Elezioni Toscana 2020: una sfida all'ultimo voto tra Giani e Ceccardi
i candidati Giani e Ceccardi Fonte: adnkronos.com

Le elezioni regionali che si svolgeranno il prossimo 20 e 21 settembre vedranno protagoniste sei regioni a statuto ordinario più la Valle d’Aosta. Tra queste vi è anche la Toscana, storica roccaforte rossa che dal 1970, ovvero da quanto si vota per i consigli delle regionali, è sempre stata governata da amministrazioni di centrosinistra. Ma se per la Campania il vincitore pare già scontato, per la Toscana il testa a testa tra il candidato di centrosinistra Eugenio Giani e la candidata della Lega Susanna Ceccardi è sempre più un dato di fatto, potrebbe condurre ad un risultato inaspettato e sconvolgente. Infatti, il partito della ex sindaca di Cascina ha conosciuto una crescita repentina, se pur disomogenea, non solo a livello nazionale ma anche locale: comuni come Siena e Pisa, storicamente rossi, sono oggi amministrati dalla Lega.

La legge elettorale

L’attuale legge elettorale toscana, ribattezzata Toscanellum, è datata 2014 ed è stata adoperata per la prima volta nel 2015. La sua particolarità, che la differenzia dalle altre regioni, è la presenza del ballottaggio nell’ipotesi in cui nessuno dei candidati dovesse raggiungere al primo turno il 40% dei voti. I premi di maggioranza sono molteplici: se infatti il candidato raggiunge tra il 40% e il 45% ha diritto a 23 seggi, se ottiene il 45% gli vengono assegnati 24 dei 40 seggi totali. Per le elezioni in questione viene data la possibilità di effettuare il voto disgiunto, mentre se si vuole esprimere due preferenze si dovrà obbligatoriamente seguire il principio di genere.

Elezioni Toscana
Fac- Simile scheda elettorale Regione Toscana.

I candidati alle elezioni in Toscana

Per le elezioni in Toscana, assieme ai favoriti Giani e Ceccardi, ci saranno altri 5 candidati alla carica di presidente, anche se l’attenzione mediatica è politica è concentrata sui primi due. In particolare, la sinistra radicale si presenta divisa, ed esprime quattro candidature: Marco Barzanti, candidato del Partito Comunista Italiano; Salvatore Catello per il Partito Comunista; Tommaso Fattori, per la lista “Si Toscana a sinistra” sostenuto da Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e altri movimenti. In corsa ci sono anche Irene Galletti per il Movimento 5 Stelle, secondo ogni rilevazione molto staccata dai primi due candidati, e Tiziana Vigni per il Movimento 3V.

I big Giani e Ceccardi sono rispettivamente sostenuti da: PD, Italia Viva, + Europa, Europa Verde, Sinistra Civica Ecologista, Orgoglio Toscana; e Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, e Toscana Civica. Dopo i due mandati del Presidente uscente Enrico Rossi, il centro-sinistra ha deciso di guardare avanti candidando l’attuale Presidente al Consiglio Regionale (da non confondere con il governatore) Eugenio Giani, senza troppe esitazioni o discordanze. Per il centrodestra invece, dopo un iniziale stallo, si è optato per l’eurodeputata Susanna Ceccardi, che ha superato così la concorrenza dell’attuale Sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna.

