Home schooling
Fonte immagine: Wikimedia Commons

La popolarità dell’home schooling è molto cresciuta in questi anni in Italia. Le famiglie si sono lasciate convincere in particolare dalla possibilità di dare ai propri figli, grazie all’istruzione parentale, una formazione più personalizzata e su misura per le loro inclinazioni e i loro talenti. Ecco una breve guida, allora, a come organizzarsi per fare scuola a casa (anche se, si scoprirà più in là, contrariamente a quanto l’espressione lascerebbe intendere, l’home schooling non è sempre scuola tra le mura domestiche).

Dalla richiesta di istruzione parentale all’esame di idoneità: tutti i passi dell’home schooling

La prima cosa da fare se si intende procedere con l’home schooling e se i propri figli sono ancora in età da scuola dell’obbligo è fare richiesta di istruzione parentale. La domanda va presentata all’istituto a cui i propri figli risulterebbero automaticamente iscritti secondo un criterio di prossimità geografica al domicilio o, in alternativa, a qualsiasi altra scuola del territorio. La scadenza è la stessa di quella per il rinnovo dell’iscrizione e, cioè, la fine del mese di gennaio per l’anno scolastico successivo. Molte scuole hanno pubblicati sui siti modelli compilabili o facsimili della domanda di istruzione parentale: contengono per lo più le informazioni anagrafiche dell’alunno che studierà a casa e un’autodichiarazione con cui i genitori – o chi ne fa le veci – garantiscono di avere mezzi personali e/o economici per occuparsi in autonomia della formazione dei figli.

Alla domanda di home schooling può essere richiesto di allegare un piano delle attività educative in cui si intendono coinvolgere i figli: per compilarlo si può fare riferimento alle tabelle ministeriali che riassumono competenze, saperi, obiettivi che gli alunni devono aver raggiunto alla fine di ogni anno di scuola. Nonostante possa sembrare un passaggio eccessivamente burocratico, è in realtà molto utile a livello pratico: aiuta soprattutto le famiglie alle prime armi con l’istruzione parentale a organizzarsi concretamente per far studiare i figli a casa. L’ideale sarebbe avere già ben in mente se ci si intende occupare in prima persona della loro formazione, se ci si vuole affidare a gruppi informali di apprendimento come se ne stanno diffondendo sempre di più anche in Italia o rivolgere a un tutor o un insegnante privato o, ancora, se si vuole procedere con l’home schooling online e, cioè, iscrivendo i propri figli a una scuola digitale. Ciascuna di queste formule sposa bene il concetto di istruzione parentale e può rivelarsi ideale in un caso o nell’altro, per alcune esigenze specifiche di alunni e famiglie rispetto ad altre: le scuole online sono un ottimo compromesso, per esempio, se non si vuole rinunciare all’istruzione parentale neanche negli ultimi anni di scuola ma ci si vuole assicurare allo stesso tempo che i propri figli arrivino ben preparati all’appuntamento con l’esame di maturità.

Ultimo passaggio, non meno importante, è iscrivere i propri figli che hanno studiato in home schooling all’esame di idoneità alla fine di ogni anno scolastico: serve per verificare conoscenze e competenze acquisite e permettere, quindi, il passaggio a quello successivo sia che si scelga di continuare con l’home schooling e sia se si opti invece per tornare sui banchi di scuola.

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