Oltrape 2019: un viaggio all'insegna dell'ambientalismo e dell'equità

Da Bologna a Stoccolma, attraversando otto paesi in Ape Car, per conoscere l’eroina ambientalista Greta Thunberg, per vedere dove la sua rivoluzione è partita, per vivere i luoghi da dove è iniziata la protesta che ha cambiato per sempre il ruolo degli adolescenti nei confronti dell’ambiente e del futuro. È l’obiettivo del progetto OltrApe 2019 organizzato da Radioimmaginaria, il network degli adolescenti in Europa, creato e diretto da ragazzi dagli 11 ai 17 anni.

Il progetto e le finalità

Per il filosofo persiano ʿUmar Khayyām «La vita è un viaggio e chi viaggia vive due volte». Viaggiare oggi però significa avere possibilità economiche che permettano di farlo. A tal proposito, per venire incontro a quegli adolescenti che si trovano in situazioni di svantaggio, il progetto OltrApe si pone l’ambizioso obiettivo di fornire un’esperienza unica al maggior numero possibile di studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, che normalmente non avrebbero autonomamente i mezzi per farlo. Infatti, secondo recenti studi accademici, tra cui quello redatto dal Dipartimento di Psicologia dell’Università di Bologna, «gli adolescenti che più frequentemente beneficiano delle opportunità offerte dall’Europa in fatto di mobilità sono coloro che possiedono più disponibilità economiche». Tale progetto quindi creerà un’opportunità concreta soprattutto per chi non potrebbe conseguire autonomamente un’esperienza formativa e di vita all’estero.

Foto Progetto OltrApe

Il progetto OltrApe 2019 si dividerà in due momenti fondamentali. Il primo, che ha avuto inizio il 29 luglio scorso, prevede un Avant Tour in Ape Car, organizzato e gestito da Radioimmaginaria, utile a promuovere il progetto e i relativi viaggi interattivi previsti nella fase successiva e che si concluderà, non a caso, presso la città natale dell’attivista ambientale Greta Thunberg. Il suddetto tour verrà raccontato quotidianamente attraverso dirette radio, interviste, foto, video reportage e articoli e punterà, tra le altre cose, a mettere tutti in contatto con i coetanei attivi nel movimento internazionale Fridays For Future e dialogare quindi anche sui temi riguardanti la salvaguardia del pianeta, l’inquinamento e la sostenibilità ambientale.
A questo proposito, si specifica che per compensare le emissioni di CO2 sviluppate dal motore dell’ApeCar, una volta a destinazione verranno piantati alberi e piante.

Successivamente, a partire da novembre 2019, gli adolescenti selezionati vivranno una vera e propria esperienza formativa in Europa. «Da questi viaggi i partecipanti riporteranno a casa i frutti del loro “lavoro”, svolto in qualità di inviati speciali e allo stesso tempo diffonderanno in Europa le eccellenze del loro territorio» si legge dalla brochure del progetto.

OltrApe 2019 mira a coinvolgere le nuove generazioni in un percorso formativo personale di alta qualità inserendoli in un contesto europeista e quindi permettendo loro di conoscere meglio le realtà di altri Paesi del nostro continente. Non solo, gli studenti selezionati avranno la possibilità di avvicinarsi a temi di attualità quali il mondo delle startup, le innovazioni in campo formativo e lavorativo. La collaborazione con l’Università di Bologna consentirà di ideare, produrre e divulgare materiale tecnico-scientifico di ricerca a vari livelli, ponendo al centro degli studi proprio le future generazioni. Inoltre i ragazzi saranno inseriti in un contesto professionale e scientifico, in modo da fornire loro competenze di comunicazione e in generale un’esperienza unica e funzionale anche al loro futuro professionale.

Gli ambasciatori di OltrApe

Gli studenti selezionati tramite vari criteri, tra cui l’immancabile merito scolastico, verranno formati durante il viaggio, della durata di una settimana, tramite attività tipicamente svolte da Radioimmaginaria come le analisi individuali e di gruppo, l’organizzazione delle riunioni di redazione e la realizzazione di contenuti radiofonici in diretta. Oltre a ciò i ragazzi di OltrApe saranno chiamati a realizzare contenuti di stampo giornalistico, servizi foto e video, con diffusione su tutti i canali di comunicazione disponibili. Alla fine del viaggio, gli studenti saranno tenuti a realizzare un dossier personale, di tutto il materiale prodotto e a compilare un elaborato finale. Ad avventura conclusa gli allievi, con un più sviluppato senso di cittadinanza europea, saranno dei veri e propri ambasciatori capaci di condividere concretamente l’esperienza vissuta con i propri coetanei.

Ancora una volta le future generazioni saranno al centro di un grande progetto che, tra i molteplici obiettivi, ha quello della sensibilizzazione ambientale. Proprio quei giovani che, secondo un’indagine condotta dall’Osservatorio giovani dell’Istituto Giuseppe Toniolo, con il sostegno di Fondazione Cariplo e di Intesa Sanpaolo, sono i più attenti alla tutela ambientale. Ma non è oro tutto quel che luccica, perché se l’81,8% si dice disposto a cambiare le proprie abitudini per ridurre l’impatto dei cambiamenti climatici sul pianeta e l’82% dichiara di essere disponibile a ridurre al minimo gli sprechi, dallo stesso studio emerge anche come gli stessi giovani si trovino ad affrontare un gap di conoscenza dei temi ambientali. Meno di uno su quattro infatti «…si tiene informato in modo sistematico e non solo occasionale. A sapere molto bene cos’è lo sviluppo sostenibile è poco più del 10% dei giovani. Infine, oltre l’80% è poco attratto dalle associazioni oggi attivamente impegnate su questi fronti».

Ecco spiegata l’importanza dei progetti come quello di Radioimmaginaria a cui, purtroppo, ancora poche testate giornalistiche prestano attenzione. In Italia, in Europa, nel mondo, abbiamo un urgente bisogno d’informazioni e di formazioni nell’ambito ambientale. Occorre informare i ragazzi sui pericoli a cui andranno irrimediabilmente incontro se non si agirà subito, occorre dare vita a nuove coscienze in grado di fare ciò che le passate generazioni non hanno nemmeno provato a fare, occorre istruire il futuro per rimediare al passato. Educare e agire ora quindi o, come affermava il poeta Andrea Zanzotto, lasciare un biglietto ai nostri figli, ai nostri nipoti, una richiesta di perdono per non avergli lasciato un mondo migliore di quello che è.

Marco Pisano

Sono Marco, un quasi trentenne appassionato di musica, lettura e agricoltura. Da tre e più anni mi occupo di difesa ambientale e, grazie a Libero Pensiero, torno a parlarne nello spazio concessomi. Anch'io come Andy Warhol "Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare". Pace interiore!

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