Viaggi coronavirus

Un tema delicato che porta con sé moltissime conseguenze in molteplici campi. Prendiamo il turismo ad esempio: la diffusione del Coronavirus ha causato un vero e proprio ribaltamento del settore. L’Italia purtroppo sta pagando uno scotto enorme per questa situazione sia a livello di strutture ricettive che di mezzi di trasporto.
Il timore per il virus ha portato a disdette in sequenza anche per viaggi già prenotati: in tutti i principali aeroporti si registrano cali drastici di passeggeri che, giustamente, hanno paura di spostarsi. Ci sono poi le forti limitazioni imposte a livello governativo che vanno a centellinare ingressi e uscite da determinate aree del Paese, quelle maggiormente esposte al rischio di contagi.
Come esito diretto si è assistito a un taglio netto dei costi dei biglietti operato da parte delle principali compagnie aeree e ferroviarie. Il tutto di pari passo con la diminuzione della frequenza dei voli per arginare parzialmente i danni economici. In sostanza, per quanto possa essere paradossale da prendere in considerazione e anche poco gradevole, in questo momento storico i viaggi hanno toccato quello che con ogni probabilità è il loro minimo storico in termini di costi.

Viaggi low cost

Non che possa essere consigliato mettersi in viaggio in questo momento per approfittare dei prezzi crollati, ma chi ha necessità può indubbiamente trarne vantaggi. In Italia le limitazioni sono molte e gli aerei viaggiano ormai a carico ridotto.
Per l’estero la situazione è un po’ meno delicata ma, secondo molti analisti, a breve diverrà più o meno simile: soprattutto Spagna, Francia e Germania, restando in Europa, stanno iniziando a pagare lo scotto. Non a caso in rete le offerte per un week end a Parigi sono le più ricercate in questi giorni da chi non rinuncia a muoversi e vuole farlo risparmiando il più possibile.
A saltare sono state soprattutto le lunghe tratte: si pensi ai voli transoceanici come nel caso di quelli tra Italia ed Usa (le compagnie aeree USA d’altra parte sono state le prime a bandire il nostro Paese). Si parla di un crollo che supera di gran lunga il 50% e che è destinato, purtroppo, a salire ulteriormente. Il settore del turismo sta ricevendo una mazzata colossale e considerando che era da sempre uno dei pilastri dell’economia italiana, c’è solo da augurarsi che la situazione si inverta il prima possibile.

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