Il 1 Marzo 2015 sarà una “grande e serena domenica democratica”, dichiara Andrea Cozzolino, candidato alle primarie Pd in Campania e rieletto lo scorso anno in Europa. Secondo il suo punto di vista, chiunque vinca le primarie renderà più unito e più forte il partito, lasciando quasi intendere che non ci sia una particolare competizione al suo interno.

Si definisce una “guida” per il centro-sinistra, grazie al suo modo di comunicare con l’Europa, avendo seguito costantemente il semestre italiano nel corso del suo mandato.
Il suo programma non risparmia le critiche alla precedente gestione Caldoro e dichiara, relativamente all’utilizzo dei fondi europei: “Hanno raggiunto il punto più basso e negativo di utilizzazione”. Per prima cosa, dunque, Cozzolino riconosce che le risorse europee dovrebbero essere maggiormente investite nella regione per migliorarne l’efficienza e per cercare di risanare il Mezzogiorno.

Per poter creare una “task force” funzionale e presentare una piattaforma progettuale 2013/2020 credibile bisogna coinvolgere i giovani laureati campani, che definisce “talenti”. La cifra prevista è alquanto ambiziosa: circa 2 miliardi all’anno per rilanciare la regione. Subito dopo si passa a salute e trasporti. Ammettendo che il disastroso operato in merito alla questione sanità ha danneggiato enormemente i cittadini, non si risparmia nel dichiarare “assurdo” il passo indietro fatto con il nuovo sistema ideato per i trasporti: due biglietti, uno aziendale e un altro integrato, “una roba da terzo… (si corregge) da quarto mondo” o forse no, visto che anche lì si stanno sperimentando nuove soluzioni.

È consapevole del fatto che il servizio è scadente e che alla base c’è una cattiva amministrazione delle risorse europee. Aggiunge all’elenco anche la rimozione delle ecoballe, almeno di quelle accumulate dal 2003 in poi, per poi trasferirle in altri luoghi specializzati nello smaltimento. Non manca la parte relativa agli investimenti: a Bagnoli verranno introdotte attività produttive di qualità per rilanciare il terziario e attirare i capitali esteri. L’esperienza europea gli ha dato la possibilità di conoscere personalità influenti e di acquisire sicurezza, arrivando ad analizzare la situazione campana con occhi diversi.

Infine, esprime un giudizio sincero su Vincenzo De Luca: “Ha dimostrato finora di essere un buon sindaco a Salerno, punto e basta”, raccontando di come abbia rinunciato ad incarichi più prestigiosi per concentrarsi solo ed esclusivamente su Salerno.

L’intervista a ReteNews24

Sara C. Santoriello 

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