Strappare lungo i bordi Zerocalcare
Fonte immagine: https://www.manganime.it/

Presentata in anteprima alla Festa del cinema di Roma, la serie animata Strappare lungo i bordi è il nuovo progetto di Michele Rech in arte Zerocalcare.

La serie in uscita per Netflix

Prodotta da Movimenti Production in collaborazione con Bao Publishing, Strappare lungo i bordi è la prima serie di animazione di Zerocalcare: 6 episodi da circa 15 minuti l’uno ambientati nel famoso universo narrativo dell’autore.

Strappare lungo i bordi Zerocalcare
fonte immagine: romalike.it

La sinossi ufficiale: In un racconto costellato di flashback e aneddoti che spaziano dalla sua infanzia ai giorni nostri, Zerocalcare percorre un viaggio in treno con Sarah e Secco, gli amici di sempre, verso qualcosa di molto difficile da fare. Tutto, dai ricordi sugli anni della scuola alle lamentazioni esistenziali nei confronti della propria incompiutezza, è narrato con la voce di Zerocalcare, che doppia tutti i personaggi, tranne l’armadillo, che ha la voce di Valerio Mastandrea. È con questo stratagemma che ogni capitolo della storia sembra costruire un tassello di un mondo fatto di pochissime certezze e di amicizie incrollabili. E quando nel finale tutti i pezzi saranno al loro posto, il mosaico che avranno costruito sarà una sorpresa per lo spettatore, ma anche per il protagonista.

Le immagini del trailer sono accompagnate da Strappati lungo i bordi, title track della serie scritta da Giancane, cantautore romano con cui Zerocalcare aveva già lavorato in precedenza, avendo realizzato per lui il video di Ipocondria, un brano che è diventato poi colonna sonora di Rebibbia Quarantine.

Il trailer – diffuso il 18 ottobre – ci ha dato un assaggio di quello che sarà la serie. La serie verrà trasmessa a partire dal 17 novembre sulla piattaforma Netflix ma sarà anche visibile anche su Sky Q e tramite la app su Now Smart Stick. Da questo trailer si capisce come Strappare lungo i bordi sia un racconto autobiografico dell’autore, e la forza della serie non è soltanto quella dell’argomento in sé, bensì anche quella dello stile riconoscibilissimo di Zerocalcare: questo è un grande pregio del fumettista, capace di plasmare la sua arte e adattarla a qualsiasi forma. Strappare lungo i bordi è una serie che riesce a mantenere l’intimità di una graphic novel aggiungendo però elementi nuovi, una serie che può funzionare anche come introduzione al mondo di Zerocalcare. Non è quindi solo un prodotto per i fan storici.

Chi è Zerocalcare

Strappare lungo i bordi Zerocalcare
fonte immagine: ciakmagazine.it

Michele Rech/ Zerocalcare nasce a Cortona e trascorre la sua infanzia prima in Francia, paese della madre, e poi a Roma dove frequenta il Lycée Chateaubriand. La sua carriera da fumettista comincia dopo le scuole superiore disegnando un fumetto ispirato alle giornate del G8 di Genova di Luglio 2001. Nel 2006 pubblica due storie su GEvsG8, un libro in cui i migliori fumettisti del mondo underground italiano hanno pensato e rielaborato i fatti di Genova a sostegno di supportolegale.org, progetto collettivo nato nel 2004 per promuovere il Genoa Legal Forum. Nel 2011 Zerocalcare pubblica il suo primo albo a fumetti – La profezia dell’armadillo – che ha vinto il premio Gran Guinigi nel 2012, nella categoria “miglior storia breve”. Un successo clamoroso che porterà a ben 5 ristampe. E ancora tanti successi che nel 2015 lo portano ad arrivare secondo al Premio Strega Giovani con Dimentica il mio nome; e poi L’elenco telefonico degli accolli, le raccolte nel volume Kobane Calling, in cui sono presenti i racconti inediti dei viaggi tra Turchia, Iraq e Siria (si tratta probabilmente della sua opera più famosa, nella quale egli racconta la resistenza della popolazione curda contro l’ISIS, andando a descrivere la vita non solo delle famiglie ma anche dei soldati e di tutta la popolazione locale.

Strappare lungo i bordi Zerocalcare
fonte immagine: napoli.repubblica.it

Michele Rech dà voce alle altre persone, alla sua generazione, che è quella nata negli anni ’80: globalizzazione, politiche del lavoro inadeguate, convivenza tra le generazioni difficile. La sua analisi è precisa, utilizza la battuta per portare a una riflessione, non solo per far ridere. Con Strappare lungo i bordi continuerà a farci ridere e pensare a qual è la condizione di una generazione bistrattata e sfruttata, precaria nella vita e nelle relazioni, piena di dubbi, di incertezze e con la voglia di vivere – non solo sopravvivere. Di certo il suo essere un autore dal forte impatto politico lo rende un interlocutore rilevante ma – ci tiene a precisare – lui risponde solo alla sua coscienza, non vuole imporre il suo pensiero. Sempre molto attivo nei centri sociali, presente alle manifestazioni, è un esponente grafico ed estetico di un certo tipo di fare politica (a questo punto, è lecito chiedersi che significato abbia la sua partecipazione al programma di LA7 Propaganda Live?).

Intanto aspettiamo – in trepidante attesa, più o meno! – la serie su Netflix.

Valentina Cimino

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