olio CBD
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Le ultime ricerche compiute in ambito medico e scientifico sui benefici del cannabidiolo (CBD) parlano chiaro. Tante persone stanno usando proprio il CBD per contrastare varie patologie, nonché al fine di poter riposare meglio di notte. In ogni caso, gli esperti non sono ancora certi sul modo in cui il composto chimico racchiuso nella cannabis possa influenzare il sonno.

Allo stato attuale sappiamo che il CBD rientra fra i 100 cannabinoidi noti aventi proprietà antinfiammatorie e antidolorifiche. Alcuni test suggeriscono che il CBD svolge inoltre una funzione antiossidante e aiuta al contempo a prevenire molti disagi fra cui il vomito.

Oggi due terzi della popolazione adulta mondiale deve fare i conti con le difficoltà a prendere sonno e per questo i ricercatori stanno cominciando a esplorare in maniera più approfondita le proprietà del CBD.

Cos’è esattamente il CBD?

Uno dei principali composti attivi ricavati dalla cannabis porta il nome di CBD. Più nello specifico, i prodotti a base di CBD contengono nessuna o basse concentrazioni di tetraidrocannabinolo (THC), ovvero la sostanza chimica che causa la sensazione di sballo tipica della cannabis.

Diversamente da ciò che avviene con il THC, il CBD non genera alcuna alterazione dello stato mentale di una persona o intossicazione. Tutto ciò spiega come mai i prodotti a base di CBD sono sempre più diffusi e disponibili in un’ampia varietà di forme. In aggiunta al classico olio spray da vaporizzare, esistono infatti capsule, caramelle gommose, gel, unguenti, cosmetici, articoli per fumatori, ecc.

Gli esperti si pongono ancora molti quesiti in ordine ai benefici e ai rischi che sono associati all’utilizzo del CBD, anche come rimedio per contrastare l’insonnia. Sul punto è bene precisare che il CBD è stato approvato dalla Food and Drug Administration (FDA), cioè dall’ente governativo americano che regolamenta i prodotti alimentari e farmaceutici, ma non solo.

La FDA ha altresì approvato ben tre medicinali che racchiudono cannabinoidi sintetici, fra cui uno venduto dietro prescrizione utilizzato per curare i bambini affetti gravi disturbi convulsivi (sindrome di Lennox-Gastaut e di Dravet), e altri due per controllare la nausea e il vomito, usati solitamente dai malati di cancro sottoposti a chemioterapia o affetti da HIV.

In commercio esistono poi numerosi prodotti a base di CBD che non hanno ancora ricevuto una regolamentazione ufficiale dalla FDA. Nel frattempo però la ricerca sugli effetti positivi del CBD è ancora in corso, per cui si attendono ulteriori sviluppi e risultati per capire appieno gli effetti della sostanza sull’organismo.

In che maniera il CBD influisce sul sonno e sulle condizioni di salute

Sono stati compiuti pochi studi su larga scala in ordine all’assunzione del CBD per superare i disturbi del sonno, così come ulteriori condizioni di salute. L’unica cosa certa è che sono state raccolte diverse prove in grado di attestare l’efficacia dei prodotti a base di CBD per migliorare il sonno. Questo succede perché il cannabidiolo è in grado di colpire una rete di recettori presenti nel corpo che controllano determinate funzioni come la memoria, il dolore o il metabolismo. Quest’ultimo, chiamato sistema endocannabinoide, riesce a svolgere un importante ruolo nel regolamentare le sostanze chimiche legate al sonno, quali la serotonina e il ciclo sonno-veglia.

Per quanto riguarda in particolare il ciclo sonno-veglia, questo va inteso come un ritmo biologico attivo 24 ore al giorno che controlla numerosi aspetti del nostro organismo, come ad esempio la temperatura corporea e quindi in grado di regolare il momento in cui sentirsi assonnati e svegliarsi al mattino. Anche se gli studiosi non hanno ben compreso in che misura il CBD influisca esattamente sul sonno, c’è un forte interesse sul tema e si stanno cercando nuove metodologie per poter riposare meglio.

Quali sono i disturbi del sonno

Il CBD rappresenta una valida alternativa per trattare diversi disturbi del sonno, fra cui l’insonnia. Sebbene proprio la sonnolenza rientri fra gli effetti collaterali del CBD, le ricerche dimostrano che, dosandone opportunamente la dose, sarà possibile addormentarsi più velocemente e godere di tutta una serie di benefici, fra cui l’assenza di risvegli repentini durante la notte. Altri studi hanno poi messo in luce i risultati positivi che si ottengono in caso di uso di cannabinoidi per trattare l’apnea notturna e la narcolessia.

