Sea of Shadows Trafficanti di mare
Fonte dell'immagine: https://www.nationalgeographic.it/televisione-e-video/2019/12/sea-shadows-trafficanti-di-mare-il-documentario-prodotto-da-leonardo

Sea of Shadows – Trafficanti di mare” è il nuovo documentario prodotto dal premio Oscar Leonardo Di Caprio e diretto dal già affermato Richard Ladkani, autore diCaccia all’avorio, il docu- film che narra il mondo sinistro e oscuro dei trafficanti d’avorio. Il nuovo lavoro “Sea of Shadows – Trafficanti di mare“, vincitore del Premio del Pubblico al Sundance Film Festival, ha debuttato su National Geographic lo scorso 22 dicembre, raggiungendo un successo internazionale e milioni di spettatori.

La storia firmata da Di Caprio e Landkani è agli occhi del pubblico una battaglia nuda e cruda, concreta e ben tangibile. Da una parte i cartelli della droga messicani e dall’altra i trafficanti cinesi bramano il medesimo oggetto: preziosi esemplari di totoaba. La loro pesca è però illegale, l’ecosistema marino si trova quindi in una situazione di pericolo e l’uomo è per l’ennesima volta spettatore colpevole ed inerte di un’imminente catastrofe naturale.

Sea of Shadows- Trafficanti di mare

Siamo nel golfo di California, conosciuto anche come mare di Cortez o mare di Cortés, tratto che separa la penisola di California dal Messico continentale. In questa area, circoscritta dagli stati messicani di Bassa California, Bassa California del Sud, Sonora e Sinaloa, la guerra tra cartelli della droga messicani e trafficanti cinesi si combatte in mare, ed è sempre più agguerrita.

Sotto copertura nel film documentario Sea of Shadows c’è un gruppo di agenti, guidati da Andrea Costa – cofondatore della Earth League International– una ONG dedicata a combattere i crimini contro la natura che si immola ad interpretare lo “schieramento altro”, la possibilità e la speranza di miglioramento.

Per scongiurare l’imminente catastrofe ambientale, fulcro del racconto di Sea of Shadows, il governo messicano insieme ad alcuni ambientalisti ha istituito un programma che ha l’obiettivo di recuperare e poi reinserire le ultime vaquita sopravvissute contrastandone la pesca illecita. Nel frattempo il giornalista Carlos Loret de Mola porta avanti le sue indagini per raggiungere “El Chapo”, il boss del cartello della droga dei contrabbandieri di totoaba.

Totoaba e vaquita: vittime innocenti

La vaquita, di cui si parla all’interno di Sea of Shadows, è il più piccolo cetaceo del mondo (e anche il più minacciato), dall’estinzione. Il suo nome scientifico è Phocoena sinus, mentre quello comune significa “piccola mucca”: si tratta di una focena, un piccolo mammifero marino lungo circa quattro metri per 90 chili di peso, simile ad un delfino.

La colpa dell’estinzione della sua specie, che era stata predetta entro il 2018 da uno studio condotto dal Natural Resources Defense Council, uno dei più importanti gruppi ambientalisti statunitensi, è da addossare prettamente all’uomo, anche senza effettiva premeditazione.

La vaquita è particolarmente sfortunata perché condivide il suo habitat, concentrato in un’area molto limitata del Golfo della California, in Messico, con i totoaba, enormi pesci la cui vescica natatoria è molto richiesta sul mercato nero, sopratutto in Cina. Sia come alimento prelibato che come potente rimedio naturale il totoaba è uno degli animali più richiesti nel campo, i cuochi asiatici sono disposti a pagare anche 10mila dollari per una singola vescica che si ritiene dotata di capacità taumaturgiche. A causa del suo elevato prezzo, viene definita come la “Cocaina acquatica” del Golfo del Messico.

Ora è chiaro come nel documentario Sea of Shadows l’attenzione sia incentrata sulla pesca del totoaba, strettamente collegata alla sopravvivenza della piccola focena vaquita. Tali animali, seppur privi di alcun particolare valore commerciale, diventano così vittime delle cosiddette “catture accidentali” e trovano la morte dopo essere rimasti intrappolati nelle reti da pesca.

Gli ambientalisti hanno sempre sperato che la pesca delle specie marine già a rischio di estinzione, potesse aver trovato un punto di arresto. In particolare, trattandosi della vaquita, gli esemplari rimasti sono davvero di poche decine. Da un momento è quindi possibile assistere alla scomparsa di uno cetacei più piccoli al mondo.

Sea of Shadows, racconto di una catastrofe imminente

Sea of Shadows- Trafficanti di mare è quindi un documentario che si batte in prima linea per narrare il lavoro di un team affiatato di persone competenti, da biologi marini, attivisti, giornalisti e agenti sotto copertura, che si battano ogni giorno in prima linea per poter trovare una via di speranza; mettendosi a disposizione del territorio, al fine di proteggerlo, preservarlo e migliorarlo.

Dalle strade di San Felipe e il caos di città del Messico alle placide acque della Bassa California, salvaguardare l’ambiente e l’ecosistema marino è la parola d’ordine, cercando di ridare valore alla parola vita. Quella stessa che molto spesso viene mercificata come se fossimo nell’era del baratto.

Marta Barbera

Marta Barbera
Classe 1997, nata e cresciuta a Monza, ma milanese per necessità. Laureata in Scienze Umanistiche per la Comunicazione, attualmente studentessa del corso magistrale in Editoria, Culture della Comunicazione e della Moda presso l'Università degli Studi di Milano. Amante delle lingue, dell'arte e della letteratura. Correre è la mia valvola di sfogo, scrivere il luogo dove trovo pace.

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