CBD: i suoi benefici per la salute
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Il mercato del CBD è, ormai da diversi anni, fiorente in tutto il mondo. Questo fitocannabinoide, isolato per la prima volta nel 1940 da R. Adams e dai suoi collaboratori scientifici, è protagonista di numerosi prodotti al centro di un successo commerciale che non accenna a perdere terreno.

Tra questi è possibile citare l’olio CBD, un rimedio naturale i cui altissimi numeri sono dovuti innanzitutto ai benefici del cannabidiolo, ma anche alla semplicità di assunzione. L’olio di CBD, infatti, si assume sotto forma di gocce da distribuire sotto la lingua, in modo da massimizzare la biodisponibilità del principio attivo.

Dopo questa doverosa premessa, apriamo l’importante parentesi dei benefici del cannabidiolo per la salute.

Perché il CBD fa bene?

La storia del CBD è caratterizzata da diversi anni di sostanziale oblio. Il motivo? La maggior fama del THC, il principio attivo della cannabis più famoso che, a differenza del cannabidiolo, ha effetti psicoattivi.

Le cose per il CBD sono cambiate quando, nel 2017, l’OMS ha dichiarato questo fitocannabinoide come non appartenente alle sostanze controllate, ossia quelle con peculiarità psicoattive di cui è vietata o soggetta a restrizioni la produzione.

Da allora la ricerca scientifica è stata interessata da un impulso a dir poco notevole. Grazie ad esso è stato possibile confermare, per esempio, le interazioni tra il CBD e il sistema endocannabinoide. Quando lo si chiama in causa, si inquadra una vera e propria rete di comunicazione tra cellule, fondamentale per mantenere l’equilibrio interno dell’organismo anche in presenza di variazioni delle condizioni esterne (omeostasi).

Il meccanismo di interazione appena menzionato è alla base di benefici come gli effetti antinfiammatori. Da non dimenticare è altresì la capacità del CBD di concretizzare benefici anticonvulsivanti. Sono diversi gli studi – che hanno portato anche all’approvazione di un farmaco, l’Epidyolex – che fotografano gli effetti positivi del cannabidiolo contro le convulsioni causate dall’epilessia farmaco resistente.

In questo frangente, bisogna dire grazie all’interazione tra il fitocannabinoide e i recettori responsabili degli impulsi elettrici nel cervello.

I benefici del CBD riguardano anche l’interazione con i recettori della serotonina, l’ormone del buonumore. Grazie a tale meccanismo, il cannabidiolo, soprattutto attraverso il già citato olio, è considerato uno dei migliori rimedi naturali per far fronte a blandi stati d’ansia e per combattere l’insonnia.

Negli ultimi anni, da parte di diversi attori istituzionali, tra i quali è possibile citare il Department of Veterans Affairs degli USA, è partito il finanziamento di studi scientifici aventi lo scopo di inquadrare i benefici del CBD contro gli effetti del disturbo post traumatico da stress (condizione frequente tra i reduci di guerra).

Altre proprietà

La ricerca sul CBD, pur essendo aumentata non di poco in pochi anni, necessita ancora di numerosi passi. I punti di partenza, però, sono molto promettenti. Per rendersene conto, basta rammentare che il cannabidiolo si è rivelato efficace nell’inibizione della proliferazione di linee cellulari di tumore alla mammella (in vitro).

Interessanti sono anche i risultati ottenuti relativamente all’utilizzo di CBD per contrastare il dolore cronico. A tal proposito è possibile citare, tra le varie testimonianze scientifiche, uno studio del 2007. Questo lavoro di ricerca, i cui dettagli sono stati pubblicati sulle pagine della rivista Pain, The journal of the International Association for the study of pain, ha visto l’utilizzo del farmaco Sativex, medicinale a base di cannabis indicato per i malati di sclerosi multipla, su 125 pazienti affetti da dolore neuropatico.

Nello specifico, 63 sono stati assegnati in maniera randomica al gruppo sperimentale e sono stati trattati con Sativex, mentre gli altri 62 con un placebo. Nei primi, è stata maggiore, al follow up, la riduzione media dei punteggi di intensità del dolore.

L’importanza della qualità dei prodotti

Se si ha intenzione di approcciarsi al CBD, è fondamentale considerare alcuni aspetti. Innanzitutto è opportuno, anche se il fitocannabinoide non ha effetti psicoattivi, consultare il proprio medico curante.

In secondo luogo, è bene focalizzarsi verso prodotti di alta qualità. Tra questi è possibile citare tutto quello che ruota attorno al mondo Eusphera CBD. Questa realtà italiana può, a ragione, essere definita pionieristica per il settore in cui opera.

Eusphera, infatti, è una delle pochissime aziende del comparto ad avere una divisione interna di ricerca e sviluppo, alimentata ogni giorno dal lavoro di professionisti della medicina di fama nazionale e internazionale.

Tra le peculiarità del suo operato è possibile citare l’estrazione del fitocomplesso senza bisogno di ricorrere a solventi. In questo modo, si riesce a preservare nella sua totalità il DNA della pianta. Il risultato? Una profilo terpenico con una qualità e una ricchezza nettamente superiori rispetto a quelli dei competitor.

Concludiamo con un cenno veloce al dosaggio di CBD. La scienza non ha ancora fornito indicazioni in merito. Il consiglio generale è quello di partire con dosi basse e oli molto diluiti, monitorando le reazioni del corpo.

In caso, se lo si desidera, si ha tutto il tempo per incrementare e per apprezzare, di conseguenza, ancora di più gli effetti benefici del cannabidiolo.

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