La visione è una funzione che si sviluppa in maniera progressiva nel bambino nel corso dei suoi primi cinque anni di vita. Se in questo periodo si verificano delle anomalie, ne scaturiscono ripercussioni che riguardano la funzione visiva. Ecco perché tutti i neonati devono essere sottoposti a una visita oculistica, a maggior ragione se si tratta di prematuri o di bimbi ad elevato rischio genetico. Un altro controllo, poi, deve essere eseguito fra i 6 e i 9 mesi di età.

Per i più grandicelli Fonda Vision mette a disposizione una vasta gamma di soluzioni finalizzate alla prevenzione delle patologie visive. Si tratta di tecnologie ottiche che sono munite di particolari lenti fotoselettive e di filtri speciali, grazie a cui le radiazioni pericolose per la retina possono essere bloccate: ciò permette di salvaguardare il sistema visivo in ogni circostanza, a prescindere dalle condizioni di luce. Occorre tener presente che una esposizione eccessiva ai raggi del sole può comportare un incremento della probabilità di insorgenza di malattie oculari, tali da mettere a repentaglio l’acuità visiva in modo anche grave. Le soluzioni di Fonda si caratterizzano per colorazioni specifiche grazie a cui l’abbagliamento può essere ridotto mentre il contrasto viene aumentato, a beneficio del comfort visivo.

La visita oculistica per i bambini

Ancora, c’è bisogno di una visita fra i 2 e i 3 anni: in questo modo è possibile andare alla ricerca di eventuali vizi di refrazione come l’ipermetropia, l’astigmatismo o la miopia. Non solo: la visita serve anche a diagnosticare possibili alterazioni, quali l’ambliopia e lo strabismo, che riguardano la mobilità oculare. Come è facile immaginare, più la diagnosi a questa età è tempestiva e più diventa facile rimediare ai difetti, proprio perché si ha a che fare con un sistema visivo che si sta ancora sviluppando. Le visite di controllo si rivelano fondamentali anche in età scolare. In questo periodo della vita il bambino potrebbe aver bisogno di cure indispensabili per la correzione dei problemi visivi, il che presuppone una notevole attenzione e un certo impegno da parte dei pediatri e dei genitori. È comunque indispensabile identificare i sintomi di eventuali disturbi visivi, tali da condizionare sia le performance scolastiche che la salute visiva del soggetto, anche da adulto.

L’ambliopia e lo strabismo

L’ambliopia e lo strabismo sono due delle malattie visive che interessano i bambini più di frequente. La prima, conosciuta anche come sindrome dell’occhio pigro, è una condizione per la quale si riduce, o addirittura è del tutto assente, la funzione visiva di un occhio. Il bambino, quindi, non usa un occhio, con il cervello che sopprime le immagini che da esso giungono. È auspicabile riuscire a diagnosticare l’occhio pigro prima che il bambino compia 7 anni, perché in questo modo è possibile correggere il problema evitando qualunque rischio di danni oculari organici. Per quanto riguarda lo strabismo, invece, si tratta di un problema che colpisce in media 1 bambino su 25, a causa del quale gli assi visivi degli occhi risultano disallineati. Nel caso in cui lo strabismo sia presente già al momento della nascita, l’occhio deviato viene escluso dal cervello, e così si verifica l’ambliopia. Correggere in maniera precoce lo strabismo serve, tra l’altro, a prevenire danni visivi più gravi.

L’astigmatismo e la miopia

I bambini astigmatici devono fare i conti con una visione degli oggetti, vicini o lontani, deformata. La malattia si può manifestare sia in presenza di ipermetropia che in presenza di miopia, ma mai con tutti e due, esattamente come avviene negli adulti. Nel caso della miopia, invece, il bambino non è in grado di mettere a fuoco le persone o gli oggetti lontani. Ci si rende conto di questo problema perché il bambino tende a socchiudere gli occhi, in modo da vedere meglio.

L’ipermetropia

Infine nel novero delle patologie che colpiscono più di frequente i bambini va menzionata l’ipermetropia, che di solito è fisiologica sin dalla nascita. Il bulbo oculare corto fa sì che il bambino non sia in grado di concentrarsi su ciò che è vicino. Occorre ridurre in maniera tempestiva l’ipermetropia, per evitare che sfoci in una condizione di occhio pigro.

Pasquale De Laurentis

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