Il 2016 è stato un anno “infelice” per molti. Il mondo della musica piange grandi artisti del calibro di George Michael. Quello della politica sta vivendo uno dei periodi più critici e incerti del nuovo millennio. A sorridere più di tutti è il mondo dello sport, in particolar modo quello del calcio. Tante le sorprese quest’anno. Partendo dal Leicester City campione d’Inghiliterra , passando per il Portogallo, che, con la pesante assenza di Cristiano Ronaldo, si laurea campione d’Europa, arrivando al Lipsia secondo in Bundensliga . In Italia a far compagnia ai record stagionali della Juventus,ci ha pensato il Napoli. Pur senza trofei , il 2016 degli azzurri è stato un anno da record: Record di punti in serie A nella storia partenopea; Record di reti per Gonzalo Higuaìn, che con la squadra azzurra ha realizzato 36 reti in 35 gare superando Nordhal diventando il miglior marcatore nella storia della serie A; Qualificazione agli ottavi di Champions League per la terza volta nella sua storia e l’unica da primo in classifica. Ad esaltare più dei risultati è il gioco offerto dai partenopei: frizzante, propositivo, aggressivo , che ai più supporters più anziani ricorda vagamente quello espresso a cavallo tra gli anni 70-80 da Vinicio. I Napoletani riscoprono la bellezza di andare allo stadio e la bellezza del gioco del calcio, che applaudono anche nei momenti meno felici. Analizziamo nel dettaglio questo 2016 fatto di delizie, ma anche di molte croci per la squadra di Sarri.
Gennaio: Gli azzurri iniziano l’anno da campioni d’inverno. Gennaio è un mese d’oro per gli azzurri che vincono meritatamente tutte le partite contro: Torino, Sassuolo, Sampdoria, Empoli. Unica nota stonata l’eliminazione dalla Coppa Italia , per mano dell’Inter che s’impone al San Paolo per 2-0
Febbraio: E’ un mese assurdo . Il Napoli inizia benissimo con due vittorie con Lazio all’Olimpico e col Carpi al San Paolo. Poi l’incontro con Juventus… È il giorno 13. Nonostante le smentite dei protagonisti questa è la partita della svolta. Allo Juventus Stadium il Napoli tiene testa alla Juventus come nessuno mai aveva fatto fino ad ora. I Partenopei, però, sono tesi. Osa meno di quanto dovrebbe e si sa… la dea Fortuna aiuta gli audaci, non gli impauriti. E’ il minuto 88’ . Zazza si divincola dalla marcatura arriva al limite dell’aria di rigore e calcia. Albiol devia, Reina sfiora. La Juventus vola in testa alla classifica è lì resterà fino alla fine. Il Napoli, a dire il vero, potrebbe riprendersela la giornata successiva, approfittando del pareggio bianconero a Bologna, ma sulla sua strada c’è il Milan e un Donnarumma mostruosamente in forma. La sfida termina col diavolo termina sul’1-1 .
Febbraio, però, è nero anche per quel che riguarda l’Europa League. Gli azzurri escono ai sedicesimi contro il Villareal, perdendo 1-0 in terra iberica e pareggiando 1-1 al ritorno al San Paolo. Ad Hamsik risponde Pina con un gol rocambolesco che atterrisce il Sarri’s Team.
