Nel cuore del Rajasthan, a pochi chilometri dalla vibrante città di Jaisalmer, si trova un luogo avvolto nel mistero e nel silenzio: il villaggio abbandonato di Kuldhara. Questo sito, una volta prospero insediamento della comunità Paliwal Brahmin, è oggi una delle città fantasma più affascinanti e inquietanti dell’India. Il suo abbandono improvviso, avvenuto circa due secoli fa, ha dato vita a numerose leggende e teorie che ancora oggi suscitano curiosità tra storici, ricercatori e viaggiatori.
La storia della città fantasma di Kuldhara
Kuldhara fu fondata nel XIII secolo dai Paliwal Brahmin, un’antica comunità nota per le sue abilità nel commercio e nell’agricoltura. Grazie a sofisticati sistemi di irrigazione e a una gestione oculata delle risorse idriche, il villaggio prosperò per secoli, diventando un centro ricco e ben organizzato. Le case costruite con pietra gialla, tipiche dell’architettura del Rajasthan, erano un segno della prosperità della comunità, così come i templi decorati e i pozzi profondi che garantivano l’approvvigionamento d’acqua.
Tuttavia, intorno al 1825, gli abitanti di Kuldhara e di altri 83 villaggi della regione scomparvero improvvisamente, lasciando dietro di sé solo rovine e un alone di mistero. Questa fuga di massa è uno degli eventi più enigmatici della storia indiana, e le ragioni che la causarono sono ancora oggetto di dibattito.
Le teorie sull’abbandono di Kuldhara
Le ragioni della fuga improvvisa degli abitanti di Kuldhara non sono mai state chiarite con certezza. Diverse ipotesi sono state avanzate nel corso del tempo, alimentando la leggenda del villaggio maledetto.
- L’oppressione del Diwan Salim Singh: Una delle teorie più accreditate è legata alla figura di Salim Singh, un diwan (governatore) di Jaisalmer noto per la sua crudeltà. Si racconta che il diwan si fosse invaghito della figlia del capo del villaggio e avesse imposto il matrimonio con lei. Di fronte a questa minaccia, l’intera comunità decise di abbandonare il villaggio, scomparendo senza lasciare tracce. Secondo la leggenda, prima di andarsene, gli abitanti maledissero il villaggio, impedendo a chiunque di viverci in futuro.
- Carestie e mancanza d’acqua: Un’altra ipotesi riguarda le difficoltà ambientali. Il Rajasthan è una regione arida, e si suppone che un calo drastico delle risorse idriche possa aver reso impossibile la sopravvivenza della popolazione, costringendola a migrare altrove. Sebbene il sistema di gestione delle acque dei Paliwal fosse avanzato, lunghi periodi di siccità avrebbero potuto compromettere la stabilità della comunità.
- Un abbandono programmato: Alcuni storici suggeriscono che la fuga possa essere stata un atto pianificato dai Paliwal Brahmin per evitare tassazioni oppressive e angherie politiche. I Brahmin, noti per la loro ricchezza, avrebbero potuto decidere di spostarsi per proteggere il loro benessere economico, evitando di cadere nelle mani di funzionari corrotti.
- La maledizione di Kuldhara: La leggenda più diffusa narra che, prima di andarsene, gli abitanti abbiano lanciato una maledizione sul villaggio, impedendo a chiunque di viverci in futuro. Da allora, ogni tentativo di insediamento è fallito, e chiunque abbia provato a passare la notte tra le rovine ha riferito di eventi inspiegabili. Racconti di passi misteriosi, sussurri nel vento e ombre sfuggenti continuano a inquietare chiunque osi avventurarsi tra le rovine al calare del sole.
Il mistero
Oggi Kuldhara è una delle attrazioni più enigmatiche del Rajasthan. I visitatori che si avventurano tra le sue strade polverose trovano file di case in rovina, templi silenziosi e un’atmosfera sospesa nel tempo. Nonostante l’assenza di abitanti, il villaggio sembra ancora portare i segni della vita che un tempo lo animava. Le costruzioni in pietra, alcune delle quali ancora in piedi, testimoniano l’antica grandezza del villaggio.
Molti turisti e ricercatori raccontano di fenomeni inspiegabili, come ombre che si muovono, voci sussurranti e un senso di inquietudine crescente al calare della notte. Alcuni testimoni affermano di aver sentito rumori di passi dietro di loro, sebbene nessuno fosse presente. Altri riferiscono di aver visto strane luci fluttuare tra le rovine, senza alcuna spiegazione logica. Gli studi condotti dai gruppi di investigatori del paranormale non hanno – ovviamente – fornito risposte, ma hanno contribuito ad alimentare il fascino sinistro di Kuldhara.
Esperienze dei viaggiatori nella città fantasma
Negli ultimi anni, numerosi esploratori e ricercatori del paranormale hanno visitato Kuldhara per indagare sui misteri che la circondano. Alcuni team hanno utilizzato strumenti come rilevatori di campi elettromagnetici e termocamere per captare eventuali presenze inspiegabili. Sebbene i risultati siano stati inconcludenti, diverse anomalie sono state registrate, tra cui variazioni improvvise di temperatura e strani suoni captati dai microfoni.
Anche i turisti che visitano il sito durante il giorno riferiscono di provare una strana sensazione di inquietudine, come se fossero osservati. Alcuni raccontano di aver percepito una strana energia nelle rovine, mentre altri hanno avvertito un improvviso abbassamento della temperatura in alcune aree del villaggio.
Negli ultimi anni, il governo del Rajasthan ha avviato iniziative per preservare Kuldhara come sito storico e turistico. Le rovine vengono mantenute per garantire la sicurezza dei visitatori, mentre guide esperte raccontano la storia e le leggende legate al villaggio. Sono stati installati pannelli informativi per aiutare i visitatori a comprendere meglio il passato di Kuldhara e le sue misteriose vicende.
Kuldhara continua a essere un luogo di grande interesse, un enigma avvolto tra storia e mito, capace di attirare curiosi, ricercatori e amanti del mistero da tutto il mondo. Forse il segreto della sua maledizione rimarrà per sempre irrisolto, ma una cosa è certa: il silenzio di Kuldhara continua a raccontare una storia che affascina e inquieta chiunque lo ascolti.
Gianluca De Santis