Caravaggio, il “pittore maledetto” avvezzo alla passione, al rifiuto e al superamento dei limiti, diventa il protagonista del nuovo fumetto di Milo Manara, che a lui dedica un’opera che ha già riscosso un enorme successo.

Michelangelo Merisi, detto il “Caravaggio”, ha suscitato sempre un grande interesse per i contemporanei, dei suoi quadri affascina il connubio perfetto tra luci e ombre, il realismo estremo e l’ambiguità della tenebra, tutti elementi che rispecchiano in maniera perfetta il carattere dell’artista lombardo. Parliamo di un genio che amava rappresentare la strada, da cui prendeva i soggetti per le sue opere, un genio sopraffatto dalla crudezza della vita, elemento quest’ultimo , presente quasi incessantemente nei suoi quadri. Una personalità enigmatica ed oscura a cui il fumettista Milo Manara, famoso per i suoi soggetti erotici, ha dato risalto nel suo “Caravaggio – La tavolozza e la spada”, dove la vita del Merisi viene messa in scena nella sua totalità: le risse, le aggressioni, le passioni , l’amore per gli eccessi, l’omicidio di Tomassoni, la fuga da Roma, ogni sfaccettatura della sua vita prende forma nelle pagine del fumetto.

Caravaggio
Milo Manara

Manara nel disegnare le fattezze del volto di Caravaggio prende a modello Andrea Pazienza, fumettista e pittore morto prematuramente, ritenendolo il “Caravaggio dei giorni nostri”. Nell’introduzione all’opera, curata dallo storico dell’arte Claudio Strinati si legge:

“La storia del Caravaggio è raccontata da Milo Manara con grande rispetto della testimonianza delle fonti e della verità sostanziale di quella vicenda. Non è, infatti, una storia romanzata. Eppure Manara vi ha impresso il segno della sua creatività in modo netto e personalissimo. Il suo Caravaggio, pur riflettendo perfettamente quello storico, è, per l’appunto, suo, uno dei più bei personaggi creati dalla sua fantasia”.

Caravaggio
“Caravaggio-La tavolozza e la spada”

Sfogliando le pagine del fumetto è impossibile non riconoscere la mano di Milo Manara, nella sinuosità e nella sensualità dei corpi, soprattutto quelli femminili, in un realismo radicale, che ritroviamo nello stesso Caravaggio, quando, ad esempio, scelse come modello per rappresentare la Madonna una prostituta di sua conoscenza. In “Caravaggio – La tavolozza e la spada” abbiamo azione, arte, opere, eccessi ed errori di un personaggio sicuramente molto attuale, nonostante lo sfondo di una Roma di fine Cinquecento inizi del Seicento. Milo Manara in queste vignette è riuscito a creare una straordinaria empatia con il protagonista, non più un Caravaggio statico, di cui conoscere solo le opere e lo stile, ma un Caravaggio in cui possiamo riconoscerci, un uomo che, come tutti, fa errori, che soffre la solitudine, che ama la vita in ogni sua forma, che è affascinato dagli eccessi e dalle passioni.

L’opera di Manara, pubblicata da Panini Comics, è divisa in due volumi, il primo è stato presentato al Comicon 2015, svoltosi a Napoli dal 30 Aprile al 3 Maggio riscuotendo un gran successo. Esistono, inoltre, due differenti edizioni:  “Regular” e “Artist Edition”, un’edizione limitata con contenuti speciali, come la lettera che Manara indirizza proprio a Caravaggio, dove ammette la sua profonda ammirazione verso il Merisi.

In un’estratto possiamo leggere: “[…]Ho sempre avuto un’autentica venerazione, per Voi. E poi c’era quella faccenda delle iniziali: vedete, Maestro, io ho le Vostre stesse iniziali.[…] Bacio le Vostre sante mani, Maestro.Il Vostro servo,Milo Manara”.

Alessia Centi Pizzutilli

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