Come gestire al meglio le scorte di magazzino

In uno scenario economico sempre più dinamico e interconnesso, dove la digitalizzazione e l’e-commerce ridisegnano le regole della supply chain, l’efficienza nella gestione delle scorte non è più solo un vantaggio competitivo: è una necessità strategica. La capacità di avere il prodotto giusto, nel posto giusto e al momento giusto determina il successo operativo di qualsiasi azienda, indipendentemente dalla sua dimensione.

Tra i principali KPI (Key Performance Indicators) utilizzati per monitorare e ottimizzare le performance di un magazzino, l’indice di rotazione delle scorte occupa un ruolo cruciale. L’indice di rotazione del magazzino rappresenta il numero di volte in cui l’inventario viene venduto o utilizzato nel corso di un determinato periodo. Più è alta la rotazione, più velocemente le scorte vengono sostituite, il che indica che i prodotti non rimangono fermi a lungo sugli scaffali. Al contrario, un valore basso può segnalare problemi nella gestione degli approvvigionamenti o nella domanda, con ripercussioni sul capitale immobilizzato e sullo spazio occupato.

Questo indicatore non si limita a tracciare la “velocità” con cui i prodotti vengono movimentati, ma offre una visione chiara dell’equilibrio tra domanda, approvvigionamento e capacità di stoccaggio.
Approfondire il funzionamento di questo KPI e imparare ad utilizzarlo in modo strategico significa migliorare la reattività aziendale, ridurre il capitale immobilizzato in magazzino e contenere i costi operativi. In altre parole, significa trasformare la logistica da centro di costo a leva di crescita.

Perché è strategico avere una buona rotazione delle scorte

Mantenere un’elevata rotazione delle scorte offre numerosi benefici, non solo a livello operativo ma anche economico e strategico. Tra i principali vantaggi:

  • Riduzione dei costi di stoccaggio: con meno merce ferma in magazzino, si riducono i costi legati allo spazio, alla gestione e alla conservazione.
  • Maggiore liquidità: liberando capitale altrimenti vincolato in prodotti invenduti, l’azienda può reinvestire in attività a maggiore valore aggiunto.
  • Minore rischio di obsolescenza: specialmente per i beni deperibili o tecnologici, vendere velocemente significa evitare perdite di valore.
  • Efficienza operativa: un magazzino che si rinnova costantemente è più organizzato e meno soggetto a errori o accumuli improduttivi.
  • Reattività alla domanda: una rotazione dinamica consente di rispondere meglio ai cambiamenti del mercato e alle esigenze stagionali.

Per misurare questo indicatore si utilizza una formula semplice ma estremamente efficace:

Indice di rotazione = Costo delle merci vendute (COGS) / Inventario medio

Il costo delle merci vendute si riferisce al valore complessivo dei prodotti effettivamente venduti durante un determinato periodo, solitamente annuale. L’inventario medio, invece, si calcola sommando il valore iniziale e finale delle scorte e dividendo il risultato per due. Questo dato consente di valutare quante volte l’inventario è stato completamente rinnovato in un dato arco temporale. Un indice pari a 8, ad esempio, indica che l’intero inventario è stato venduto e rifornito otto volte in un anno.

Esiste un valore ottimale? Dipende dal settore e dal tipo di prodotto

Non esiste un valore unico valido per tutti i contesti. L’indice di rotazione ottimale varia, infatti, in funzione del settore, del tipo di prodotto trattato e delle caratteristiche della domanda.

  • Settori ad alta rotazione: alimentare, fast fashion, elettronica di consumo. Qui un indice tra 6 e 12 è considerato efficiente.
  • Settori a bassa rotazione: lusso, automotive, arredi di design. Valori tra 1 e 3 sono più realistici, dato il minor volume di vendite e il valore elevato dei beni.

Anche la durata del ciclo di vita del prodotto gioca un ruolo fondamentale: i beni deperibili richiedono rotazioni rapide, mentre quelli durevoli possono rimanere più a lungo in stock senza impatti negativi. Infine, elementi come la stagionalità e il modello di business (es. e-commerce) possono determinare picchi o flessioni significative nel valore dell’indice nel corso dell’anno.

Migliorare la rotazione del magazzino è possibile. Come?

Un buon indice di rotazione non è solo frutto della domanda: dipende in gran parte anche dall’organizzazione interna e dalle tecnologie utilizzate per gestire le scorte. In questo contesto, sistemi avanzati come AutoStore, distribuito da Element Logic, si stanno affermando come soluzioni intralogistiche di riferimento per aumentare la rotazione e migliorare l’efficienza complessiva del magazzino.

Picking automatizzato: più velocità, meno errori

Grazie alla robotizzazione del picking, AutoStore consente un recupero rapidissimo dei prodotti richiesti. I robot si muovono lungo una griglia tridimensionale per prelevare in modo preciso le unità di carico, abbattendo i tempi di attesa e riducendo l’incidenza di errori manuali. Questo favorisce una movimentazione continua delle scorte e una maggiore reattività agli ordini.

Spazio ottimizzato: più scorte in meno metri quadri

Il design modulare di AutoStore permette di impilare verticalmente le cassette contenenti i prodotti, sfruttando al massimo lo spazio disponibile. Questo significa poter mantenere una disponibilità ampia e diversificata di articoli senza dover espandere fisicamente il magazzino, con un impatto diretto sulla capacità di rotazione e sulla gestione strategica dell’inventario.

Software intelligenti per la gestione dinamica delle scorte

A supporto del sistema fisico, Element Logic propone eManager, una piattaforma software integrata che consente di monitorare costantemente le giacenze, automatizzare i rifornimenti e adattarsi in tempo reale alle variazioni della domanda. Questa visibilità completa e dinamica dell’inventario è fondamentale per evitare rotture di stock o accumuli eccessivi, mantenendo così il KPI della rotazione sempre sotto controllo. Inoltre, AutoStore è altamente scalabile, il che permette di modulare la capacità del sistema in base ai volumi richiesti, anche in caso di picchi stagionali o espansioni di business.

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