Carnevale 2020: quello palmese e savianese si confermano imperdibili
Carnevale 2020: quello palmese e savianese si confermano imperdibili

L’arte, la tradizione, la fantasia e i colori: niente può fermare il Carnevale partenopeo e anche quest’anno, Coronavirus permettendo, le iniziative e gli eventi non sono mancati. Due importanti manifestazioni carnevalesche campane, il Carnevale savianese e quello palmese, si sono regolarmente svolte.

Il tradizionale Carnevale di Saviano è frutto della collaborazione tra comune, cittadini e associazioni. Già nei giorni antecedenti al Martedì Grasso, le strade del paesino si popolano e i savianesi mostrano tutta la loro passione nel festeggiare la kermesse. Danno sfoggio alla fantasia con travestimenti, maschere, ma soprattutto con la consueta sfilata dei carri.

La tradizione dei carri nasce nel 1979: nella contrada di Sant’Erasmo l’associazione Radio-A.R.C.I. insieme al prof. Nicola Strocchia promuove una manifestazione carnevalesca. Lo scopo era quello di arginare i comportamenti teppistici legati al Carnevale: in effetti la deplorevole abitudine di lanciare le uova sui passanti si ridusse drasticamente. Il primo carro che sfilò era il “Masaniello”.

Da allora i Savianesi eleggono il Carnevale come loro festa preferita: i festeggiamenti diventano sempre più importanti e cresce la partecipazione dei cittadini. Nel 1992 la tradizione carnevalesca è ormai radicata in tutto il territorio: i costumi sono sempre più elaborati, i carri più grandi e originali e il Carnevale savianese si afferma come tra i più importanti, prima a livello regionale e poi nazionale. Costituiti da maestri cartapestai e da artigiani di bottega, i carri non sono fatti solo di cartapesta, ma anche di polistirolo, gommapiuma e ferro battuto: il risultato è un meccanismo dotato di movenze elettromeccaniche.

Questa edizione del Carnevale Savianese è partita il 16 febbraio. Come ogni anno, i carri hanno sfilato sulla scia della tradizione, ma con un occhio di riguardo all’attualità: quest’anno non poteva mancare il carro ispirato alla ragazzina svedese che ha riempito le pagine di giornali per settimane. Stiamo parlando, ovviamente, di Greta Thunberg.

Il Carnevale Savianese non è solo da vedere, ma da vivere e per tale motivo la partecipazione dev’essere attiva. Il pubblico si maschera e partecipa ai balli davanti ai carri: il lancio delle uova è stato sostituito da quello di coriandoli e caramelle dando vita ad uno spettacolo di divertimento puro e sano. 

Nonostante i giorni di allarmismi e psicosi, la paura non ha fermato il Carnevale Palmese, il primo in Campania e riconosciuto come uno dei primi 30 in Italia. Per un palmese si tratta di un appuntamento irrinunciabile, una manifestazione che scorre nelle vene e che anima la fantasia creativa creando un momento di scambio culturale.

Il Carnevale Palmese è unico nel suo genere, con una peculiarità che lo contraddistingue la Quadriglia. Questi gruppi folkloristici si ispirano ai carri trionfali che le corporazioni dei mestieri facevano sfilare nel XVII da via Toledo a Piazza del Plebiscito. La prima attestazione storica della quadriglia risale al 1858.

Nel 1966 c’è la svolta: la Quadriglia degli Studenti propone un tema e in base a quello si confezionano i costumi e si sceglie la scenografia. Il numero dei quadriglianti arriva a duecento unità, forte è anche la presenza femminile. Per l’occasione, viene composta una canzone.

Oggi, le Quadriglie si sfidano con costumi, coreografie e musica: ognuna sceglie un tema e la banda musicale diretta da un “Maestro” permette di entrare nel vivo dello spettacolo. Si suonano strumenti tradizionali come campanacci, triccheballacche, tamburelle, etc. e in tal modo di crea un clima di aggregazione.

L’attenzione ai dettagli è quasi maniacale: i costumi diventano potenti mezzi di comunicazione, creati con cura e originalità Si parte da uno schizzo e poi ci si affida all’attenzione per materiali, forme e stoffe. I travestimenti devono catturare l’identità del personaggio e sono così creati in veri e propri laboratori. In questi centri si creano anche tutti gli strumenti tipici della festa palmese.

Quest’anno, il Carnevale Palmese è stato inaugurato il 16 febbraio con la rivisitazione storica del corteo aragonese. Tra i temi scelti merita attenzione il “MonelliPride”, una sfilata nata come inno alla diversità in tutte le sue forme.

A Carnevale ognuno di noi può scegliere per una volta di essere qualcun altro, di interpretare un personaggio amato o odiato, o ancora di scegliere un costume per esprimere un concetto o un ideale. Ma nell’essere altro da sé si può scegliere di ribadire anche l’importanza dell’unicità.

Vanessa Vaia

Vanessa Vaia
Vanessa Vaia nasce a Santa Maria Capua Vetere il 20/07/93. Dopo aver conseguito il diploma al Liceo Classico, si iscrive a "Scienze e Tecnologie della comunicazione" all'università la Sapienza di Roma. Si laurea con una tesi sulle nuove pratiche di narrazione e fruizione delle serie televisive "Game of Series".

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