L’Università degli Studi di Salerno apre le porte alle associazioni di Scienze Politiche di tutta Italia in occasione del CONFI 2015.

Il 22 Novembre del 2014 nasceva, dalla volontà di alcuni studenti delle associazioni di Scienze Politiche ubicate nella varie università Italiane, ASSP Italia, l’Associazione degli Studenti di Scienze Politiche. Questa si prefigge l’obiettivo radunare tutte le associazioni e gli studenti di Scienze Politiche sparsi sul territorio nazionale facendo della conoscenza, dello studio, dell’apartiticità e dell’indipendenza i propri punti focali, ponendosi come obiettivo quello di formare gli studenti favorendo un approccio maggiormente critico alla ricerca politologica.

image2Ad un anno dalla fondazione dell’associazione, l’Università degli Studi di Salerno apre le porte al primo congresso nazionale, il CONFI 2015. All’evento, strutturato in forma di seminari, dibattiti e workshop spalmati su due giornate, a cui prenderanno parte anche i professori che prestano servizio presso il dipartimento di Scienze Politiche, figureranno Asp Salerno, Asp Roma Luiss, Asp Sassari, Asp UniMi, Iapss Forlì, Iapss Roma Tre, Ass Tesis Teramo, Asp Molise e Asp Siena unite nell’unica associazione ASSP rappresentata dal presidente Peyman Vitone. Lo stesso Vitone ha tenuto ad evidenziare lo sviluppo sempre crescente dell’organizzazione che, in un solo anno, ha allacciato rapporti con ”colleghi” Transalpini e Montenegrini.

Il seminario che, questa mattina, ha image1aperto il congresso, dal nome ”Congresso di Vienna 1815 – Unione Europea 2015: 200 anni di (dis)integrazione?”, ha visto i saluti del Rettore Tommasetti e gli interventi dei professori Martone (Filosofia Politica), Conte (Storia del Mezzogiorno), Amendola (Economia Internazionale), Macrì (Diritto Pubblico), Foscari (Storia dell’Europa) e Rossi (Storia Contemporanea), oltre che la prestigiosa presenza dell’ambasciatore Guido Lenzi. A moderare è stato Dario Mannina, presidente dell’associazione di Scienze Politiche di Salerno, che ha dichiarato a Libero Pensiero News:

“Penso che sia anche difficile esprimere a parole l’enorme importanza di trattare tematiche come quella di oggi con i professori. Oggi abbiamo discusso riguardo questi ultimi 200 anni, che, nonostante abbiano assistito al progresso di integrazione europea da una primitiva forma di Concerto Europeo, quale l’atto finale del Congresso di Vienna, al trattato di Lisbona del 2009, per molti aspetti sono stati di “disintegrazione”. I fatti dello scorso 13 novembre e l’escalation di violenza che ne é conseguita, sono un esempio lampante. Mi si permetta un ulteriore ringraziamento ai nostri nostri professori che, con i propri interventi, hanno dato prova del fatto che, come noi, credono fortemente nell’importanza di giornate come quella di oggi. Essere universitari, lo dico sempre, non vuol dire venire all’Università solo per seguire i corsi”.

Vincenzo Marotta

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