The Legend of Zelda
Fonte immagine: pokemonmillennium.net

Una delle saghe più famose del mondo videoludico compie 35 anni: dagli 8 bit di A Link to the Past alla vastità immaginifica di Breath of the Wild, passando per la rivoluzione epica di Ocarina of Time, la leggenda di casa Nintendo Zelda ha sempre saputo innovare mantenendo livelli di qualità impressionanti nel tempo.

La storia di Zelda

Dopo l’anniversario per i 35 anni di Super Mario nel 2020, quest’anno si celebrano i 35 anni di The Legend of Zelda: una saga da più di 100 milioni di copie vendute, nata ufficialmente il 21 febbraio del 1986 – giorno in cui è uscita per la console Famicom in Giappone – dalla mente di Shigeru Miyamoto e Takashi Tezuka.

Ocarina of Time
Fonte immagine: gamesoul.it

The Legend of Zelda è il primo episodio della serie omonima, ed è ambientato in una prima versione del celebre Regno di Hyrule, seguendo le avventure del protagonista Link. Perché il protagonista di questi videogiochi high fantasy è Link, che significa “collegamento”: è lui che collega giocatore e gioco, un avatar che viene chiamato a risolvere la situazione.

Il Re del Regno di Hyrule ha una figlia, la principessa Zelda, portatrice della Triforza della Saggezza, una reliquia sui cui sogna di mettere le mani il malvagio Ganondorf, portatore della Triforza della Forza. Ganondorf, che proviene dal Deserto Gerudo, ha spesso portato Hyrule alla rovina ed è però stato sconfitto dal leggendario eroe Link, portatore della Triforza del Coraggio. Sparsi per il regno si trovano numerosi dungeon, labirinti governati da boss mostruosi ma ricchi di ricompense.

The Legend of Zelda è diventato fin da subito uno dei bestseller Nintendo, vendendo oltre 6.5 milioni di copie e ancora oggi, 35 anni dopo, è considerato uno dei titoli più influenti della storia dei videogame. Altri titoli come The Legend of Zelda: Ocarina of Time e The Legend of Zelda: Breath of the Wild – considerati i due titoli migliori del’intera saga – hanno avuto un fortissimo impatto nella cultura videoludica e perfino nella cultura mainstream.

I giochi della serie di Zelda sono classificabili come giochi di ruolo e presentano una serie di elementi tipici del genere, come l’esplorazione del mondo di Hyrule e una quantità enorme di sotterranei da esplorare, pieni di enigmi e puzzle da risolvere. In tutti i capitoli Link deve utilizzare alcuni oggetti speciali per superare questi sotterranei e i loro enigmi: rampini, stivali magnetici, boomerang, archi e bombe. I primi videogame avevano una visuale dall’alto, quella tipica dei giochi anni ’80 e dei primi anni ’90. Tra gli anni ’90 e 2000 si passa gradualmente alla visuale 3D con Ocarina of Time, fino all’ultimo capitolo della saga, Breath of the Wild, capolavoro assoluto di grafica che fa uso della tecnica del cel shading.

Breath of the Wild
Fonte immagine: presse-citron.net

Ultimo gioco Nintendo per la (fallimentare) Wii U e gioco di lancio di Nintendo Switch, Breath of the Wild è unanimamente riconosciuto come il titolo migliore di tutta la saga. La calamità Ganon colpisce il regno di Hyrule ogni diecimila anni, Link si sveglia da un sonno centenario per scoprire che, proprio cento anni prima, la calamità aveva sconfitto lui, la principessa Zelda e i quattro campioni di Hyrule. Senza avere alcuna memoria di tutti quegli eventi il suo unico scopo sarà quindi quello di sconfiggere Ganondorf, attualmente contenuto dal potere della principessa Zelda. Questo capitolo ha introdotto nel panorama videoludico la modalità di gioco open world non lineare e Hyrule è così finalmente libera da ogni vincolo, totalmente percorribile: lo spazio aperto si espande, dalle montagne alle valli ai fiumi, ogni centimetro è percorribile e giocabile e Link è sempre più dinamico avendo a disposizione innumerevoli possibilità. Breath of the Wild è il capitolo della saga di Zelda più venduto di sempre e Nintendo ha confermato lo sviluppo di un sequel.

Zelda, Link, Nintendo
Fonte immagine: gamelegends.it

Seguito di cui si sa veramente poco: il producer della saga, Eiji Aonuma, ha semplicemente detto che “Lo sviluppo procede secondo i piani e dovremmo essere in grado di mostrarvi qualche novità nel corso dell’anno.”. Un po’ poco a quasi due anni dall’uscita del trailer d’annuncio. Il trailer pare mostrare un’ambientazione sotterranea, presumibilmente sotto il castello di Hyrule, luogo dove ha avuto fine l’avventura precedente. Impugnando delle torce, Link e Zelda passano in rassegna i murales che raffigurano una sagoma che sembra essere quella di Ganondorf, raffigurato a cavallo con il suo tridente. Link ha già la Master Sword: questo capitolo rappresenterà, infatti, un sequel diretto. Intravediamo la figura nella fossa da cui emette l’energia oscura che, dopo un po’ di sequenze video, ci appare come la figura cadaverica e inquietante di Ganon, risvegliato da una strana magia.

Tutto è ancora avvolto dal mistero, in pieno stile Nintendo. Non è ancora chiaro cosa accadrà col sequel di uno dei titoli più famosi della storia dei videogiochi, ma mentre i fan aspettano notizie su mappe di gioco e meccaniche di gameplay non possiamo far altro che augurare buon compleanno alla principessa diventata leggenda: auguri, Zelda!

Valentina Cimino

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