Pochi giorni fa il governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha dichiarato che l’apertura del nuovo Ospedale del Mare di Ponticelli aprirà il pronto soccorso entro fine anno.
Eppure una prima promessa vedeva l’apertura per questa primavera, ma ecco che arriva la scoraggiante notizia dell’ennesimo rinvio. Attualmente nella grande opera, la cui prima pietra è stata posta nel lontano 2006, sono attivi soltanto i reparti di radiologia, radioterapia e dialisi.
Se tutto andrà bene, quindi, per la realizzazione e la messa in funzione del grandissimo polo ospedaliero saranno occorsi ben 12 anni, tanti, troppi. La notizia non fa bene alla già tanto tormentata sanità in Campania dove la riorganizzazione, soprattutto a Napoli, sta creando grossi disagi e grosse carenze nell’offerta ospedaliera di primo soccorso: la chiusura dell’Ospedale San Gennaro, il ridimensionamento dello storico ospedale “degli incurabili” e la grave crisi dell’Ospedale Cardarelli su tutti.
Spostare ancora l’apertura dell’Ospedale del Mare rappresenta un duro colpo al progetto di riqualificazione del sistema sanitario napoletano di cui lo stesso ospedale doveva diventarne il fiore all’occhiello. Con la sua realizzazione, inoltre, si punta a riqualificare aree urbane pesantemente devastate dalla opinabile attività edilizia che seguì il terribile terremoto dell’Irpinia.
Nel periodo che seguì il progetto dell’opera che andava realizzata ci si auspicava un concreto impegno delle amministrazioni per la corretta manutenzione e gestione della struttura. Il progetto, ricordiamo, fu di uno studio romano che mise a frutto anche un nuovo modello ospedaliero nazionale che fu ideato da una commissione ministeriale. Tra le figure coinvolte spiccavano il compianto Prof. Umberto Veronesi e il famoso architetto Renzo Piano.
A distanza di ben undici anni si sono susseguite ben tre amministrazioni diverse: Bassolino, Caldoro, De Luca, che hanno deluso gli speranzosi auspici, arrivando addirittura ad un quasi nulla di fatto con una struttura ancora molto lontana dalla completa operatività.
Salvatore Annona