Sulla tragica onda lunga del terremoto in Italia centrale, la Regione Campania si mobilita per attuare un piano di messa in sicurezza degli edifici a rischio in caso di nuovi, violenti eventi naturali sul territorio regionale.

Il Presidente della Regione Vincenzo De Luca ha spiegato le linee guida del nuovo piano elaborato dalla Giunta che già nei prossimi sei mesi potrà contare su un primo finanziamento da 50 milioni di euro. In realtà i fronti caldi per la prevenzione dei disastri originati da catastrofici eventi naturali in Campania sono essenzialmente tre: il rischio sismico vero e proprio, il rischio vulcanico e l’approntamento del cosiddetto Fascicolo del Fabbricato.

Nel primo senso il Presidente ha annunciato che <<nei prossimi giorni partiamo con un primo bando di 25 milioni riservato all’edilizia pubblica. A inizio gennaio ci sarà un altro bando sempre di 25 milioni, cinquanta per cominciare, per la messa in sicurezza edifici pubblici e soprattutto le scuole e gli ospedali che sono la priorità>>. Si tratta di interventi che sono diventati ormai improrogabili in una Regione come la Campania fortemente esposta al pericolo terremoto. Ecco perché, poi, De Luca ha aggiunto che si renderà necessaria una cooperazione a più livelli per attuare adeguatamente il progetto: <<Parleremo con gli ordini professionali, il loro coinvolgimento sarà importante. Il lavoro è già in corso, a partire da un’informazione aggiornata sullo stato di tutti gli edifici>>.

L’importanza della prevenzione e del “farsi trovar pronti” è stata ribadita anche in merito al rischio vulcanico, vero storico spauracchio di tutte le amministrazioni campane, dalla regionale a quelle dei paesi vesuviani e dell’area flegrea: <<in Campania abbiamo un problema storico sul fronte della prevenzione: Campi Flegrei e Vesuvio. Saremo pronti, prima dell’autunno, con il piano di evacuazione e di messa in sicurezza delle popolazioni e dei territori>>. Tempi brevi, sembrerebbe insomma, per una soluzione attesa da decenni ad una questione delicatissima. D’altra parte non è la prima volta che De Luca si sbilancia sul tema del vulcanismo: già nel maggio scorso, infatti, Palazzo Santa Lucia aveva ribadito come fossero in cantiere provvedimenti per il potenziamento della viabilità vesuviana e la prevenzione del rischio anche nei Campi Flegrei, soprattutto rafforzando l’impegno della Protezione Civile.

Infine, il Fascicolo del Fabbricato: in teoria si tratterebbe di un vero e proprio “fascicolo, (in cui) sono annotate le informazioni relative all’edificio di tipo identificativo, progettuale, strutturale, impiantistico, ambientale con l’obiettivo di pervenire ad un idoneo quadro conoscitivo a partire, ove possibile, dalle fasi di costruzione dello stesso e sono registrate le modifiche apportate rispetto alla configurazione originaria, con particolare riferimento alle componenti statiche, funzionali e impiantistiche. La produzione del fascicolo del fabbricato, debitamente aggiornato, è presupposto del rilascio di autorizzazioni o certificazioni di competenza comunale relative all’intero fabbricato o a singole parti dello stesso. In teoria, si è detto, perché in pratica il disegno di legge citato fin qui non è mai stato confermato in un provvedimento legislativo vero e proprio. Pertanto, sono state in questi mesi le stesse Regioni che, avendone compreso l’importanza per le politiche di sicurezza edilizie, ne hanno tentato l’istituzione attraverso leggi regionali. Ora, secondo De Luca, è arrivato finalmente il turno della Campania: <<è già iniziato nei mesi scorsi l’iter per arrivare all’approvazione di una legge regionale che regoli la definizione del ‘Fascicolo del fabbricato’ riferito agli edifici della Campania. L’obiettivo è quello di concludere nel più breve tempo possibile l’iter preparatorio per rendere operativa una legge che consideriamo indispensabile>>. Avere a disposizione un “resoconto storico” delle vicende che riguardano nel tempo un immobile significa, è evidente, programmare a tempo debito gli interventi per renderlo sicuro: sul fronte della prevenzione del rischio sismico, dare seguito al progetto del Fascicolo appare dunque una mossa di primaria importanza.

Ludovico Maremonti

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