Un quarantatreenne paganese è stato processato e condannato a 4 mesi di carcere e al pagamento di 200 Euro di multa per aver, circa un anno fa, derubato l’ente della Gestione Ottimale Risorse Idriche, comunemente nota come GORI.

bollette-3Il cittadino, attraverso un bypass al contatore dell’erogazione dell’acqua, era riuscito per diverso tempo ad usufruire dei servizi in modo gratuito. A maggio dello scorso anno però, a seguito di una denuncia, l’ente stesso ha compiuto alcuni accertamenti, scoprendo così l’allaccio abusivo alla condotta idrica e rivelando la fondatezza dei sospetti.

Sfortunatamente, questo del cittadino paganese, non è un caso isolato. Circa un anno fa, a Nocera Inferiore, cinque persone si sono ritrovate a dover rispondere di furto aggravato ai danni della società di un imprecisato quantitativo di acqua, in seguito all’allaccio abusivo sulla condotta del condominio dove risiedevano.

Noti anche in numerosi casi, in particolare sul territorio Nolano e Giuglianese, di lussuosissime ville che sfruttavano l’acqua proveniente dalla rete pubblica per riempire le loro piscine private o per simili scopi.

L’ormai radicato abusivismo costringe la chiacchierata GORI a continui controlli e a numerose azioni contro il furto di acqua nei comuni gestiti. Come l’ente stesso dichiara, Il furto di acqua oltre che un grave reato è anche una vera e propria ingiustizia nei confronti di tutti gli onesti cittadini che pagano regolarmente i servizi da loro offerti.

La società chiede espressamente a tutti i clienti di comunicare ogni presunto allaccio abusivo attraverso il numero verde, solitamente utilizzato per la segnalazione di guasti, per cercare in qualsiasi modo di far fronte a questa piaga che per molti sta diventando una vera e propria insana abitudine.

 Maria Iemmino Pellegrino

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