Il 3 settembre alle ore 18.30 l’associazione di promozione sociale I DOC Napoli, presso il Teatro De Rosa di Frattamaggiore, hanno presentato le attività per l’anno 2022-2023. Si è profilato un calendario fitto di eventi, corsi e iniziative culturali, spettacoli e progetti sul web.
Durante la conferenza stampa è intervenuto il presidente dei DOC Napoli Domenico Scevola, per augurare a tutto il team un anno ricco di arte e di possibilità, lungi dall’essere imbrigliato in quelle restrizioni che ormai tutti abbiamo imparato a conoscere.
C’è però da dire che la compagnia non si è fermata durante questi due tragici anni: figlio delle misure anti covid-19 è infatti il progetto video (gratuito) diretto dalla Dott.ssa Gabriella Silvia Tartarone. Si tratta di #fatecirecitare, visibile sulla piattaforma Youtube, sul canale dei DOC Napoli. Gli alunni dei corsi di recitazione, costretti all’isolamento e all’allontanamento dal loro modo di fare e interpretare l’arte, hanno investito la loro emotività e la loro ispirazione sul web: si sono dedicati alla reinterpretazione di monologhi cinematografici e teatrali per gioco, per affinare le proprie abilità e per mettersi alla prova. Questi nuovi contenuti, tutti girati da uno staff giovanissimo guidato dal content creator Fabrizio Casino, non perdono l’occasione di sfruttare l’immenso medium del web e si rivolgono alle nuove generazioni, affrontando le problematiche e sensibili tematiche dell’incertezza del futuro del nostro pianeta e della nostra società.
I temi che l’associazione si è prefissata di trattare sono quindi tutti inerenti all’etica, alla morale, alla sostenibilità, alle minoranze e alla povertà, senza perdere di vista la chiave di volta principale, l’arte: l’arte come mezzo, l’arte come minimo comune denominatore.
Durante la conferenza, Gabriella Silvia Tartarone e il suo studente Sabatino Baiano (vincitore del contest Salvatore De Luise) hanno presentato tutte le attività che l’associazione propone al pubblico: corsi di canto, cinema, fotografia, musical, recitazione e attività gratuite per i soci, utili sia per ampliare le proprie competenze artistico culturali, che per arricchire i propri valori. L’associazione offre anche la possibilità di iscriversi a degli stage formativi, e, dal 30 settembre, in via gratuita sarà possibile incontrare e avere un confronto con la casting director Adriana Sabbatini.
Ogni anno in totale autonomia i DOC Napoli mettono in palio anche borse di studio per talenti in difficoltà (per accedervi basta sostenere le audizioni per i corsi).
Il progetto formativo vuole forgiare non solo nuovi performer artistici, ma soprattutto persone consapevoli, che riescono a crescere e a maturare uscendo dalla propria comfort zone. In quest’ottica (come hanno suggerito dal palco gli studenti che hanno tratto giovamento da queste attività) il corso di canto è utile per acquisire sicurezza, imparare a impostare la voce, a respirare meglio e a smettere di biascicare le parole; il corso di recitazione (interviene l’alunna Francesca Pezzella) lo si consiglia soprattutto ai bambini in modo che possano formarsi con una migliore consapevolezza di sé; il corso di dizione gestito dal docente Claudio Presti si pone sulla stessa scia e permette anche di fare passi in avanti nella lettura espressiva. A unire tutto questo, il corso di musical gestito da Silvia di Stefano, membro della Compagnia dell’arancia.
Utile per creare un percorso immersivo e analitico è il nuovo cineforum organizzato da Emanuele Arfè (operatore, assistente alla regia e video editor nella crew de I DOC). Aperto a tutto il pubblico che vuole godere di pomeriggi dedicati alla visione e al commento di film, è invece obbligatorio per gli iscritti al corso di recitazione: «il cinema per farlo, bisogna vederlo, analizzarlo e studiarlo. La sola pratica non serve se si toglie il piacere dell’immersione artistica» suggerisce Gabriella S. Tartarone: un attore, insomma, oltre allo studio, deve avere una visione completa del prodotto finale e del medium che ha scelto per comunicare.
L’associazione I DOC Napoli permette ai suoi ragazzi di iscriversi e di partecipare anche a festival di ambito internazionale per mettere alla prova i ragazzi dando loro la possibilità di misurarsi con realtà lontane e del tutto estranee al loro contesto di formazione.
Un’importante esperienza, come ha sottolineato Gabriella Silvia Tartarone, è stata anche la realizzazione dei cortometraggi: i ragazzi, abituati alla recitazione teatrale, si sono dovuti reinventare scoprendo la grande differenza che esiste tra lo stare su un palco e l’essere ripresi dall’obiettivo di una camera.
Dopo la conferenza stampa sono stati proiettati tre cortometraggi realizzati anche grazie al lavoro del filmmaker Fabrizio Casino. “Offline”, “Under the skin” e “Legami”. Questi raccontano, con tre linguaggi diversi, l’adolescenza e la crescita. Cambiare vita, trasferirsi dopo aver terminato il liceo, rompere dei legami che sembravano essere indissolubili, innamorarsi ma non avere il coraggio di agire o di parlarne, la paura della solitudine e dell’isolamento, sono alcuni dei temi trattati da questi ragazzi che cercano nell’arte gli strumenti per comunicare se stessi e le realtà in cui si imbattono.
Alessia Sicuro