Risparmio_italiani

Risparmiare è un verbo particolarmente amato dai cittadini italiani, una tendenza culturale ormai consolidata e rafforzata dagli eventi economici degli ultimi anni. Certo, risparmiare è assai più complesso rispetto a qualche lustro fa, complici anche gli eventi accaduti nell’ultimo quinquennio, che tra covid, inflazione e, non ultimi, i dazi commerciali imposti da Trump hanno messo a dura prova il potere d’acquisto e la capacità di risparmiare dei cittadini del Belpaese.

Eppure, come vedremo nel prosieguo dell’articolo, gli italiani sono disposti ad effettuare alcuni sacrifici pur di accantonare un gruzzoletto per garantire a sé stessi (o ai propri cari) un futuro migliore, far fronte ad eventuali imprevisti o, perché no, togliersi qualche piccolo sfizio. Una cultura, quella del risparmio, che si tramanda di generazione in generazione, come ben si evince dai dati che andremo, ora, a snocciolare.

L’impressionante ammontare del risparmio italiano

Durante gli ultimi dodici mesi, la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane ha superato la soglia dei 6000 miliardi, facendo registrare un corposo +4,3% rispetto al 2023 (crescita superiore ai 249 miliardi). Numeri da record. Basti pensare che la crescita dal 2019, ovvero prima dell’avvento della pandemia, sfiora il 30%.

Questi dati confermano, qualora ce ne fosse stato bisogno, come gli italiani attuino, tutt’oggi, un atteggiamento più da formica che da cicala, accentuato, ulteriormente, dopo l’avvento della pandemia. Se è pur vero che, complici i limiti di circolazione imposti dal covid, i risparmi sono sensibilmente lievitati, è altrettanto vero che negli ultimi anni quest’attitudine si è ulteriormente accentuata.

Evoluzione nella composizione e crescita del risparmio

Negli ultimi anni, si è assistito a un’evoluzione nella composizione delle scelte finanziarie. Tutti gli asset, in buona sostanza, hanno fatto marcare degli incrementi considerevoli. A far la parte del leone sono stati i fondi comuni d’investimento, che sono passati da 722 a 850 miliardi nel corso del 2024 (+17,6%).

Sono tornati di moda anche i titoli di stato, cresciuti del 14,6% nell’anno appena andato in archivio (da 431 a 493 miliardi) grazie, in primis, agli aumenti dei tassi applicati nello scorso biennio dalla Banca Centrale Europea. Crescita contenuta, invece, per le polizze assicurative (+4,3%). Guardando i volumi, tuttavia, la massa più elevata resta sui conti correnti (1363 miliardi), anche se la crescita di questo asset è stata contenuta negli ultimi dodici mesi (+1,5%).

Liquidità e smart banking

Il conto corrente, di conseguenza, resta lo strumento maggiormente gradito dai cittadini italiani, grazie alla possibilità di poter disporre immediatamente delle proprie somme e alla sua facilità d’uso. Un fattore, quest’ultimo, che è diventato ancor più presente nella quotidianità degli italiani grazie al conto corrente online, che consente di poter gestire le operazioni bancarie direttamente dalla propria “app” o “smart banking”.

Inoltre, il conto corrente online risulta più conveniente dal punto di vista economico, in virtù di spese solitamente molto più basse rispetto ai conti correnti tradizionali, oltre alla possibilità di poter accedere al proprio conto corrente in qualsiasi momento della giornata e nella massima sicurezza.

Capacità di risparmio: il confronto tra l’Italia e gli altri principali paesi europei

In base a un recente sondaggio, il 63% degli italiani considera il risparmio una priorità, mentre la media europea si attesta attorno al 57%. Un dato abbastanza analogo a quello del nostro paese lo si riscontra in Spagna (61%), mentre in Francia e Germania la percentuale è di poco inferiore alla media europea. Scendendo maggiormente nel dettaglio, l’Eurostat indica inoltre che nel 2022 il tasso di risparmio lordo medio per le famiglie europee è stato di circa il 12,7%, con punte del 19,9% per la Germania, del 19,4% per i Paesi Bassi, e il 13,7% in area euro.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui