Una concezione della politica e dello Stato semplice, eppure al contempo alta; un uomo estraneo ad ogni compromesso, che più di ogni altro ha conquistato il sentimento popolare, arrivando dritto al cuore della gente comune. Un idealista appassionato, un socialista amabile, schietto, diretto e a volte burbero, ma sempre oggettivamente sincero. Capo militare della resistenza, giornalista, presidente della Camera dei deputati e Presidente della Repubblica italiana, con un consenso morale senza precedenti: Sandro Pertini fu questo e molto altro.

Egli rappresentava un’Italia in cui egli stesso era interpretato come un difensore del valore civico, una persona estremamente saggia alla quale gli italiani si affidavano e non la figura lontana di capo dello Stato. Pertini, poi, amava dedicare il suo tempo ai giovani, sempre accorto ad aprire un dialogo con loro: agli stessi ragazzi diceva di propinarsi come dei veri e propri combattenti, ossia come persone attente e pronte a battersi per i propri diritti, sempre e comunque con dignità e senza compromessi.

Probabilmente è proprio da questo spirito da combattente che lo caratterizzava e contraddistingueva che nasce l’idea di un film completamente a lui dedicato.

“Pertini – Il combattente” è un film di genere documentario, diretto da Graziano Diana e Giancarlo De Cataldo, che sarà distribuito da Altre Storie. L’uscita al cinema è prevista per il 15 marzo 2018.

La pellicola raccoglie tutte le fasi più significative della storia politica e personale di Sandro Pertini, sottolineando il suo aspetto duro ed amabile al tempo stesso, il suo carattere molto vicino ai problemi degli italiani, il suo forte impegno volto a difendere l’identità morale e politica dello Stato italiano e il suo lasciarsi andare a riferimenti spesso ritenuti ardui e fastidiosi per il sistema stesso e per la classe dirigente che egli rappresentava.

Un ritratto “pop” e diverso, non convenzionale, di un “combattente” che ha vissuto pienamente durante il Novecento, facendo esperienza delle sue più laceranti contraddizioni: due guerre mondiali, il fascismo e l’antifascismo, il boom, il terrorismo e le nuove speranze economiche e sociali della prima metà degli anni ’80.

Giancarlo De Cataldo, in quanto narratore presente in scena, incontra testimoni rilevanti della quotidianità e dell’eredità di Sandro Pertini, come Giorgio Napolitano, Emma Bonino, Gad Lerner, Eugenio Scalfari, Domenico De Masi e Gherardo Colombo, ma anche personaggi dello spettacolo e dello sport come Antonello Venditti, Raphael Gualazzi, Ricky Tognazzi e Dino Zoff. Da tutto ciò nasce un collage di esperienze, testimonianze, dialoghi, battute taglienti, frasi ironiche, cucite sulla figura di un Presidente dalla Repubblica che si è sempre posto come cittadino eguale agli altri, in diritti, doveri e opportunità.

Si tratta in realtà di una doppia sfida – spiegano gli autori – «perché da un lato siamo stati chiamati anni fa a sceneggiare un film sul presidente di tutti gli italiani che non è mai stato realizzato e di cui conserviamo scene, intenti, cui siamo notevolmente affezionati, dall’altro perché utilizziamo uno strumento diverso, quello del film non-fiction, per provare a spiegare a chi non l’ha conosciuto, ai ragazzi di oggi che non ricordano perché non possono ricordare, non ne hanno gli strumenti, la grandezza di quell’uomo, e il contrasto, doloroso, tra passato e presente».

Attraverso la descrizione particolareggiata della vita del presidente, “Pertini – Il Combattente” delinea lo scenario di una società estremamente problematica, una realtà in cui un uomo apparentemente burbero riesce a conquistare il cuore degli italiani, soffermandosi sull’importanza della comunicazione. Ogni testimonianza, ogni dialogo, ogni descrizione, va a colmare un vuoto, creando un puzzle storico e culturale che si pone come possibilità di conoscenza ed arricchimento.

Pertini era il Presidente di tutti, e la maggior parte delle persone (famose e non) ne conservano un buon ricordo.

Gerardina Di Massa

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