How do you live? (fonte immagine: bestmovie.it

Il Maestro Miyazaki torna allo Studio Ghibli per un nuovo film: How do you live? sarà, molto probabilmente, il suo ultimo film.

Miyazaki e Studio Ghibli di nuovo insieme

Lo Studio Ghibli è il leggendario studio di animazione giapponese, che l’anno scorso per la prima volta ha realizzato un film – Earwig e la strega – in computer grafica 3D, e Hayao Miyazaki è uno dei suoi fondatori. Che ha deciso di rinunciare ancora una volta alla pensione e portare sullo schermo un nuovo lungometraggio – How do you live? ( Come vivi? o E tu come vivrai? nella traduzione italiana) – e che a quanto pare sarà il suo ultimo film.

fonte immagine: cineavatar.it

How do you live? è un adattamento del romanzo Kimitachi wa Dō Ikiru ka (E voi come vivrete?) di Genzaburo Yoshino, pubblicato in Italia da Kappalab. L’autore Genzaburo Yoshino (Tokyo, 9 aprile 1899 – 23 maggio 1981) è stato redattore, scrittore di letteratura per l’infanzia, traduttore, giornalista, critico e sostenitore del movimento antibellico e giornalista. Intellettuale progressista, è una delle figure più rappresentative del periodo Showa. Ha ricoperto il ruolo di primo caporedattore della rivista “Sekai” e ha contribuito alla fondazione della Iwanami Shonen Bunko, collana di opere di letteratura per ragazzi pubblicata dalla storica casa editrice Iwanami Shoten. Ha inoltre assunto importanti incarichi di professore presso l’Università Meiji, è stato amministratore delegato della Iwanami Shoten, primo presidente del Congresso Giornalistico Giapponese e organizzatore del Centro Documentale di Okinawa.

Junichi Honda è uno studente di seconda media orfano di padre. Soprannominato “Coper” – dopo essere stato paragonato a Niccolò Copernico per la sua capacità di guardarsi attorno senza considerarsi al centro dell’universo –, il ragazzo impara a pensare con la propria testa grazie ai consigli dello zio. Assieme agli amici Mizutani (suo compagno fin dalle elementari), Kitami (dal cuore d’oro, ma dal carattere irruento) e Urakawa (deriso dai compagni per le sue modeste estrazioni sociali) decide di tenere testa ai bulli della scuola. Ma mantenere l’impegno può rivelarsi più difficile del previsto, quando a mancare è il coraggio.

fonte immagine: studioghibli.fr

In un’intervista al T Magazine del New York Times, Hayao Miyazaki ha dato qualche dettaglio del suo ultimo film e anche sulla ragione che lo ha spinto a tornare a lavoro dopo essere andato ufficialmente in pensione nel 2013. «Perché mi andava così», ha spiegato il maestro dell’animazione giapponese alla giornalista Ligaya Mishan.

La storia raccontata nel film sarà una storia fantasy epica che, nel pieno stile di Miyazaki, seguirà il percorso del protagonista nella ricerca del suo posto nel mondo. E intorno a questo film si sta già costruendo una vera e propria leggenda: l’uscita di How do you live? era inizialmente prevista in occasione dei Giochi Olimpici di Tokyo. Purtroppo, a causa della pandemia, quella prima uscita (probabile ma non certa) è stata spostata e, ad oggi, non ci sono certezze circa la data ufficiale (si parla di 2023, addirittura.). A influenzare pesantemente sui tempi è sicuramente l’intenzione del Maestro di realizzare il film interamente a matita. Del resto «credo che lo strumento dell’animatore sia la matita» è uno dei suoi motti.

Il produttore Toshio Suzuki ha affermato che che si tratterà di un “fantasy su larga scala” e che si riconosce in uno dei personaggi, non umani, del film.

Si sa quindi effettivamente ben poco del nuovo progetto di Miyazaki, che arriva dopo 7 anni da Si alza il vento, considerato come l’ultimo lavoro del Maestro. Possiamo però pensare che ritroveremo l’attenzione ai dettagli, la definizione dei personaggi, la ricchezza dei paesaggi, la poesia a cui ci ha abituati Hayao Miyazaki.

fonte immagine: artesettima.it

Il catalogo dello Studio Ghibli comprende oltre 20 titoli, tutti da vedere, rivedere, recuperare nel caso in cui non vi fosse capitato di vederne uno. Questo è il momento perfetto per approfittarne, in attesa del nuovo lungometraggio.

Bentornato Maestro. Non vediamo l’ora.

Valentina Cimino

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