L'importanza della pacciamatura organica nella tutela del verde urbano
Foto di Kadri Vosumae da Pexels

Con il passare degli anni la consapevolezza sull’importanza del verde urbano ha innegabilmente (e fortunatamente) assunto un valore maggiore nell’ambito delle politiche ambientali, economiche e sociali. La letteratura scientifica si arricchisce di nuovi studi che confermano i benefici derivanti dai servizi ecosistemici degli spazi verdi nelle aree urbane. Protezione dal dissesto idrogeologico, mitigazione dell’inquinamento atmosferico, attenuazione dell’inquinamento acustico, tutela della biodiversità: la creazione e la tutela degli spazi verdi sono ormai un punto fermo nella gestione delle città. Un nuovo studio analizza l’uso della pacciamatura organica come strumento di conservazione del verde urbano.

Pacciamatura organica: difendere e rigenerare il suolo

Una tecnica antica quanto il mondo: la pacciamatura organica si inserisce nella lunga lista di pratiche ecologiche molto spesso utilizzate in agricoltura biologica. Utile in ogni stagione, questa pratica prevede la copertura dei terreni destinati principalmente alle colture alimentari tramite materiale organico e quindi biodegradabile, come foglie, paglia, residui vegetali e altra materia “viva”. Un’operazione tramandata di generazione in generazione, procedura che l’uomo ha appreso osservando la natura, nello specifico i boschi.

L’alta qualità dei terreni boschivi è dovuta proprio a una pacciamatura organica mai assente. Basta percorrere pochi metri in un qualsiasi bosco e affondare i piedi in centimetri di foglie che rendono questi suoli tra i più soffici al mondo, per comprendere quanto sia perfetta la natura. La lenta decomposizione della materia organica sempre presente permette al terreno boschivo di accumulare ottime dosi di sostanza organica utile al perfetto sviluppo dell’ecosistema. È da qui, da questi luoghi tanto antichi quanto autosufficienti che l’uomo ha appreso l’antica arte della pacciamatura organica.

L'importanza della pacciamatura organica nella tutela del verde urbano
Pacciamatura organica boschiva
Fonte immagine: buongiornonatura.it

Ricoprire i terreni con strati di materiale organico comporta molteplici vantaggi:

  • Protezione da sbalzi termici: la pacciamatura organica è utile nella protezione delle radici delle piante da temperature troppo elevate o da climi troppo rigidi;
  • Concimazione del terreno: la lenta decomposizione del materiale naturale si traduce in creazione di humus, una delle più importanti forme di nutrimento per i suoli;
  • Protezione dall’erosione: lo studio “Optimization of parameters affecting organic mulch test to control erosion” dimostra che il pacciame può rappresentare un’ottima strategia contro l’erosione del suolo;
  • Riduzione della compattazione dei terreni: applicare uno strato di pacciamatura organica equivale a proteggere il terreno dall’effetto battente della pioggia ed evitare così l’eccessiva compattazione dei suoli;
  • Riduzione dell’uso di erbicidi: ricoprire i terreni destinati al verde urbano con materiale organico comporta una riduzione della crescita delle erbe infestanti e, di conseguenza, un minor uso di prodotti chimici dannosi per l’ambiente;
  • Miglioramento della capacità idrica: lo strato di materiale organico riduce l’evaporazione dell’acqua permettendo un notevole risparmio in termini di irrigazioni. Inoltre la pacciamatura organica migliora le capacità drenanti dei terreni, riducendo il pericolo di ristagni e la proliferazione di malattie fungine.

Una sola tecnica, numerosi benefici. Imitare la natura non è mai stato tanto conveniente. La pacciamatura organica è sempre più utilizzata nel campo dell’agricoltura biologica, ma un nuovo studio dimostra che tale strategia può rivelarsi molto utile anche nella tutela del verde urbano.

Migliorare le città tutelando il verde urbano

Il rapido processo di urbanizzazione porta con sé un altrettanto rapido aumento del tasso di inquinamento. Per questo si rende necessario progettare “città verdi”, col fine di garantire ai cittadini l’accesso a quei servizi ecosistemici che risultano fondamentali nel processo di transizione ecologica dei centri urbani. Bisogna prestare molta attenzione, però, poiché il greenwashing è sempre dietro l’angolo: non basta infatti creare piccole oasi verdi in immense gabbie di cemento per beneficiare dei vantaggi della natura, soprattutto se in seguito queste piccole oasi vengono abbandonate al loro destino, o peggio ancora, se sono gestite da amministrazioni che preferiscono dare un “taglio” al verde urbano per dare un taglio alle problematiche di gestione della natura in città.

Pacciamatura organica nella tutela del verde urbano
Il 2 gennaio 2021 gli alberi del Parco Bassini (Milano) sono stati abbattuti per conto del PoliMi.
Fonte immagine: milanoinmovimento.com

Tutelare il verde urbano rappresenta quindi una sfida nella sfida. La pacciamatura organica può avere un ruolo fondamentale nella conservazione delle aree verdi dei centri urbani. Lo conferma lo studio “Efficient organic mulch thickness for soil and water conservation in urban areas“, recentemente pubblicato su Nature, secondo cui l’applicazione del pacciame naturale nelle regioni aride o semi aride soggette a forti piogge si dimostra efficiente nella conservazione dell’acqua e nella tutela del suolo degli spazi verdi situati in agglomerati urbani.

Simulando precipitazioni atmosferiche di varie intensità nel Parco forestale nazionale di Jiufeng, in Cina, i ricercatori hanno dimostrato che un’applicazione di pacciamatura organica di 0,25 kg/m2 comporta un aumento dell’accumulo di acqua nel suolo, mentre l’impiego di pacciame naturale di 0,50 kg/m2 implica una diminuzione del deflusso dell’acqua, riducendo così il pericolo di erosione del terreno.

Lo studio fa parte di una lunga lista di ricerche che confermano i vantaggi della pacciamatura organica sia in campo agricolo che nella tutela del verde urbano. Tali report aiutano a comprendere non solo l’importanza della conservazione della natura in città, ma anche i metodi del tutto naturali con i quali è possibile far fronte alle impellenti sfide ecologiche, economiche e sociali del ventunesimo secolo. Rendere le città «laboratori strategici di crescita sostenibile, combinando la transizione energetica alle azioni per il clima verso uno scenario con zero emissioni nette», come dichiarato da Roberto Cingolani, non è solo una possibilità, ma un necessario processo di cui il ministro della transizione ecologica, in collaborazione con le amministrazioni comunali, dovrà presto farsi carico.

Marco Pisano

Sono Marco, un quasi trentenne appassionato di musica, lettura e agricoltura. Da tre e più anni mi occupo di difesa ambientale e, grazie a Libero Pensiero, torno a parlarne nello spazio concessomi. Anch'io come Andy Warhol "Credo che avere la terra e non rovinarla sia la più bella forma d’arte che si possa desiderare". Pace interiore!

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