Molte persone ritengono che il CBD li aiuti davvero a dormire, ma non manca chi sostiene che assumendo tale sostanza si mantiene sveglio più del dovuto. Sono quindi necessarie altre ricerche per confermare i dati fino a questo punto raccolti, anche al fine di capire se il CBD sia davvero un trattamento particolarmente efficace per lasciarsi alle spalle i disturbi del sonno.

Secondo le statistiche più del 60% delle persone che assumono regolarmente il CBD lo fa per superare l’ansia, così da poter riposare meglio durante la notte. Come noto, infatti, i disturbi dell’ansia possono rendere molto difficoltose tante attività quotidiane, fra cui quella di addormentarsi serenamente.

Anche i soggetti con disturbo da stress post-traumatico (PTSD) il più delle volte hanno problemi ad addormentarsi, in quanto soffrono di incubi e insonnia. Queste situazioni, nei casi più gravi, possono portare alla privazione del sonno, condizione che finisce per peggiorare gli stessi sintomi del disturbo da stress post-traumatico.

Quanto CBD serve per dormire meglio?

Quando si affronta il rapporto fra CBD e dormire meglio sicuramente il dosaggio gioca un ruolo determinante. Questo vuol dire che alcune posologie possono far addormentare più rapidamente, mentre altre potrebbero addirittura contrastare e impedire del tutto il riposo. Siamo quindi in attesa di conoscere il responso degli esperti, tenuto conto anche della tolleranza del paziente che è del tutto soggettiva.

I medici che ad esempio utilizzano il CBD per trattare l’epilessia nella maggior parte dei casi iniziano con la dose più bassa, per poi aumentare gradualmente le quantità in base al caso specifico. Chi ha intenzione di assumere CBD per dormire dovrà prendere una piccola dose al fine di verificare le reazione, anche perché solo in questa maniera sarà possibile gestire la posologia su misura, quindi eventualmente aumentare le quantità consigliate.

Sarà poi importante informare il proprio medico qualora si dovesse iniziare un percorso per dormire a base di CBD, specialmente quando si assumono già integratori o farmaci su prescrizione. Solo uno specialista potrà suggerire la cura più adatta, vista la condizione di salute dell’interessato.

Quanto è sicuro il CBD?

Coloro che intendono assumere CBD per dormire meglio si chiedono quanto questa sostanza sia davvero sicura. Gli studiosi hanno evidenziato che l’assunzione del CBD per dormire è generalmente sicura, per cui non ci sono ripercussioni negative nel lungo periodo. Gli effetti collaterali più comuni sono eventualmente lievi e includono perdita di appetito, bassa pressione sanguigna o secchezza delle fauci.

Si ricorda che il CBD viene scomposto nel nostro fegato alla stessa maniera di ciò che avviene con qualsiasi altro farmaco o integratore. Per questa ragione sono ancora in corso ricerche maggiormente approfondite al fine di capire come il CBD possa impattare sull’organismo.

Bisogna inoltre far presente che i ricercatori stanno ancora studiando in che maniera la sostanza influisce su alcuni soggetti, fra cui bambini, anziani o donne in stato di gravidanza.

In conclusione


Cresce il numero dei consumatori che acquista olio al CBD per poter riposare meglio, quindi allo scopo di contrastare l’insonnia da altri disturbi più o meno gravi del sonno. Alcuni ricercatori affermano che, sebbene gli studi sul CBD siano ancora in corso, il cannabidiolo potrebbe rivelarsi maggiormente efficace rispetto a tanti altri farmaci per far dormire meglio e profondamente.

Chi è interessato a usare il CBD per poter riposare sarà per prima cosa chiamato a parlarne con il proprio medico di fiducia, anche al fine di stabilire il corretto dosaggio. Lo specialista terrà quindi conto dell’assunzione di altri farmaci e dello stato effettivo di salute del paziente.

Altra buona regola è poi quella di acquistare solo oli al CBD di alta qualità, ovvero che sono opportunamente mixati con differenti estratti di canapa, così da poter beneficiare di importanti effetti positivi. Prodotti del genere non servono solo a riposare, ma proteggono il cervello, riducono i livelli di stress accumulati nel corso della giornata, offrono protezione alle ossa, svolgono una profonda azione antinfiammatoria e aiutano a combattere gli stati depressivi oggi sempre più comuni.

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