Marzo- Aprile- Maggio: Pur essendo difficile il Napoli crede alla rimonta per tutto il mese di Marzo, vincendo con Chievo, Palermo e Genoa. Poi arriva Aprile e, soprattutto, Udine. Il Napoli perde 3-1 e dice addio allo scudetto. Higuaìn è squalificato per 4 giornate(ridotte a 3). Il Napoli ne vince solo 2 di queste (col Verona 3-0 e Bologna 6-0), ma perde la partita più importante a San Siro con l’Inter per 2-0. Adesso anche il secondo posto è in bilico. Arriva il 25 Aprile. Gli azzurri vanno all’Olimpico per affrontare la Roma il cliente più scomodo e l’avversario più temibile che, vincendo, riaprirebbe il discorso secondo posto e accesso diretto alla fase a gironi di Champions League. Torna Higuaìn ma il Napoli perde di nuovo al minuto 88’ , è il destro preciso di Naingolann che infila Reina. Il Napoli vince le due successive con Atalanta(2-1) e Torino (1-2). Arriva l’ultima giornata. Con una vittoria contro il Frosinone al San Paolo il Napoli va in Champions, con una tripletta Higuaìn supera Nordahl. Il Napoli e il Pipita c’entrano l’obiettivo. Dopo poco è Hamsik a sbloccarla. Poi ci pensa appunto il Pipita sfruttando al meglio due percussioni dalla destra di Allan prima e Hysai poi e inventandosi un terzo gol di pura poesia. La rovesciata è magistrale. Higuaìn è nella storia e il Napoli è in Champions.
Agosto– Settembre- Ottobre e l’infortunio di Milik: E’ un’estate tormentata quella azzurra. Tante le voci di mercato specialmente sui big. A colpire di più è l’addio di Higuaìn. La Juventus paga la clausola e Higuain sbarca a Torino dove segnerà 10 gol . Ad andarsene sono anche Valdifiori, che va a Torino, sponda granata, e David Lopez che torna in Spagna. I 90 milioni reinvestiti portano all’arrivo di giovani talenti del calibro di Rog, Zielinski, Diawara e Milik o a giocatori maturi di assoluto valore ,come Tonelli e Maksimovic, o anche sull’ usato sicuro ed efficace puntando su calciatori efficaci come Emanuele Giaccherini . E’ proprio il polacco Milik a far dimenticare Higuaìn. Ottime prestazioni e gol pesantissimi per lui. E’ lui il trascinatore in campionato del Napoli che sul finire di Settembre è primo in classifica e sembra la candidata più accreditata al ruolo di Anti-Juve. Anche le cose in Europa vanno Bene. La doppietta del polacco col la Dinamo Kiev in Ucraina incanta. La vittoria per 4-2 sul Benfica sbalordisce. Poi si rompe Albiol , il Napoli perde con l’Atalanta. Si parte per le Nazionali e Milik s’infortunia. E’ rottura del crociato.
L’Autunno nero e la rinascita di dicembre: Con Milik fuori , il testimone passa a Gabbiadini , ma l’italiano non punge mai. Anzi è assente. Nella sconfitta con la Roma non è mai pericoloso. Si fa espellere per un fallo di reazione col Crotone(dove il Napoli vince per 3-0) comunque per 2-0 e questo gli costerà due giornate quelle con Empoli(vinta per 2-0) e Juventus allo Stadium. Con i Bianconeri il Napoli perde 2-1 . A deciderla è proprio il “core ngrato” Gonzalo Higuaìn. In Europa la situazione peggiora con la sconfitta in casa e il pareggio in trasferta col Besiktas. Arriva Novembre e la trasferta di Udine. Il Napoli vince con doppietta di Lorenzo Insigne che si sblocca dopo un avvio di stagione non esaltante. I pareggio con Dinamo Kiev e Sassuolo al San Paolo innervosiscono i tifosi, che aspettano ancora l’esordio di Rog. Esordio che arriva con la vittoria sull’Inter al San Paolo per 3-0. Il Napoli vola a Benfica per prendersi gli ottavi e vince. Mattatore? Dries Mertens che dopo un inizio difficile, riesce finalmente ad adattarsi e termina l’anno nel migliore dei modi. La tripletta nel 5-0 di Cagliari e il poker nel 5-3 al San Paolo col Torino ne sono una testimonianza. La chiusura arriva con un 3-3 spettacolare a Firenze. Il Napoli raggiunto dopo essere andato 2 volte in vantaggio , subisce il 3-2. A segnare il rigore decisivo è Manolo Gabbiadini che segna in extremis una rete che ha il sapore d’addio
Fonte immagini in evidenza:http://www.sscnapoli.it ; Eurosport
Giovanni Ruoppo