Tra Donald Trump e il Presidente del Messico Peña Nieto è cominciata la lotta sul muro, ma non solo. Tra i due c’è tensione, palpabile, sia sulla questione del confine, sia sulla questione legata al Trattato NAFTA, il North American Free Trade Agreement, che Trump vorrebbe rivedere.

Donald Trump contro i messicani

Il Presidente degli Stati Uniti vuole fermare l’immigrazione, e per farlo ha deciso di allungare il muro sul confine con il Messico. In campagna elettorale Trump aveva promesso di fare subito alcune cose, in pochi giorni ha subito cancellato il TPP, Trans-Pacific Partnership, che riguardava il commercio tra paesi che affacciano sul Pacifico. Non solo: ha deciso di smantellare con un ordine esecutivo la riforma sanitaria dell’amministrazione Obama, ha bloccato i fondi alle ONG che si occupano di aborto. Ma soprattutto, Donald Trump, ha deciso di costruire il muro, spiegando che sarà pagato dal Messico.

La reazione di Enrique Peña Nieto

Il Presidente della Repubblica messicana ha risposto attraverso un video postato sulla propria pagina Facebook. Ha innanzitutto annullato la visita prevista alla Casa Bianca, dopo il tweet di Donald Trump in cui ha scritto che se il Messico non vuole pagare il muro, allora Peña Nieto non si sarebbe dovuto presentare all’incontro. Detto, fatto.

Annullato l’incontro e la tensione sale: il Presidente messicano ha inoltre aggiunto che le ambasciate messicane negli Stati Uniti saranno un punto di riferimento legale per i cittadini emigrati. Donald Trump ha detto «il popolo americano non pagherà il muro, l’ho detto chiaramente al governo messicano», e di tutta risposta Peña Nieto nel video ha dichiarato «lo dico, lo ripeto, il Messico non pagherà per il muro, questa decisione ci allontana». Inoltre, Peña Nieto ha scritto un messaggio, nel quale afferma: «Le nostre comunità non resteranno sole, il governo del Messico darà assitenza legale per garantire loro la protezione che richiedono. Saremo al fianco del popolo messicano, lì dobbiamo stare, lì deve stare il Paese».

«Disapprovo e mi dispiace la decisione degli Stati Uniti di continuare a costruire il muro. Il Messico non crede in alcun muro e non pagheremo alcun muro». La decisione di Donald Trump è arrivata proprio nel momento in cui tra i due paesi stava per ricominciare la negoziazione per le nuove regole di cooperazione, commercio, sicurezza, del Nord America. Su questo, Peña Nieto scrive: «Questa negoziazione è molto importante per noi, per la nostra economia e per la nostra società, come Presidente della Repubblica assumo la responsabilità di difendere e curare gli interessi del Messico e dei messicani». E soprattutto: «Il Messico offre ed esige rispetto, come Nazione pienamente sovrana quale siamo».

Quanto costerà il muro?

Sul Washington Post si spiega che l’House Speaker Paul Ryan ed il Senate Majority Leader Mitch McConnel hanno dichiarato che si occuperanno di introdurre una legge per procurare i 15 miliardi di dollari per costruire il muro. Esperti indipendenti, invece, dichiarano che ne serviranno ben 25. Questo denaro, comunque, non si sa bene da dove potrebbe arrivare. A distendere i nervi tra i due Paesi ci pensa Sean Spicer, il portavoce di Donald Trump, il quale ha dichiarato che «il dialogo sarà tenuto comunque aperto, il rapporto con il Messico è importante». Donald Trump ha dichiarato di volere tassare le importazioni dal Messico al 20%, all’interno di un pacchetto fiscale di un piano di riforma specifico. Il portavoce Spicer ha spiegato che il pacchetto includerà piani di tassazione sulle importazioni estere, come il Messico. “Approvando il pacchetto otterremo 10 miliardi all’anno che useremo per pagare il muro” ha detto Spicer.

@LM

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