N.B. Turn Back Time to… vuole essere una sorta di macchina del tempo, dove mi impegnerò a presentare alcuni dei pezzi più importanti (il parametro seguito è il successo commerciale) nella storia della classifica inglese, settimana dopo settimana, partendo dal 1994, esattamente venti anni fa.
Al numero 1 questa settimana ci sono i Wet Wet Wet con Love Is All Around, cover di un successo dei Troggs. Il pezzo non differisce molto dall’originale, un’onesta ballata soft-rock, ma grazie alla sua presenza nella colonna sonora del film Quattro Matrimoni e un funerale ottiene un incredibile riscontro di vendite rimanendo in vetta alla classifica inglese per quindici settimane consecutive, dominando, di fatto, la scena musicale di quell’estate.
La più altra new entry in classifica si rivela essere Confide In Me (N.2) che segna il ritorno sulle scene della rediviva Kylie Minogue, che abbandona le sonorità pop plastiche che hanno contraddistinto gli albori della sua carriera per abbracciare le cupe atmosfere Trip Hop in questo suadente pezzo che fa scomodare paragoni importanti con Bjork e Madonna. Il risultato atipico convince pubblico e critica che considera il singolo, il migliore mai realizzato dall’artista australiana.
Al numero tre, in salita, continua l’ascesa di 7 Seconds, successo mondiale (raggiunge la top 10 in 16 paesi diversi) di Neneh Cherry e Youssou N’Dour, che ha il pregio di introdurre al fruitore di musica medio il mondo della World Music, da sempre avulso alle classifiche. Il pezzo, un piccolo gioiello che miscela sapientemente Pop, Trip Hop e World Music è cantato in tre lingue (inglese, francese e Wolof, una lingua dell’Africa Occidentale). I sette secondi ai quali fa riferimento il titolo della canzone sono i primi sette secondi di vita di un neonato, durante i quali egli è completamente all’oscuro dei problemi del mondo.
Al numero 5 salgono anche i Boyz II Men, col singolo portante del loro secondo album II, la sdolcinata ballata R’N’B I’ll Make Love To You, che non convince appieno il pubblico inglese, poco avvezzo a sonorità simili, ma che negli States diventa un vera e propria smash hit, rimanendo per 14 settimane consecutive in classifica e vendendo 1,627,000 copie, dato straordinario se si pensa alla pochezza e alla banalità della canzone in sé.
Ed è in salita al numero otto anche Regulate di Warren G, accompagnato da Nate Dogg (fratello minore di Snoop). Il pezzo, un classico del West Coast Hip Hop, è costruito su un pesante campionamento di I Keep Forgettin’ di Michael Mcdonald e non è altro che un’autocelebrazione piuttosto accattivante del lato gangsta della scena hip hop, utilizzando i soliti clichè riguardanti sesso e omicidi. Clichè che sembrano funzionare dal momento che diventa una delle hit più passate dell’estate negli Stati Uniti nonostante il pezzo venga sottoposto alla censura. (Incriminato il verso “Nate Dogg is about to make some bodies turn cold”).
Un’altra new entry al numero 9. Si tratta di The Rhythm Of The Night di Corona, progetto Dance interamente italiano, che si avvale della collaborazione della vocalist Jenny B. Il pezzo in questione non ha bisogno di presentazioni e, seppur simile a tanti altri del genere pubblicati in quegli anni, riscuote un enorme successo, diventando in pochi mesi un classico dell’Eurodance, raggiungendo le prime posizioni in quasi tutto il mondo (Stati Uniti inclusi) ma ottenendo la medaglia d’oro solo in Italia, dove rimane per otto settimane consecutive al numero uno, diventando il singolo più venduto del 1994.
Al numero 21 troviamo, in rapida ascesa, Stay (I Missed You) di Lisa Loeb, la canzone fa parte della colonna sonora della commedia campione d’incassi Reality Bites (In Italia Giovani, Carini e Disoccupati) nella quale recita l’amico di Lisa, Ethan Hawke, che propone al regista Ben Stiller di inserirla nel film. Il pezzo, una delicata ballata pop-rock che tratta di una coppia in crisi, ottiene un successo insperato, rendendo Lisa Loeb la prima artista senza un contratto discografico a raggiungere la prima posizione nella classifica statunitense.
Per questa settimana è tutto, alla prossima per un altro viaggio nel tempo.
Alfredo Gabriele Galassi