Prime Minister-politica
Le studentesse di Prime Minister Napoli al corteo contro il fast fashion. credits: c-pixel

Il 9 luglio, durante un’afosa giornata estiva, all’interno del Maschio Angioino, circa 40 primers si sono riunite per festeggiare il termine di un percorso a dir poco meraviglioso quale è stato Prime Minister.

La graduation ha avuto inizio con l’esposizione dei 3 progetti a cui avevamo lavorato durante l’anno divise in gruppi: “Ginestra”, il progetto per abbattere il fast fashion, seguito poi nel pomeriggio da un vero e proprio corteo, con tanto di cartelloni e cori, fino a Piazza Plebiscito, dove si è tenuta una sfilata di capi vintage; successivamente è stato il turno di “Angulus”, la mostra fotografica con il fine di contrastare gli stereotipi (mostra che, tra l’altro, sta facendo il giro della Campania e, a breve, d’Italia!); infine la proposta di legge per creare un organo di rappresentanza studentesca.

Al termine di queste presentazioni si è proseguito con la consegna dei diplomi: le nostre tutor dello staff Prime ci hanno chiamate una alla volta tramite delle brevi descrizioni di noi stesse. Tra lacrime, risate, discorsi e foto, si è conclusa anche questa parentesi.

Quest’ultima “lezione”, se così può essere definita, è stata incisiva: per un istante ho ripercorso tutti i momenti condivisi durante questi mesi. Siamo partite tutte senza sapere cosa effettivamente fosse Prime Minister; “scuola di politica per giovani donne” avevo letto, dunque mi aspettavo una lezione canonica, con una persona che ci spiegava cosa fosse la politica e tante ragazze a pendere appunti su dei quaderni. Inutile dire che si è rivelato tutt’altro.

Avrei voluto conoscere Prime Minister quando ero più piccola, magari a 14 anni, prima di prendere tante decisioni e vorrei che tante ragazze, di qualunque età, potessero vivere questa esperienza. Grazie a questo progetto si toccano temi importanti, si viene a contatto con dei lati di noi stesse spesso dimenticati, ignorati o semplicemente delicati. Trattare di femminismo, discriminazioni e patriarcato ti mette davanti a realtà che spesso vorresti nascondere innanzitutto a te stessa, ma che, prima o poi, vengono fuori facendo tanto rumore. Ed è proprio questo rumore che descrive Prime Minister, quel desiderio incontenibile di voler fare la differenza non solo per te, ma per tutte le donne, per eliminare definitivamente la disparità di genere, che sia attraverso le parole o i fatti. Potrebbero essere considerati argomenti scontati e banali nel 2022, ma, purtroppo, non è così.

Grazie a Prime Minister abbiamo conosciuto tante realtà diverse, a partire dai luoghi in cui si tenevano i nostri incontri: il Pio Monte della Misericordia, il Riot, la Fondazione Morra Greco, l’Organizzazione Figli in Famiglia onlus. Ognuno di questi luoghi aveva una storia da raccontare diversa dalla precedente, permettendoci di entrare anche più in contatto con la nostra città.

Le studentesse di Prime Minister Napoli – credits: c-pixel

Quest’esperienza ci ha permesso di dialogare con molteplici testimonial, che non solo hanno risposto alle nostre domande incuriosite sulla loro carriera o, addirittura, sulla propria vita privata, ma che si sono messe completamente a disposizione di Prime Minister. Tornando indietro nel tempo, possiamo nominare Annalisa Amodeo, che ci ha parlato del suo lavoro come psicologa e delle micro-aggressioni; Karen Schinnerer, console per la stampa e la cultura dagli USA; Elly Schlein e il suo ruolo all’interno del contesto politico italiano; l’assessora alle politiche giovanili Chiara Marciani; Clementina Sasso e Marcella Marconi dell’osservatorio astronomico di Capodimonte, che ci hanno fatto comprendere le difficoltà delle donne nell’ambito scientifico; Francesca Santamaria, Coordinatrice del centro per l’Arte e l’Architettura delle città portuali “La Capraia”; i ragazzi e le ragazze dello Spiegone; l’associazione le Kassandre, con cui abbiamo parlato di violenza di genere. Ognuna di queste persone ha dato un contributo importantissimo al fine di far crescere noi insieme a Prime Minister.

Solo durante quest’ultimo incontro mi sono resa conto di quanto Prime Minister ci abbia dato in così poco tempo. Di fatti, una volta al mese potrebbe sembrare insignificante rispetto a tutto ciò che viviamo il resto del nostro tempo, ma le esperienze che ci ha permesso di avere questo progetto sono qualcosa di indescrivibile. Non si tratta solo di conoscere figure importanti, note e acculturate, bensì di realizzare che ci sono tante persone che la pensano come te e che, proprio come te, farebbero di tutto pur di apportare un cambiamento in questa nostra società.

Per 9 mesi Prime mi ha fatto sentire a casa, a mio agio, viva e consapevole di ciò che sono e ciò che posso realizzare, insomma mi ha fatto vedere nella pratica cosa significa empowerment. Grazie a Prime Minister ho creato nuove amicizie e ne ho rafforzate altre; ho abbattuto dei “castelli di carta” e ho costruito delle salde mura su cui fare affidamento se e quando mi troverò in difficoltà.

È vero che le parole non bastano sempre, e in questo caso sicuramente è così, ma è quasi impossibile trasmettere le sensazioni positive di questo percorso, ci si sente come avvolti in una nuvola di positività e good vibes costantemente. Sarà per le altre Primers, per le ragazze e i ragazzi dello staff, o i testimonial, ma non mi sono mai sentita più a mio agio e a casa di così.

Claudia Criscuolo, studentessa di Prime Minister Napoli

Prime Minister
Prime Minister è una scuola di politica per giovani donne di un’età compresa fra i 14 e i 19 anni. La scuola ha l’obiettivo di formare giovani ragazzə su temi politici e sociali attraverso incontri e workshop con personalità della politica, dell’attivismo civico e della società civile. Prime Minister scommette sulle giovani leader affinché diventino agenti di cambiamento nelle proprie comunità, città e nazioni.

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