Immaginate di creare un partito dal nulla, senza grandi fondi finanziari, presentarvi alle elezioni europee solo pochi mesi dopo e ottenere ben l’8%, diventando di colpo la quarta forza del paese. Immaginatevi di continuare, in modo ostinato e diretto, a portare avanti le vostre idee contro tutti gli altri partiti del paese, e diventare entro la fine dell’anno il primo partito del vostro paese. Senza aiuti, senza fondi e con i soli manifestanti dalla vostra parte. Bene, tutto questo è Podemos, partito creato in Spagna direttamente dalla base del movimento politico degli Indignados, di matrice socialista, che è passato dallo 0 al 27% dei voti nel giro di 10 mesi.

Podemos è guidato da Pablo Iglesias Turrión, un semplice laureato in scienza politica che ha svolto il dottorato a Madrid ed ha in seguito studiato, grazie ad una borsa di studio, filosofia, cinema e politica in Svizzera. Da sempre collocato nell’ala sinistra del partito socialista, a gennaio parte l’idea che ha rivoluzionato l’intera politica spagnola: creare un partito dalla base, che possa sfidare il partito popolare di Rajoy, colpito dagli scandali sulla corruzione ed incapace di reagire alla crisi economica e al problema crescente della Catalogna. In breve tempo, complice il buon lavoro svolto in Europa a fianco dei verdi e dei socialisti europei, Podemos è cresciuto in modo esponenziale, fino a toccare il 27.7%, secondo un sondaggio pubblicato ieri da El Paìs, scavalcando il Partito Popolare in crollo al 20.7% e persino il Partito Socialista, che indietreggia al 26.2%.

Le idee di Podemos si collocano interamente in una visione socialista dello Stato, caratterizzato di una forte impronta sociale ed internazionalista, idee che fanno molta presa in Spagna, visto l’odio generale che la popolazione nutre verso le politiche di austerity e la forte disoccupazione che sembra non potersi arrestare.

Ancora più sorprendente la fiducia che il leader di Podemos ha saputo raccogliere dal popolo spagnolo. Dopo il Re Felipe VI e la Regina Letizia, con il 66 e il 62% di pareri positivi, Pablo Iglesias è l’unico leader a raccogliere un bilancio positivo nelle preferenze, con un 44% di elettori che stima e apprezza le sue qualità di leadership (dato veramente molto alto, se consideriamo che Rajoy è fermo al 18% di pareri positivi e ben l’81% di pareri negativi). È da sinistra, e da quella più radicale, che potrebbe arrivare il nuovo terremoto nella politica spagnola, e che potrebbe segnare un grande punto di svolta nella politica europea e nei rapporti dei paesi del Sud Europa con Bruxelles.

Fonte: Sondaggio Metroscopia ”Clima político en España: intención de voto y valoración de líderes” del Novembre 2014

Nicola Donelli

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