Software personalizzato per calcolare il ROI
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Prendere la decisione di investire in un software personalizzato è uno dei momenti più critici e strategici nella vita di un’azienda. A differenza dell’acquisto di una licenza per un software standard, lo sviluppo su misura rappresenta un impegno finanziario e operativo significativo. Per questo, giustificare l’investimento non può basarsi su semplici intuizioni, ma richiede un’analisi rigorosa del suo potenziale Ritorno sull’Investimento (ROI). Calcolare il ROI di un software custom, tuttavia, è un esercizio ben più complesso del semplice confronto tra costi e ricavi. Significa adottare una visione a lungo termine e imparare a quantificare anche quei benefici che, a prima vista, appaiono intangibili.

Il primo passo per un’analisi corretta consiste nel definire con precisione l’ambito del progetto e gli obiettivi di business che si intendono raggiungere. Questa fase di discovery è fondamentale: è qui che si traducono le esigenze operative in funzionalità tecniche, si identificano i processi da automatizzare e si stabiliscono gli indicatori di performance (KPI) che verranno utilizzati per misurare il successo del progetto. Avere un quadro chiaro degli obiettivi permette di stimare con maggiore accuratezza i ritorni attesi. Il processo di analisi e progettazione iniziale è un pilastro metodologico per le software house più strutturate; navigando su portali di settore o su siti di aziende specializzate come Algomera.it, si può notare come il focus sia proprio sulla traduzione delle necessità aziendali in specifiche tecniche misurabili, base indispensabile per ogni calcolo di ROI.

Una volta definiti gli obiettivi, come si calcolano concretamente i ritorni? Il ROI si può scomporre in due macro-categorie: i guadagni tangibili e i vantaggi strategici.

I guadagni tangibili sono i più facili da misurare. Il primo è l’aumento dell’efficienza operativa. Si calcola quantificando le ore di lavoro che i dipendenti risparmiano grazie all’automazione di compiti manuali e ripetitivi (inserimento dati, creazione di report, ecc.). Questo risparmio di tempo si traduce direttamente in un risparmio sul costo del lavoro o, ancora meglio, nella possibilità di riallocare quelle ore su attività a maggior valore aggiunto. Un altro ritorno tangibile è la riduzione dei costi legati agli errori. Un software su misura, con i suoi controlli e le sue validazioni, abbatte l’incidenza degli errori umani, che possono costare caro in termini di rilavorazioni, spedizioni sbagliate o reclami dei clienti. Infine, un software personalizzato può generare direttamente nuovi ricavi, ad esempio attraverso la creazione di un nuovo canale di vendita online, il lancio di un servizio in abbonamento o il miglioramento dei tassi di conversione grazie a un CRM più efficace.

Ci sono poi i vantaggi a lungo termine, più difficili da quantificare ma spesso ancora più importanti. Il primo è la scalabilità. Un software custom è progettato per crescere insieme all’azienda, a differenza di molte soluzioni standard che, a un certo punto, mostrano i loro limiti e costringono a costose e complesse migrazioni. Il secondo è il vantaggio competitivo. Un software che rispecchia e potenzia un processo di business unico e vincente è un asset che i competitor non possono copiare facilmente, creando una barriera all’ingresso nel mercato.

Inoltre, non va dimenticato che il codice sorgente di un software personalizzato è di piena proprietà dell’azienda. Questo non è solo un fattore di sicurezza e indipendenza da fornitori terzi, ma un vero e proprio asset immateriale che aumenta il valore intrinseco dell’impresa stessa. Infine, fornire ai propri collaboratori strumenti di lavoro performanti, intuitivi e che eliminano le frustrazioni quotidiane ha un impatto diretto sulla loro soddisfazione e produttività, un beneficio reale anche se non immediatamente visibile in un foglio di calcolo.

L’investimento in un software su misura, quindi, va valutato in un’ottica strategica. Il calcolo del ROI non è solo un esercizio finanziario, ma un processo di analisi che costringe l’azienda a guardarsi dentro, a mettere a fuoco i propri processi critici e a immaginare il proprio futuro. È una decisione che costruisce le fondamenta tecnologiche su cui poggiare la crescita e la competitività dei prossimi anni.

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