Il prestigioso tempio della musica lirica, il Teatro di San Carlo di Napoli, sta per aprire i battenti della nuova stagione 2015/2016, affidandone l’onore ad uno dei più grandi direttori d’orchestra della scena internazionale: sarà infatti, l’indiano Zubin Metha ad inaugurare, il prossimo 12 settembre, la “Golden Stage” con la Sinfonia n. 4 e la Sinfonia n. 6 di Pëtr Il’ič Čajkovskij; alla sua stessa bacchetta toccherà poi, il 13 dicembre, dirigere la tanto attesa prima della stagione d’Opera e Balletto sulle auliche note della ‘Carmen’ di Georges Bizet.
Con un totale di 150 alzate di sipario, il più antico Teatro d’Europa regalerà quest’anno emozioni ancor più forti, radicate alla volontà e al proposito di decantare le eccellenze artistiche di casa. Il programma, assai più ricco rispetto alle scorse stagioni, abbraccerà ben 14 mesi, da settembre 2015 a novembre 2016, offrendo agli appassionati e non solo, 22 titoli di opera e balletto e 23 concerti sinfonici, dei quali saranno protagonisti solisti e direttori di fama mondiale.
La “Golden Stage”, attraverso molteplici appuntamenti, accompagnerà gli spettatori in un suggestivo viaggio alla conoscenza dell’antica storia del Teatro San Carlo che, attivo ormai da secoli, continua ad essere il fiore all’occhiello dell’arte napoletana e motivo d’orgoglio per l’intera penisola italiana.
« Non c’è nulla, in tutta Europa, che non dico si avvicini a questo teatro, ma ne dia la più pallida idea. Questa sala, ricostruita in trecento giorni, è un colpo di Stato. Essa garantisce al re, meglio della legge più perfetta, il favore popolare… » (Stendhal, 1817)
Non mancherà di certo l’occasione per celebrare le origini del maestoso edificio architettonico e soprattutto di omaggiarne il fondatore, il re Carlo III di Borbone, per il cui 300° anniversario della nascita, verranno eseguite le più belle pagine della prima opera andata in scena al Lirico il 4 novembre 1737, “l’Achille in Sciro” di Domenico Sarro. In verità, il sovrano, fondatore del Regno delle due Sicilie, non sarà l’unico ad essere onorato con il dovuto rispetto e fasto: saranno celebrati difatti, anche Pasquale Cafaro, compositore di una ‘Cantata’ che lega il fascino sensoriale della sinfonica al culto divino di San Gennaro, e Giovanni Paisiello, del quale verranno curate due riletture originali direttamente su autografi con ‘Zenobia in Palmira‘ che, per l’evento, presenterà un nuovo allestimento che mira a far esaltare la nota napoletana del musicista tarantino e ‘La grotta di Trofonio’.
Ci sarà spazio anche per il melodramma, con il ‘Falstaff’ di Verdi e con l’inusuale Puccini della ‘Suor Angelica’ e Il ‘Tabarro’. Tra i restanti titoli del cartellone, spiccano inoltre la ‘Norma’ del Bellini e le briose ‘Nozze di Figaro’ dell’intramontabile Mozart.
Torneranno a padroneggiare la bacchetta sull’ambito palco partenopeo Daniel Oren e Gabriele Ferro, impegnati in diverse serate, sia in ambito sinfonico che lirico.Da non perdere tra le novità assolute, l’opera-oratorio in due atti ‘Oedipus Rex’ di Stravinskij con la voce dell’attore e regista Toni Servillo. Ci attende dunque, una sorprendente stagione teatrale, indubbiamente degna di una casata reale: Carlo di Borbone ne sarebbe senz’altro entusiasta!
Anna Gilda Scafaro