Non si placano le tensioni tra Russia e Ucraina. Putin, nonostante abbia sempre dichiarato di essere disposto a risolvere diplomaticamente la questione ucraina, ha deciso di sferrare un attacco strategico alla Nato, ordinando esercitazioni militari in grande stile nella zona est del Paese.
Il ministro della Difesa della Russia, Sergei Shoigu, ha brevemente raccontato quanto accaduto tra i contingenti: «l’allarme è stato dato alle 10 (circa le 8 in Italia ndr.) di questa mattina nel distretto militare orientale che comprende anche i territori confinanti con Cina e Gappone.»
La scelta di effettuare queste esercitazioni militari non è di certo un caso. Già a giugno Putin aveva ordinato un addestramento nella regione degli Urali, mentre la scelta di allenarsi nella zona est della Russia, arriva dopo le accuse mosse contro l’Europa e la Nato.
Stando a quanto rilasciato in un’intervista alla rivista Itar-Tass, secondo il ministro degli esteri russo, Sergei Lavrov, l’accanimento dei maggiori Paesi occidentali verso la Russia altro non è che un modo per far tornare la Nato al suo antico splendore.
«Il blocco Nato ha perso il senso della sua esistenza e lo sta ricercando disperatamente.» oltretutto, aggiunge il ministro, dopo l’Afghanistan gli Stati occidentali hanno cercato un altro valido motivo per tenere in piedi l’Organizzazione e così «a Bruxelles hanno deciso di giocare la carta russa, decidendo di rappresentarci come una minaccia». La crisi ucraina, dunque, viene usata solo come un pretesto per «attuare piani concepiti da tempo.»
Ecco come i giochi e le strategie politiche rischiano di far saltare in aria una pace tanto auspicata e ricercata, soprattutto dopo l’annuncio dato nelle scorse settimane di esercitazioni militari Nato congiunte con l’Ucraina, volte, secondo il governo della Russia, a «minare la tregua e accrescere le tensioni».
«I risultati del summit gallese non stupiscono. L’Alleanza creata all’epoca della Guerra Fredda non è capace di cambiare il proprio codice genetico. Tutto ciò –afferma Lavrov nell’intervista– favorirà lo scisma nella società ucraina.»
Maria Stella Rossi