Ciro Esposito è presente, già da molto tempo, in diverse zone di Scampia. In suo nome infatti è intitolato il campo di calcio comunale del quartiere che si trova nei pressi di via Hugo Pratt. Come anche i cancelli dell’autolavaggio di famiglia, in cui lo stesso Ciro lavorava, sono tappezzati da sciarpe, foto e vari ricordi mentre a Piazza Grandi Eventi, il murales del ritratto di Ciro è diventato ormai un simbolo, fanno da contorno le parole: “Scampia non vuole vendetta, solo giustizia”.

Nonostante l’attesa, la giustizia ha preso forma. Qualche settimana fa, è arrivata la sentenza sul destino dell’uccisore di Ciro Esposito, Daniele de Santis. Al termine del processo, i giudici della Corte d’Appello hanno condannato l’ultras giallorosso a 26 anni di reclusione.

Maria Baldares 

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