Eugenio Giani

Eugenio Giani, classe 1959, è un politico vecchia scuola, ben addentrato nelle dinamiche politiche regionali. Laureato in Giurisprudenza avvia la sua carriera politica nel 1990 quando viene eletto al Consiglio comunale di Firenze tra le fila del PSI. È un appassionato di storia, soprattutto medievale e contemporanea, tanto che sono numerose le pubblicazioni a suo nome soprattutto inerenti alle vicissitudini della Toscana e di Firenze. Il programma che presenta è chiaro e conciso: se la Toscana ha agito e reagito bene alla situazione emergenziale causata dal coronavirus, sul versante della disoccupazione e della riduzione del PIL c’è da lavorare con un «Piano Regionale di contributi e misure complementari a quelle nazionali ed europee, da destinare da qui alla fine dell’anno alla scuola, alle micro, piccole, medie imprese e al turismo. Un check up che verifichi capitolo per capitolo come e se abbiamo speso tutte le risorse regionali disponibili, al fine di coprire i principali fabbisogni su cui indirizzare contributi a fondo perduto e liquidità per le imprese», come si può leggere nel suo programma. Altre priorità sono la scuola e l’istruzione, per le quali garantisce massimo sviluppo e impegno. Anche il settore turistico è fondamentale per la Toscana, che vanta un inestimabile patrimonio culturale dislocato su tutto il territorio, per questo Giani intende sostenere le imprese del settore investendo importanti risorse e puntando ad un «modello di accoglienza diffuso e sostenibile in termini di reti territoriali, sistemi di mobilità, servizi digitali, campagne di promozione e centralità del capitale paesaggistico e culturale». La Toscana di Giani è una Toscana regione europea, pronta ad intercettare e usufruire tutte le risorse destinatele dal Next Generation UE. È una Toscana in linea con il passato delle scorse amministrazioni, definita come dinamica, competitiva, solidale e sostenibile.

Susanna Ceccardi

Susanna Ceccardi, trentatreenne di Pisa, è attualmente eurodeputata ed ex sindaca di Cascina. Diplomata al liceo classico intraprende la carriera politica nel 2011 quando, tra i banchi dell’allora Lega Nord, viene eletta al consiglio comunale di Cascina. Si candida alle elezioni regionali per la Toscana nel 2015, ma senza successo. Figurava anche lei tra gli oppositori alla costruzione di una moschea a Pisa, che da otto anni l’associazione culturale islamica di Pisa chiede di erigere. Presenta la sua attività amministrativa come concreta e pragmatica, in una realtà da lei criticata perché ancora troppo legata al passato, che la porta in rotta di collisione tanto con i poteri locali costituiti quanto con l’Unione Europea. Vuole vincere le elezioni per cambiare la Toscana, con un programma elettorale incentrato su sei principali tematiche che vertono su politiche economiche e sociali, sulla scuola e anche sull’ambiente. Uno dei suoi obiettivi è quello di diminuire la pressione fiscale a famiglie ed imprese per rafforzare il made in Toscana. Tra gli slogan presentati dalla giovane candidata risuona anche lo “stop alla burocrazia”, percepita come freno e ingorgo scarsamente funzionale. Non mancano i temi identitari: dallo stop all’immigrazione alle radici cristiane, senza tralasciare la sua battaglia per lo sgombero dei campi rom non autorizzati. La situazione della Toscana per Ceccardi è drammatica: con la crisi finanziaria del 2007 il modello che aveva caratterizzato la regione per un ventennio è stato spazzato via. È determinata infatti a vincere le elezioni per poter ritornare agli anni della “Toscana Felix”.

I sondaggi: la Toscana in bilico

Gli ultimi sondaggi del 1 settembre, riportati da Money e realizzati da Winpoll, allertano il centrosinistra perché descrivono un testa a testa all’ultimo voto tra Giani e Ceccardi: il primo si aggira infatti attorno al 43%, la seconda al 42,5%. La partita, nonostante le radici culturali profondamente radicate a sinistra, è più che mai aperta in Toscana: potrebbe passare da storica regione rossa a pietra miliare dell’inarrestabile avanzata della Lega e del centro-destra.

Giani Ceccardi
Credit: Money.it

Ciononostante il centrosinistra è fiducioso in una vittoria percepita come palpabile, anche se consapevole della tenacia dell’avversaria leghista; e da ambo le parti, a suon di piazze piene, prosegue la sfida elettorale che terrà la Toscana e i toscani, così come il governo Conte e il paese, con il fiato sospeso fino al 21 settembre.

Martina Gudalti

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