CBM in Uganda

L’Uganda è un piccolo Paese che si trova in Africa, a cavallo dell’equatore. Le condizioni della popolazione sono di estrema povertà e a essere colpiti sono soprattutto i bambini e le persone con disabilità, le quali rappresentano il 12,5% della popolazione. La disabilità visiva è particolarmente diffusa e la cecità colpisce lo 0,4% degli abitanti. CBM è un’organizzazione umanitaria nata nel 1908, ed è specializzata in progetti di cura della vista nei Paesi più poveri di Africa, Asia e America Latina. In questo articolo vi raccontiamo del suo progetto in Uganda.

CBM: organizzazione a favore delle persone con disabilità

CBM è l’acronimo di Christian Blind Mission ed è un’organizzazione umanitaria attiva per includere e contribuire a una migliore qualità della vita delle persone con disabilità. Globalmente nel 2020 ha realizzato 460 progetti in 48 Paesi di tutto il mondo.

Dal 2001 è operativa anche CBM Italia Onlus, nata a Milano e promotrice dei valori di CBM quali inclusione, trasparenza, accountability, fare insieme e apertura globale, volti a realizzare una società dove le persone con disabilità possono godere dei loro diritti ed essere considerate una risorsa. Per questi motivi ha realizzato la campagna “Break the Cycle”, che vede l’impegno a favore delle persone con disabilità in Africa, Asia e America Latina attraverso 26 progetti. Uno è dedicato all’Uganda.

La situazione in Uganda per le persone con disabilità

In Uganda le persone con disabilità sono le più penalizzate, a fronte di un sistema sanitario molto limitato e con condizioni di accesso particolarmente difficili. La cura delle patologie visive risulta difficile e i bisogni riguardano soprattutto:

  • Cataratta, per la quale il tasso di chirurgie è davvero basso;
  • Opacità corneale, la seconda causa comune di cecità;
  • Scarso follow-up dei pazienti, in modo particolare nei bambini;
  • Incapacità di soddisfare una domanda in crescita costante;
  • Necessità di rendere più consapevole la popolazione rispetto al valore degli interventi chirurgici.

Il progetto di CBM Italia per l’Uganda

Il progetto ForeSeeing Inclusion – Salute visiva e Disability Mainstreaming di CBM Italia Onlus è stato realizzato nel Nord dell’Uganda con il sostegno di AICS ー Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo e in partnership con CUAMM Medici per l’Africa e l’Ospedale St. Joseph nelle regioni di Acholi e West Nile, tra le più povere del Paese. I centri sanitari necessitano di attrezzature e strumenti ed è presente un solo oftalmologo per una popolazione di 1,2 milioni di persone.

Il progetto di CBM Italia Onlus prevede la partnership con due ospedali di riferimento: l’Ospedale St. Joseph e l’Ospedale di Arua più quattro centri sanitari. L’obiettivo di CBM è di portare cure oculistiche a 76.500 persone all’interno delle comunità più remote e dei campi profughi attraverso la formazione di circa 830 persone tra personale sanitario e stakeholder.

È previsto il rafforzamento dei servizi oculistici di base ma anche di quelli specialistici, in particolar modo attraverso la costruzione di una nuova sala operatoria presso l’Ospedale St. Joseph con il supporto del partner Arcò-Architettura e Cooperazione e l’acquisto di nuove attrezzature per quella già esistente presso l’ospedale di Arua. Obiettivi ambiziosi, certo, ma tanto per l’Uganda resta ancora da fare.

Pasquale De Laurentis

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