A partire dal 10 Agosto, i 12 episodi di Insatiable sono stati resi disponibili su Netflix. La serie tv è stata anticipata da una pioggia di polemiche che la accusavano di fat-shamingcioè la modalità attraverso cui si pone in ridicolo o si colpevolizza qualcuno per il suo essere in sovrappeso.

Insatiable è il nome della nuova serie tv targata Netflix, in cui Debby Ryan veste i panni della protagonista Patty. L’intero show è dedicato alla cura del corpo, attraverso varie declinazioni. A poco tempo dall’uscita del teaser, 230mila persone volevano bloccarne la messa in onda attraverso una petizione online.

Cerchiamone il motivo.

Insatiable serie tv

I concorsi di bellezza sono obiettivi, prospettive e palcoscenici attorno a cui ruotano le personalità dei personaggi: popolarità e successo sono legati al bell’aspetto, come se ne fossero conseguenza diretta. Più volte viene ripetuto l’insopportabile slogan “Essere magri è magico“. Violenza fisica e linguaggio scurrile vengono abbinati allo scintillio delle paillette e ad una perenne competizione, in funzione della differenziazione sociale: il posizionamento, la reputazione e la vittoria superano i legami personali, la famiglia e le amicizie. Tutti controllano tutti e non esiste sincerità: persino gli ego dei genitori surclassano i desideri dei figli.

L’ambientazione è corredata da trucchi, enormi stanze adibite ad armadi per contenere borse e scarpe, palestre, centri benessere, parrucchieri, ville sfarzose ed ampi giardini. Il passato di Patty viene colpevolizzato mentre la sua magrezza, dovuta ad un problema alla mascella che l’ha portata a non poter ingerire cibi solidi per tre mesi e a perdere 32 kg, viene associata ad un miracolo.

Stereotipi ed esagerazioni

I protagonisti si sentono colpevoli se associati ad alcune caratteristiche. Diversi stereotipi e commenti omofobi vengono estratti dal cilindro ed applicati ai contesti più disparati, con intento comico poco riuscito. Nonnie, la migliore amica di Patty, è innamorata di lei ma ci tiene a sottolineare che non è lesbica e la stessa Patty le dice: «Se fossi gay lo saprei». In altre occasioni si dirà anche: «Non sono bisessuale, sono emotivamente gay»Dixie, la figlia adottiva di Regina, quando le vengono richieste informazioni sulle sue origini, esclama: «Non sono asiatica, sono stata adottata!».

Nel curriculum delle piccole miss, tutte rigorosamente minorenni, figurano premi di bellezza e raccolte di beneficenza in bikini. L’apparenza è tutto e tra i cenni storici non mancano le figure femminili come Cleopatra e Caterina I di Russia, che hanno sfruttato la propria bellezza per raggiungere il potere. La Chiesa viene tirata in ballo come promotrice ed organizzatrice di un concorso di bellezza, per cui il battesimo diventa criterio di accesso. I rapporti umani vengono barattati tra un favore e un dispetto, in un mondo in cui anche il corpo diventa moneta di scambio. Gli sponsor per le competizioni regionali promuovono campagne per la salute con lo slogan “Sano è bello“. La possibilità di un’ipotetica gravidanza e del conseguente aborto si tramuta in un’occasione per introdurre addirittura una parentesi mistica nella serie.

I personaggi

Patty ha vissuto momenti difficili nel corso della sua adolescenza a causa del suo aspetto fisico, dell’assenza della madre dovuta al vizio dell’alcool e non ha idea di chi possa essere suo padre, il che la rende un’adolescente priva di figure genitoriali e punti di riferimento. Nonostante ciò, Patty non è un buon esempio nella vita né nel rapporto con il cibo: non dà schiaffi morali al bullismo, bensì diventa violenta e vendicativa, tenta di uccidere un uomo e non si pone problemi nel ferire chi la circonda.

insatiable serie tv

Bob Armstrong è il suo consulente di moda e, contemporaneamente, il suo avvocato e il suo “nutrizionista“: qualità che si è auto-attribuito per aver vissuto e superato i suoi problemi d’alimentazione. In alcuni momenti sembra ricoprire anche il ruolo di padre nei suoi confronti. Sarà proprio lui a spiegare a Patty in che modo il bell’aspetto, il portamento e l’abbigliamento possono diventare alibi comunemente accettati per rigirare a proprio favore processi giudiziari e circostanze ostili. Ci si domanda, dall’inizio alla fine, come evolverà il suo personaggio: la sua vita è in continuo conflitto tra le costrizioni legate al suo status sociale e le sue naturali inclinazioni. Sua moglie Coralee, interpretata dall’ex strega Alyssa Milano, vive in un complesso costante di inferiorità che esprime attraverso un mix di opportunismo e impegno sociale, per un desiderio di rivalsa a fronte delle sue umili origini.

In Insatiable, i rapporti coniugali si incrinano a causa di una serie di rivelazioni che ribalteranno completamente la situazione iniziale.

