Alfonso Signorini GF Vip aborto
Fonte: wikipedia.it

Il Grande Fratello Vip (GF Vip) è un programma televisivo che va avanti da sei edizioni con la conduzione, nelle ultime tre, di Alfonso Signorini. Un conduttore che si vanta di avere una grande cultura ma che, immancabilmente, si lascia andare a scivoloni imbarazzanti. In questo caso, al centro delle sue affermazioni c’è stato il diritto all’aborto.

Lunedì 15 novembre è stata trasmessa in diretta la 19esima puntata del programma, dove durante la nomination in confessionale di Giucas Casella, il conduttore gli comunica che la sua cagnolina Nina è incinta di un pastore maremmano. La felicità di Alfonso Signorini nel comunicare che la cagnolina aspetta sette cuccioli viene sconvolta da una affermazione di Giucas Casella «dobbiamo vedere se rimane incinta, possono anche abortire, può succedere scientificamente credo, perché il pastore maremmano è grande, è una cosa naturale». L’ingenuo Giucas Casella si è ritrovato attaccato dal conduttore del GF Vip che capisce metà delle cose che succedono nel suo programma: «noi siamo contrari all’aborto in ogni sua forma, anche quello dei cani non ci piace, neanche se è naturale, non è una benedizione del cielo un aborto naturale perché i cani sono creature di Dio».

Questa frase ha – ovviamente – suscitato molta indignazione: iniziando da un plurale maiestatis usato per indicare un indefinito “noi”, quando sarebbe stato più corretto che Signorini utilizzasse il pronome “io“. Il conduttore del Grande Fratello Vip ha reclamato una libertà che non ha, ossia parlare a nome di persone che all’aborto in realtà non sono contrarie. Si è espresso per conto di numerose donne che vogliono avere la libertà di abortire, invece di subire l’opinione dell’ennesimo maschio che sostiene siano in errore. L’aborto non è una benedizione del cielo, perché con il cielo e la religione non ha nulla a che fare, è un qualcosa che può accadere naturalmente al corpo ed è qualcosa a cui si può decidere di sottoporre il proprio corpo, per la propria salute fisica e/o mentale.

In Italia l’aborto è un diritto riconosciuto dalla legge 194 che non è stato facile ottenere. Si tratta di una legge del 1978, confermata da uno storico referendum del 1981 che depenalizza l’aborto. Prima di allora, richiedere o praticare un’interruzione di gravidanza, anche se la paziente era consenziente, veniva punito con la reclusione da due a cinque anni. L’aborto legalizzato è un diritto sacrosanto per le donne che vengono stuprate e ne restano incinte, per le donne che restano incinte ma non sono pronte ad essere madri, per le donne che restano incinte ma sanno di non riuscire a dare al proprio futuro figlio una vita dignitosa.

Avere la possibilità di scelta e poter abortire con metodi legali evita alle categorie più fragili di avvalersi di pratiche clandestine che, ancora oggi in oltre parti del mondo, mettono a rischio la vita delle donne. Sottoporsi a questa pratica non è semplice, e molti, troppi, tendono a sottovalutarne i rischi. Credono si tratti solo di una parola come un’altra. Durante l’aborto il corpo della donna viene massacrato, così come la sua psiche e morale. Forse queste informazioni sfuggono al conduttore del GF Vip.

Scriveva Italo Calvino «La sorte della donna è in tali sproporzionate condizioni di disfavore in confronto a quella dell’uomo, che ogni uomo prima di parlare di queste cose deve mordersi la lingua tre volte». Alfonso Signorini dovrebbe imparare a mordersi la lingua tre volte prima di esprimere castronerie in televisione, riguardo a cose che non conosce e che, inoltre, afferma per ingraziarsi una parte di audience che la pensa come lui. Quarant’anni fa le donne hanno ottenuto il diritto all’aborto e non si può continuare a sentire che sono in errore nel prendere una decisione per sé stesse e per il proprio corpo.

Gaia Russo

Gaia Russo
Eterna bambina con la sindrome di Peter Pan. Amante dei viaggi, della natura, della lettura, della musica, dell'arte, delle serie tv e del cinema. Mi piace scoprire cose nuove, mi piace parlare con gli altri per sapere le loro storie ed opinioni, mi piace osservare e pensare. Studio lingue e letterature inglese e cinese all'università di Napoli "L'Orientale".

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