Italia, 2021: un numero che conta gli anni o le vittorie?
fonte: avvenire.it

Sul finire dell’anno, è consuetudine nella vita di molti volgere lo sguardo al tempo trascorso e accennare un sorriso alle cose belle o abbassare lo sguardo di fronte a una cupa memoria. Indubbiamente, il 2021 ha collezionato esperienze di ogni tipo. Se da un lato, infatti, hanno continuato a persistere problematiche pandemiche, sociali e sessiste, dall’altra sono sbocciate vittorie, primati e cose belle, le quali hanno contribuito a tenere alto l’orgoglio dell’Italia nel mondo.

Dalla musica al riciclaggio, passando per i profumi dei dolci e il sudore degli atleti, l’Italia ha potuto vantare numerosi primati, giungendo a essere considerata dal prestigioso giornale britannico “The Economist”: «il paese dell’anno». Secondo il settimanale il nostro paese ha compiuto importanti passi avanti in diversi campi: politici, sociali, economici e nella vita privata dei cittadini, grazie alla ritrovata unità politica derivante dal premier Mario Draghi. Si legge: «Con Mario Draghi si è ritrovato un primo ministro competente e rispettato in tutto il mondo. Per una volta, quasi tutti i suoi politici hanno messo da parte le loro differenze e si sono uniti per supportare un piano di riforme che permetteranno all’Italia di gestire i fondi UE per il rilancio post-pandemia.»

Dunque, cosa è successo di bello in Italia o per essa nel mondo durante il 2021?

La prima bandiera delle vittorie si issa nel campo della musica, precisamente il primo marzo. Ad esserne fautrice è la cantante Laura Pausini: la prima donna italiana a vincere un Golden Globe. Il premio arriva grazie alla canzone “Io sì”, colonna sonora del film “La vita davanti a sé”, per la regia di Edoardo Ponti e con protagonista Sophia Loren. La canzone, nata da una collaborazione con Diane Warren e Niccolò Agliardi, ha portato l’Italia fino alla candidatura agli Oscar come “Miglior canzone originale”. Malgrado la mancata vittoria, l’esibizione internazionale della cantante romagnola è stata un successo di cui la musica italiana può vantarsi. Ad arricchirlo, poi, sono stati i Maneskin, che, in un teatro Ariston per la prima volta con le poltrone rosse vuote, hanno vinto l’ambito premio del Festival di Sanremo col brano “Zitti e Buoni”. Lo stesso che, successivamente, ha fruttato una straordinaria fortuna in giro per il mondo, oltre alla vittoria, per la terza volta italiana, agli Eurovision Song Contest, cosa che non avveniva dal 1990.

Dalla musica, poi, il soffio delle vittorie ha fatto sventolare le bandiere italiane sotto il caldo sole di un’estate vittoriosa. Questa volta nello sport, un altro ambito in cui l’Italia è stata protagonista indiscussa. Indimenticabile è certamente la vittoria degli azzurri avvenuta il 12 luglio del 2021 a Wembley. Dopo ben 53 anni, l’Italia vince il torneo di calcio degli Europei, battendo l’Inghilterra nei rigori e urlando la sua gioia, tra bandiere, trombe ed entusiasmi in ogni luogo ove fosse collocato almeno un italiano. Dopo il calcio, è la volta della pallavolo. La nazionale femminile, infatti, dopo 12 anni raggiunge il primo posto contro la Serbia, nella 32/a edizione del Campionato europeo femminile svoltosi nella Stark Arena di Belgrado. Ma la vittoria fa presto a ingrandirsi, perché a essa si aggiunge quella degli azzurri del volley, che nel mese di settembre, presso lo stadio Spodek di Katowice, in Polonia, hanno battuto per 3-2 la Slovenia. Il profumo di vittoria, però, si era già diffuso nell’aria di Tokyo, a partire dalle olimpiadi e paralimpiadi. In entrambe, l’Italia ha collezionato medaglie di ogni tipo, rispettivamente 40 (di cui 10 ori) e 69 ( di cui 14 ori).

Per un paese come l’Italia, amante del cibo e della buona cucina, non poteva naturalmente mancare un’altra sorprendente vittoria, questa volta in pasticceria, per la terza volta. Nel 2021 tre giovani pasticcieri italiani, nella competizione mondiale di pasticceria tenutesi a Lione, sono stati incoronati campioni del mondo. Il team dei 3 pasticcieri era composto da Andrea Restuccia (28 anni), Lorenzo Puca (32 anni) e Massimo Pica (36 anni), i quali nell’arco di 10 ore hanno realizzato le proprie prelibatezze: un dessert al cioccolato da condividere, la torta gelato, il dessert da ristorante, la scultura di zucchero alta 165 cm e, con la stessa altezza, una piéce al cioccolato. Sicuramente tanta fantasia e molto sale in zucca per i tre concorrenti e, come se non bastasse, anche per la zucca l’Italia si aggiudica un primato in grandezza. In occasione di un torneo tenutosi in Germania, il toscano Stefano Cutrupi si è aggiudicato il primo posto per la zucca più grande d’Europa, dopo che con 1226 kg di peso aveva ottenuto la vittoria a livello mondiale.

Nel 2021, l’Italia ha avuto anche il merito di salire sul podio dell’economia circolare, ovvero del riciclaggio. Con il 79% di rifiuti totali avviati a riciclo, l’Italia ha anticipato il raggiungimento degli obiettivi fissati dall’UE per il 2025 e ha superato gli altri stati membri: «l’Italia è il primo paese in Europa per il riciclo di rifiuti (pro-capite). Secondo l’Eurostat infatti recuperiamo il 79% degli scarti prodotti, industriali e urbani, il doppio rispetto alla media europea (39%), seguiti a una certa distanza da Francia (56%), Regno Unito (50%) e Germania (43%) (dati GreenItaly 2020).»

Dulcis in fundo, il Premio Nobel per la Fisica, che l’Italia non riceveva dal 1984 con Carlo Rubbia. Ad aggiornare la lista delle vittorie, con gli studi sui sistemi fisici complessi, è stato Giorgio Parisi, fisico della Sapienza Università di Roma e dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e attuale vicepresidente dell’Accademia dei Lincei, insieme a Syukuro Manabe della Princeton University negli Stati Uniti e Klaus Hasselmann del Max Planck Institute for Meteorology di Amburgo, Germania. Per la prima volta, le ricerche specifiche degli studiosi sono stati «esplicitamente menzionati nella motivazione del Premio Nobel, una novità celebrata in Italia e nel mondo.»

2021, dunque, un numero che conta gli anni o le vittorie dell’Italia? Sicuramente, per gli anni a venire, il moltiplicatore degli auspici che ogni buon patriota rivolge alla sua nazione.

Alessio Arvonio

Alessio Arvonio
Classe 1993, laureato in lettere moderne e specializzato in filologia moderna alla Federico II di Napoli. Il mio corpo e la mia anima non vanno spesso d'accordo. A quest'ultima devo la necessità di scrivere, filosofare, guardare il cielo e sognare. In attesa di altre cose, vivo.

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