Allarme malasanità nel Salernitano. A Vallo della Lucania il personale scarseggia, a Salerno non lavora.

malasanitàNon un periodo roseo per la sanità nel Salernitano. Dal lato Cilentano arrivano segnali poco positivi dall’ospedale ‘’San Luca’’ di Vallo Della Lucania che sta lamentando mancanza di personale. Come ha affermato Adriano Cirillo, esponente del sindacato UIL-FPL, intervenuto a gamba tesa nella questione sanitaria Vallese:

Da quando siamo Asl Salerno “unica” si sono alternati 3 commissari straordinari, un direttore generale, e adesso ancora un commissario straordinario, per noi di Vallo della Lucania però non è cambiato mai assolutamente niente, continuiamo a pagare debiti di altri, cattiva organizzazione dall’alto, ripicche politiche, presunte protezioni che poi si rivelano tutt’altro, sciatteria amministrativa’’. Cirillo stesso ci ha tenuto a ribadire quanto l’ospedale sia ‘’maltrattato da ogni amministrazione’’ in quanto ‘’Il personale, del Comparto e della dirigenza – ad esempio – lavora in condizioni di lavoro da terzo mondo, turni di servizio vergognosi, che nessuno controlla, indispensabili però a far funzionare l’Ospedale. Certo, nessuno controlla, perché se si controllassero sul serio i nostri turni di servizio, qualcuno sarebbe costretto a far chiudere qualcosa, e quel qualcuno se ne dovrebbe assumere la responsabilità”.

E se a Vallo della Lucania il personale scarseggia, a Salerno, invece, il personale ospedaliero sembra avere poca intenzione di prestare il proprio servizio alla comunità all’interno dell’azienda ospedaliera locale. A tal proposito al Ruggi D’Aragona c’è stato un blitz per fermare il fenomeno dell’assenteismo attuato da parte di dieci dipendenti dell’azienda ospedaliera tra cui figurano una caposala, quattro infermieri, due tecnici specializzati disinfettori e tre operatori sanitari. Questi, a quanto risulta, dopo aver marcato il cartellino, o dopo averlo fatto marcare da colleghi ai quali, poi, spesso ricambiavano il medesimo favore, si dedicavano ad attività personali quali fare la spesa o passeggiare all’aria aperta sulle spiagge di Marina di Vietri.

Ai dieci dipendenti sono state imputate ipotesi di reati di truffa ai danni dello Stato – art. 640, commi I e II, C.P. – e false attestazioni o certificazioni nell’utilizzo del badge da parte di dipendenti pubblici previsto dall’art. 55 quinquies D. Lgs. n. 165/2001(c.d. Legge Brunetta).

Grazie all’installazione di una serie di telecamere volte al monitoraggio del personale e all’uso che lo stesso faceva del badge marcatempo e grazie ad una serie di accurate indagini nelle quali è stata fatta particolare attenzione alla ricostruzione delle condotte incriminate, si è giunto all’epilogo di questa vicenda apertasi nel dicembre 2014.

Fonti virgolettati:infocilento.it

Vincenzo Marotta

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