L’apparenza è tutto

Nel complesso si tratta di un prodotto che esagera e pone in ridicolo atteggiamenti e stili di vita. È possibile rendersene conto riflettendo su alcune frasi (tuttavia marginali rispetto alla totalità dei dialoghi) e facendo caso ad alcuni flash e tagli di regia. In tale situazione, fin troppo sopra le righe, viene introdotto il culto del bello.

L’obesità è un problema e allo stesso modo lo è il bullismo: questo appare chiaro anche tra un episodio e l’altro, però non vi è soluzione reale né alcun tipo di consiglio. I problemi vengono sviati, esorcizzati. Dimagrire si trasforma in uno scudo contro la derisione sociale, la chiave del successo per vivere intensamente la propria vita. Patty è magra ma al contempo insaziabile: il suo egoismo mette in risalto tutti i difetti di un mondo concentrato sul corpo e sul suo consumo.

Niente di nuovo. Insomma, non avevamo bisogno di Insatiable.

Sara C. Santoriello

4 Commenti

  1. È per colpa di recensioni inutili e volutamente negative come questa che inizialmente non ero molto propensa a guardarla (come per disincanto), inoltre sono sensibile al tema del fat-shaming per cui quando un mio amico ha insistito tanto perché la guardassi ero un po’ contrariata, poi però devo dire che mi è piaciuta molto perché è una serie diversa dal solito, un po’ fuori dagli schemi ma divertente e piena di colpi di scena.
    Mi chiedo se io e quelli che gli muovono l’accusa di fat-shaming abbiamo davvero visto la stessa serie.
    Concludo dicendo che i messaggi negativi ci sono ovunque se vuoi coglierli per forza, anche in dragonball volendo, ma non dobbiamo mai dimenticarci che una serie televisiva è prima di ogni cosa un contenuto di intrattenimento, non deve essere per forza a tutti i costi politically correct e con un sacco si messaggi positivi per essere godibile, per quello c’è my little pony!

    • Ringrazio sempre per tutti i contributi. Ciò che penso non deve per forza essere condiviso, altrimenti sarebbe davvero noioso. Disincanto mi è piaciuta tantissimo, Insatiable non mi ha fatto ridere neanche una volta e, comunque, non penso che siano prodotti da mettere a confronto. Il problema non è il politically correct, è che, come ho scritto, anche le esagerazioni di modelli e stili di vita, secondo il mio punto di vista, non erano divertenti.

  2. Ritengo più inutile questo articolo. La serie non è un classico teen drama ma, anzi, riprende tutta una serie di stereotipi della società americana, li esalta fino al ridicolo così da criticarli. Il dimagrimento di patty non è visto come una soluzione, al contrario, insatiable critica il classico modo di pensare “sei grasso? Dimagrisci e la tua vita migliorerà”. Patty, una volta dimagrita, continua ad avere una vita orribile. Non si sente bella, le persone intorno a lei non iniziano a volerle bene, basti pensare a coralli che una volta vinto il concorso di bellezza mette da parte patty, o la stessa madre della ragazza che no si fa problemi ad abbandonare la figlia. Questo va a minare quella convinzione molto diffusa negli Stati Uniti secondo la quale se hai il corpo giusto ti si apriranno le porte della felicità.
    Inoltre, la serie demolisce lo stereotipo della ragazza grassa e insicura ma bella dentro che, una volta dimagrita, si trasforma in una stronza in cerca di vendetta. Patty è una brutta persona anche da grassa. È egocentrica, tira un pugno ad un senza tetto e serba rancore anche con trenta chili di troppo. Quando dimagrisce Patty non cambia, semplicemente ha la possibilità di sfogare il suo odio.
    Tutta una serie di frasi dette dai personaggi(come, per esempio “magro è magico”) rappresentano convinzioni radicate nella società. Vengono poste all’attenzione del pubblico ma poi smontate dai fatti. I personaggi dicono ” magro è magico” ma poi per tutta la serie vediamo questo concetto andare a pu***ne, la magrezza non si rivela mai la soluzione. Patty ottiene una vittoria? Pochi secondi dopo sbatte contro la realtà dei fatti e si accorge di non aver vinto proprio un bel nulla. Semplicemente, siamo troppo abituati alle lezionicine perbeniste del tipo “ti faccio vedere la ragazza grassa bullizzata che grazie alla forza dell’ammmmore trova la forza di reagire e riesce a crearsi il suo posto nel mondo” per apprezzare e capire una critica più sottile(e originale) come insatiable. L’intento di molti stereotipi commenti omofobi non è quello di divertire e basta ma quello di far vedere come effettivamente tali stereotipi e commenti siano insensati ma, purtroppo, radicati nella società. Potrei dilungarmi per ore a contestare questo a articolo ma, ho il sospetto che sia stato volutamente scritto fingendo di non aver capito la serie solo per accodarsi a tutte le critiche negative già espresse oltreoceano e quindi, non ne varrebbe la pena.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.