In occasione di ”Spiagge e fondali puliti”, un’iniziativa di volontariato che si è tenuta in tutta Italia dal 27 al 29 maggio con lo scopo di pulire spiagge, scogliere e fondali, Legambiente ha presentato i risultati dell’indagine “Beach litter”.

Durante il mese di maggio i volontari della nota associazione ambientalista hanno monitorato 16 spiagge campane: un’area complessiva di circa 30600 mq dove sono stati rinvenuti 9184 rifiuti spiaggiati con una media di 574 rifiuti ogni 100 metri.

La regina indiscussa dell’immondizia spiaggiata è la plastica per un totale di oltre 6300 rifiuti scovati durante l’indagine (69%). Altro triste primato: quasi la metà (il 45%) dei mozziconi di sigarette trovati nelle spiagge italiane sono stati scoperti in Campania. Nel corso della pulizia, inoltre, sono stati fatti anche ritrovamenti più “ingombranti” come motorini, cartelli stradali, sedie, copertoni.

Queste le località monitorate nel Napoletano: la spiaggia libera in località Bagnara a Castelvolturno, la spiaggia delle Monachelle e la spiaggia della Riserva naturale Costa di Licola a Pozzuoli, l’arenile della marina di Castellammare di Stabia, la spiaggia del Pezzolo a Marina di Seiano di Vico Equense e la spiaggia di Cava dell’Isola a Forio sull’isola di Ischia.

Per la provincia di Salerno ci sono, invece, la spiaggia di Mercatello, la spiaggia di Pioppi, quella di Agnone Cilento a Montecorice, al Piano di Velia ad Ascea, la spiaggia di Trentova e il Lido Venere ad Agropoli, l’Oasi dunale Torre di Mare a Capaccio-Paestum, la spiaggia in località Magazzeno a Pontecagnano, la spiaggia libera a Battipaglia e l’area protetta dunale di Legambiente Silaris a Eboli.

Le situazioni più critiche sono state rilevate a Pontecagnano sulla spiaggia in località Magazzeno dove sono stati trovati oltre 1651 rifiuti in 100 metri, il 76% dei quali materiale plastico e a Marina di Castellammare di Stabia con 1235 rifiuti in 100 metri di spiaggia di cui l’86% è plastica. A seguire troviamo la spiaggia di Mercatello di Salerno dove sono stati rinvenuti 985 rifiuti la maggior parte dei quali mozziconi di sigarette (35%).

Da segnalare anche la spiaggia di Cava a Forio sull’isola di Ischia, al secondo posto in Italia per la percentuale più alta di rifiuti da mancata depurazione e Trentova di Agropoli in cui è stato trovato il maggior numero di mozziconi in tutta la Penisola (60%).

Mariateresa Imparato, Segretaria di Legambiente Campania ha commentato così l’indagine: ”I dati emersi dimostrano che il problema dei rifiuti spiaggiati rappresenta la punta dell’iceberg di un problema molto più complesso che deve essere affrontato al più presto. Circa il 70% dei rifiuti che entra a contatto con l’ecosistema marino affonda e solo il 15% resta in superficie. Un fenomeno grave dal punto di vista ambientale, economico e turistico e l’urgenza di mettere in atto programmi concreti per la progressiva riduzione dei rifiuti in mare e nella fascia costiera. È inoltre assurdo che ancora oggi la stragrande maggioranza dei rifiuti deriva da un abbandono consapevole in loco (cicche, bottigliette e tappi ad esempio), testimoniando la totale indifferenza verso i notevoli impatti che questo comportamento ha sull’ambiente costiero e marino.”

Il lavoro dei volontari che nei giorni scorsi hanno ripulito le spiagge campane non basta. Urge uno sforzo congiunto che coinvolga tutti i soggetti e i territori interessati. La spiaggia e il mare sono un bene comune da proteggere, e non una discarica a cielo aperto.

Vincenzo Nicoletti

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