fare impresa invitalia e parco archeologico ercolano fonte immagine: napolifactory.it

Organizzato da Invitalia in partenariato con il Parco Archeologico di Ercolano, il 22 aprile scorso si è svolto l’evento per dare slancio allo sviluppo e alla valorizzazione della filiera creativa e culturale: “La cultura diventa impresa. La tua. Gli incentivi di Invitalia per avviare un’impresa culturale nel territorio vesuviano”, il terzo incontro dopo i già fortunati eventi di Caserta e Taranto.

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Scopo di questo evento è quello di stimolare la filiera creativa delle imprese del territorio e valorizzare il patrimonio culturale campano. In questo caso le nuove imprese vengono spinte ad allargare i propri orizzonti, ad ampliare le loro azioni, a ricercare una connessione attrattiva tra impresa, appunto, e il parco archeologico di Ercolano. Tutto ciò concentrandosi in particolare su tre testimonianze: le storie di chi, grazie agli incentivi Cultura Crea, Resto al Sud e Smart&Start Italia, è già riuscito a mettersi in proprio, creando startup, imprese sociali e culturali che puntano ad arricchire la filiera culturale e creativa del territorio.

Mario Amura, napoletano, numerose esperienze nel mondo del cinema, ha fondato Emoticron, una startup innovativa che, con l’aiuto di Smart&Start Italia, ha progettato, sviluppato e brevettato “Phlay” una piattaforma di digital marketing per video interattivi, che consente di “suonare con le immagini” e montare video in real time coinvolgendo l’utente nella realizzazione di una sua personale visione di un contenuto brandizzato. La tecnologia alla base del progetto è oggetto di ben sette brevetti.

Ilaria Bosco, anche lei di Napoli, laureata in Scienze della Comunicazione, è partita invece da un’esperienza familiare: quella di un nipotino affetto da una rara forma  di distrofia muscolare, per dare vita all’APP “TU PUOI”, che offre un servizio a forte impatto sociale: facilita infatti la ricerca di servizi ed opportunità per il tempo libero, come luoghi di arte e cultura, strutture ristorative, parchi, centri sportivi, parcheggi, studi medici etc. a persone con ridotte o nulle capacità motorie. L’APP è stata finanziata con gli incentivi di Resto al Sud.

Infine Emilio Casalini, giornalista esperto nella narrazione delle identità dei luoghi, è il direttore creativo del Museo Diffuso dei 5 Sensi di Sciacca, finanziato con gli incentivi di Cultura Crea. Il Museo, considerato tra le best practice più innovative del turismo italiano e dunque replicabile sul territorio, punta ad un turismo di alta qualità attraverso un ecosistema cooperativo, partecipato e inclusivo: offre moltissime esperienze laboratoriali che immergono il visitatore nella tradizione e nell’arte del territorio, facendolo entrare in contatto diretto con la comunità di cui condivide saperi e quotidianità.

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Il Parco ha poi posto grande attenzione su due giovani imprenditrici del territorio che hanno dato nuovo slancio ad attività artigianali:

Nunzia Laura Saldalamacchia, archeologa napoletana, ha saputo trasformare studi e passione per l’antico in un apprezzato brand di gioielli ispirati all’archeologia, creando un’azienda in costante crescita, con ordinativi che giungono da ogni parte del mondo.

Giovanna Basile, Direttore creativo e CEO di Hebanon Fratelli Basile-1830, è ai vertici della storica azienda campana che reinterpreta in un linguaggio moderno e contemporaneo le antiche arti dell’ebanisteria classica, tramandando storie, esperienze e progetti di una famiglia del sud protagonista del Made in Italy da cinque generazioni.

Il Parco Archeologico ha ribadito l’importanza della formazione per stimolare innovazioni, orientamento e successivo inserimento nel mondo del lavoro di giovani ragazze e ragazzi. La collaborazione tra Invitalia e il Parco ha contribuito a valorizzare il patrimonio storico-archeologico del sito UNESCO e ha dimostrato l’importanza della sinergia tra attrattore e territorio, in un rimando di stimoli e suggestioni che possono concretamente innescare e rafforzare positive dinamiche di sviluppo. All’incontro hanno partecipato Francesco Sirano, direttore del Parco Archeologico di Ercolano; Ernesto Somma, responsabile Incentivi e Innovazione, Invitalia, moderatore Luigi Vicinanza, presidente Fondazione C.I.V.E.S-MAV, Ercolano. E Jane Thompson, responsabile dell’Herculaneum Conservation Project, che conosce il territorio molto bene avendo guidato, dai suoi esordi fino a oggi – per 20 anni – il partenariato pubblico-privato con il Parco Archeologico di Ercolano. Partenariato che ancora oggi risulta essere il più importante esempio per il patrimonio archeologico in Europa. Lei ha evidenziato come “il fattore che ha determinato il successo della collaborazione voluta dal Packard Humanities Institute è la scelta di aver sempre messo al centro delle sue azioni l’importanza del territorio e della comunità locale. Questo approccio ci ha consentito di considerare le potenzialità immense di questo territorio che non si esauriscono nella presenza del sito archeologico, con le innumerevoli risorse e capacità locali che lo caratterizzano rendendolo un unicum nell’area vesuviana. Se il patrimonio culturale non ha un ruolo nel presente, non ci sarà nel futuro” proprio come ci conferma la Policy UNESCO del 2015 relativa al patrimonio mondiale UNESCO e lo sviluppo sostenibile a cui Thompson ha contribuito.

Valentina Cimino

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